Rotttura trattative con la Svizzera, Panza (Lega): altro fallimento Ue.

Ennesimo fallimento della politica estera dell’Unione europea: dopo il flop nella fornitura dei vaccini e nella gestione delle aziende incaricate a produrlo, dopo i fallimenti con la Libia e con la Turchia, per non parlare della questione migranti, l’Unione europea perde l’ennesima occasione per rafforzare i propri rapporti con i Paesi terzi con cui esistono importanti relazioni commerciali ed economiche – dichiara l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza.
La Confederazione Elvetica ha infatti interrotto i negoziati sull’accordo che mira a rendere omogeneo il quadro giuridico della partecipazione della Svizzera al mercato unico dell’Ue e ad istituire un meccanismo di regolamento delle controversie.
Il Consiglio Federale, pur volendo proseguire negli accordi bilaterali non ha accettato imposizioni che potrebbero andare ad alterare quelli che però la Svizzera definisce interessi essenziali nazionali, cioè alcune eccezioni e misure di accompagnamento su cui l’UE non ha voluto cedere e teme inoltre che l’accordo sulla libera circolazione possa avere ripercussioni sui costi dell’assistenza sociale.
Il ruolo della Svizzera è un ruolo chiave per tutti i Paesi limitrofi e in modo particolare per l’Italia, per tutti i lavoratori frontalieri e le imprese. Non ci stupisce – commenta Panza – che i punti di divisione abbiano riguardato temi relativi alla libera circolazione dei cittadini, alla protezione dei salari e agli aiuti di Stato; la Svizzera evidentemente mostra attenzione ai prossimi interessi nazionali e l’Europa continua nella propria miopia nella politica estera pensando di poter imporre le proprie logiche lontane dalle istanze dei cittadini e degli Stati. Purtroppo a pagarne le conseguenze saranno i cittadini e i lavoratori. La Lega auspica che si prosegua nel percorso di cooperazione e collaborazione con le autorità elvetiche, che rappresentano un interlocutore strategico importante e di primo piano sia per i territori confinanti e le aree montuose che per tutto il sistema Paese.
Purtroppo seguendo l’andamento dei negoziati si aveva già avuto sentore della proporzione delle richieste europee e, invece di avvicinare le posizioni, si è giunti a un fallimento delle negoziazioni che avrà ricadute negative per cittadini e imprese.
L’Europa, tutta intenta ad applaudire Carola Rackete infrangere le leggi di uno Stato membro, non si rende conto di quello che le sta succedendo davvero intorno.