Droga, spaccio a Rogoredo, Polizia arresta 10 persone.

FRAME DA VIDEO Milano: la Polizia di Stato esegue un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 12 persone per spaccio di sostanze stupefacenti nella zona di Milano Rogoredo Dalle prime ore di questa mattina, a Milano, è in corso, un’operazione di polizia giudiziaria, condotta dal Compartimento Polizia Ferroviaria per la Lombardia, coordinata dal Procuratore Aggiunto Dr.ssa Laura Pedio e dal Sostituto Procuratore dr. Leonardo Lesti, della Procura della Repubblica di Milano, finalizzata all’esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di 12 soggetti, 11 cittadini marocchini di età compresa tra i 19 e i 44 anni e di una cittadina italiana di 33 anni, gravemente indiziati di gestire lo spaccio di sostanze stupefacenti nell’area ferroviaria di Milano Rogoredo. I dettagli dell’operazione verranno illustrati nel corso della conferenza stampa che si terrà oggi alle ore 11:00 presso la sala Scrofani della Questura.

La Polizia di Stato ha eseguito, ieri mattina, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 persone, tra i 20 e i 40 anni, di nazionalità italiana, rumena, marocchina e albanese, ritenuti responsabili del reato di associazione a delinquere ai fini di spaccio.

Le indagini del Commissariato Mecenate, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno consentito di accertare come l’area di spaccio ricompresa tra via Orwell e via Sant’Arialdo, separate dalla linea dell’alta velocità, fosse stata a lungo gestita da due distinte organizzazioni criminali.

L’operazione di ieri mattina, che ha messo fine a uno dei due sodalizi, è stata il risultato finale di una lunga serie di interventi di Polizia nel corso degli ultimi 3 anni.

L’attività degli agenti si è sviluppata nel quotidiano controllo del territorio, in servizi di pedinamento e osservazione, sequestri di droga e armi nella disponibilità degli appartenenti all’associazione a delinquere, in arresti e denunce, il tutto col supporto tecnico di intercettazioni telefoniche e localizzazioni gps.

Tasselli questi, spiegano gli inquirenti, rivelatisi utili ai poliziotti nel ricostruire tutti i ruoli ricoperti dagli arrestati, le modalità di finanziamento per l’acquisto dello stupefacente, come ad esempio la rapina consumata ai danni di un istituto bancario di Corso Lodi, fino alle modalità di smistamento della droga ai singoli pusher per la vendita al dettaglio nella zona di Rogoredo. (MiaNews)