Il gravissimo episodi accaduto alla scuola Alessandrini di Abbiategrasso lascia sconcertati tutti e tocca da vicino anche il sindacato che si mette a disposizione verso la docente ferita e formula alcune riflessioni di rilievo attraverso il segretario generale Uil Scuola Rua Lombardia Abele Parente
<<Con questo episodio si è toccato il fondo, ma questa è la punta di un iceberg e sono certo che tutta la situazione è grave e di difficile soluzione, non si può demandare tutto alla scuola, ci vuole la famiglia, la società, tutte le agenzie educative e formative di qualità e soprattutto i buoni esempi come diceva Pestalozzi prima e don Milani poi>>
Ma Parente fa una riflessione anche sul ruolo educativo e sulla scuola oggi <<I tempi sono cambiati e li abbiamo cambiati noi. Oggi i ragazzi non hanno veri e seri punti di riferimento già nella stessa famiglia là dove ancora esiste e resiste una famiglia), poi lo sguardo va alla società e si punta l ‘occhio sulla scuola dalla quale si aspettano miracoli. La scuola non può fare tutto, ma molto si. Deve essere credibile, autorevole, umana, sensibile, accogliente agli occhi dei ragazzi, offrire quella sicurezza di cui i ragazzi hanno bisogno in un particolare e difficile periodo della loro vita. Gettare semi in un terreno adatto è avere la certezza del buon raccolto, e la sfida è proprio questa: preparare un buon terreno. Ed è difficilissimo!!! Spesso non ci si riesce>>.
Parente conclude un un pensiero ai ragazzi. <<Alla luce di tante problematiche e problemi non ci si deve arrendere : i ragazzi vanno accolti, aiutati con figure autorevoli, con percorsi di formazione inclusivi non di soli compiti scolasticamente parlando che a volte annoiano e stancano i ragazzi. Occorrono esperienze di vita vera, per le quali è necessaria la documentazione (studio) e il contatto con la realtà (gli altri)>>