Torre dei Moro, presentati 2 progetti ma i problemi dei residenti rimangono. Ancora 20 famiglie senza sistemazione stabile.

Il rendering per la ricostruzione del palazzo gravemente danneggiato dall’incendio del 29 agosto scorso

“Le immagini che ci hanno accolto si commentano da sole, oggi siamo qui per guardare avanti. Come Regione abbiamo cercato subito di dare una mano. Ringrazio il mio Staff che si è prodigato per trovare alcune delle soluzioni ai problemi da affrontare nell’immediato, supportando gli inquilini nella ricerca di un alloggio all’indomani del rogo, ricorrendo al patrimonio Aler in maniera agevolata e semplificata, dando concreto supporto nel recupero delle tessere sanitarie e dei certificati vaccinali dei bambini e offrendo sostegno psicologico alle famiglie”.

Lo ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana, commentando il video dei Vigili del Fuoco impegnati nello spegnimento dell’incendio del 29 agosto scorso che ha distrutto la Torre Moro, intervenendo all’incontro ‘Note per la rinascita. Alla ricerca del libro perduto’, organizzato oggi a Palazzo Lombardia per illustrare le iniziative della Regione in sostegno delle famiglie rimaste senza casa. All’evento hanno partecipato una rappresentanza degli inquilini della ‘Torre dei Moro’, con il portavoce del ‘Comitato Rinascita Antonini 32’, Mirko Berti, e il sottosegretario al ministero dell’Interno Ivan Scalfarotto. Nel corso dell’incontro, oltre a un momento musicale, sono stati sono stati consegnati centinaia di libri e cd musicali alle famiglie che vivevano nello stabile donati da Mondadori, RCS, De Agostini e SCF Società Consortile Fonografici. Il governatore ha spiegato che con la consegna di libri e cd musicali “si è voluto ripagare una piccola parte della perdita del ‘vissuto quotidiano’, di quei ricordi che ci legano a piccoli ma significativi oggetti dal grande valore”. Mirko Berti, a nome del ‘Comitato Rinascita Antonini 32’, ha chiamato sul palco Stefano Boeri e Alfonso Femia, i due architetti che hanno presentato gratuitamente agli inquilini alcune proposte di ricostruzione del grattacielo.

Delle 80 famiglie coinvolte nel rogo di via Antonini che ha distrutto Torre Moro lo scorso 29 agosto, l’attuale situazione abitativa vede 40 famiglie con un alloggio trovato sul mercato libero; 20 senza una soluzione abitativa stabile; 2 alloggiate in un residence e altri da amici o parenti. Una ventina di famiglie hanno fatto domanda per le case di Regione Lombardia e Comune. I dati sono stati comunicati nel corso dell’incontro ‘Note per la rinascita. Alla ricerca del libro perduto’, organizzato a Palazzo Lombardia per illustrare le iniziative della Regione in sostegno degli sfollati.

“Credo che Milano non possa permettersi di avere un edificio così ridotto quando ad un chilometro di distanza ci sarà una manifestazione come le Olimpiadi. Auspichiamo di rientrare nel nostre abitazioni ristrutturate prima del 2026 e, se possibile, già nel 2025”. Così Mirko Berti, rappresentante del comitato ‘Rinascita Antonini 32’, a margine dell’evento ‘Note per la rinascita’ a Palazzo Lombardia ha riferito i tempi che i residenti della ex Torre del Moro, distrutta da un incendi lo scorso 29 agosto, sperano per la ricostruzione. “La situazione è seria: almeno il 40% degli appartamenti è finora risultato irrecuperabile e purtroppo è un numero che potrebbe anche aumentare. ha spiegato Berti – Tutto dipenderà dalle verifiche dei periti e dei professionisti che abbiamo nominato per mantenere sicura la torre e verificare l’impiantistica danneggiata e lo stato effettivo dell’edificio. Al momento i ritorni sono negativi”. Nel corso dell’evento, gli architetti Stefano Boeri e Alfonso Femia hanno presentato due nuove idee per la Torre, ma sottolinea Berti “non è detto però che questi siano i progetti definitivi. Sarà l’assicurazione a decidere e i fondi arriveranno dalla polizza di incendio e scoppio che il nostro edificio ha e che vale circa 26 milioni di euro”, ha aggiunto. Alla domanda sulla situazione dei rimborsi da parte dell’assicurazione, Berti ha risposto che “fin da subito Reale Mutua ci ha aiutato, intervenendo anche con un primo anticipo per coprire i costi delle spese di messa in sicurezza dell’edificio. Adesso bisognerà capire come si procederà – ha proseguito – una volta capiti i danni dell’edificio, valutare il tipo di valore che ci può essere per ripristinare l’edificio e capire il progetto architettonico. Abbiamo nominato tutti i professionisti, tranne quello del progetto architettonico”.

Per quanto riguarda le principali preoccupazioni dei condomini, Berti ha spiegato che “noi abbiamo perso tutto e ricomprarlo non è così semplice, soprattutto avendo delle spese che non verranno coperte dall’assicurazione e che incideranno molto su di noi, come quelle di sgombero e delle attività di bonifica. Ecco perché cerchiamo di rilanciare la mostra associazione onlus proprio per far convergere le donazioni del tessuto produttivo lombardo e di chi ci vorrà aiutare per cercare di contenere le spese dei residenti”. Alla fine dell’anno scorso la onlus dei residenti ha distribuito 187.572 euro e con altri 50mila ancora da dividere. Inoltre il comune di Assago ha contribuito con una donazione da 20mila euro.

Abbiamo immaginato un edificio verde che dia il segno della rinascita, ipotizzando che al posto delle due vele che sono state poi parte dell’origine dell’incendio sia invece coperta dagli alberi e dalle foglie, conservando però la fisionomia dell’edificio e aumentando la superficie dei balconi. Qualunque decisione sarà presa sarà importante per Milano e per tutti noi”. Così l’architetto Stefano Boeri, a margine dell’evento “Note per la rinascita” a Palazzo Lombardia, ha spiegato la sua proposta elaborata gratuitamente per ristrutturazione della Torre del Moro gravemente danneggiata nell’incendio del 29 agosto scorso.(MiaNews)