Movida, ordinanza non ancora in vigore ma è già polemica

L’Amministrazione comunale ha avviato il percorso che consentirà l’adozione di un’ordinanza sindacale volta a tutelare la tranquillità e il riposo dei residenti e a garantire la fruizione, da parte di tutti e tutte, dello spazio pubblico in alcune aree interessate dalla movida (Nolo, Lazzaretto, Melzo, Isola, Sarpi, Cesariano, Arco della Pace, Corso Como/Gae Aulenti, Garibaldi, Brera, Ticinese, Darsena e Navigli).

Per garantire un giusto equilibrio si intendono limitare gli orari delle attività all’esterno dei pubblici esercizi nei quartieri residenziali: con uno stop a mezzanotte per quanto riguarda l’asporto e i dehors; stop all’1.30 nelle notti sui giorni festivi sabato e domenica, mentre nei feriali stop alle 00.30. E infine il divieto dalle ore 20 di aggiungere in questi luoghi già densi anche gli ambulanti.

Il documento di “Avvio al procedimento”, pubblicato in Albo pretorio, consente alle associazioni di pubblici esercizi e ai diversi portatori di interesse, pubblici e privati, di inviare eventuali osservazioni a partire da sabato 13 aprile 2024 e fino al 3 maggio 2024.

Un percorso di ascolto e confronto che rientra nelle azioni decise dalla Giunta con la delibera della scorsa estate che punta a migliorare la gestione delle aree della movida e che porterà, infine, alla definizione del regolamento per la disciplina delle attività di vendita e somministrazione di alimenti e bevande e all’aggiornamento di quello di Polizia urbana entro la prossima estate.

Sulla movida “non stiamo cambiando le regole dell’universo ma ponendo dei leggerissimi limiti, quindi andremo avanti. Ovviamente con correzioni, se dobbiamo parlare di gelati penso che lo sistemeremo”.

Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine della presentazione del progetto Oasi Zegna per le aiuole di piazza Duomo parlando dell’ordinanza che sarà emanata per l’estate su consumo e asporto nelle zone della movida. Sala ha risposto alle polemiche suscitate dal provvedimento, che, secondo i commercianti, limiterebbe anche il consumo dei gelati da asporto dopo la mezzanotte, e alle critiche del segretario generale di Confcommercio Milano Marco Barbieri. “Alcune cose si possono mettere a posto, però io chiederei a Barbieri di venire qualche ora nel mio ufficio perché ho centinaia di segnalazioni di cittadini che chiedono di poter riposare meglio la notte” ha detto il sindaco. “Non posso non affrontare questa questione, non è un vezzo ma un’esigenza di tantissimi”.

Sala ha poi risposto a chi gli faceva notare che gli abitanti delle zone della movida chiedevano un divieto di consumo più che di vendita: “Ho capito – ha risposto Sala – ma io abito a ottanta metri da via Melzo e il tema è il consumo e in realtà poi la gente consuma sulla strada, quindi la questione è un po’ legata – all’asporto – Anche i dehors io capisco possano essere una modalità per tenere sotto controllo la situazione ma quando ce l’hai sotto alle tue finestre dopo una certa ora danno fastidio. Ci possono essere molte formule noi ne abbiamo individuata una e siamo disponibilissimi a cambiarla anche con il tempo, intanto quest’anno faremo così perché le lamentele da parte dei cittadini sono esplose” ha concluso il sindaco.

“È imbarazzante che il sindaco chieda a Confcommercio di ascoltare i cittadini, quando è lo stesso Sala che non riesce più a rapportarsi con chi vive i disagi a causa dell’inerzia comunale. È evidente che la sinistra non sia in grado di dare soluzioni diverse da quelle fallimentari già sperimentate in via Lecco, prendendosela solo con chi lavora invece che gestire la movida. Il divieto di asporto dalle 00.00 alle 06.00 per tutti i giorni della settimana senza alcuna distinzione tra alcolici e non, così come il divieto di utilizzo dei dehor nei giorni feriali dalle 00.30 alle 06.00 e nei giorni festivi dalle 01.30 alle 06.00 e il divieto di commercio in forma itinerante su area pubblica e somministrazione di alimenti e bevande dalle ore 20.00 alle 06.00, non risolve sicuramente il problema. In pratica ogni cittadino che si reca al minimarket potrà comprare bottiglie per ubriacarsi in strada poiché la vendita in tali esercizi non corrisponde all’asporto. Invece, chi vorrà prendere la pizza o il gelato da portare a casa o consumare durante una passeggiata, sarà impossibilitato a farlo. Insomma, il Sindaco se la prende solo e unicamente con gli esercizi di somministrazione, ma favorisce nettamente i minimarket”.

Lo dichiara Samuele Piscina, segretario cittadino della Lega e consigliere comunale di Milano. “Come Lega continuiamo a sostenere che i locali gestiti nel rispetto delle regole sono l’unico presidio positivo che impedisce a tanti giovani di riversarsi per le nostre strade, consumando alcolici e non permettendo il riposo dei residenti. I cittadini sono stufi di questo teatrino. Il netto fallimento delle ordinanze adottate in via Lecco ha già evidenziato come manchino i controlli della Polizia Locale. Invece di colpire gli onesti italiani per favorire gli esercizi gestiti da stranieri, il Comune cominci a contrastare il disturbo della quiete attraverso la Polizia Locale durante le ore notturne. Inoltre, vanno riviste le piazze tattiche: luoghi in cui si riversano individui senza controllo ed educazione creando solo e unicamente disagi. Si tratta di un esperimento fallito al quale penso debba essere messa la parola fine”, conclude Piscina.