Sanità privata, lo segno di Cimop: Aris e Aiop prendono tempo, Governo e Regioni immobili.

“Contratto sanità privata, degradante il teatrino di Aris e Aiop: prendono altro tempo e ingannano i lavoratori. Mi chiedo se Ministero e Conferenza Stato-Regioni ne siano al corrente”.
Usa toni indignati il Segretario Nazionale della CIMOP (Confederazione Italiana Medici Ospedalità Privata), dott.ssa Carmela De Rango, dopo l’ennesimo nulla di fatto in occasione di una web conference convocata con la parti datoriali per risolvere una questione lunga 15 anni.
“Medici squalificati e irrisi – osserva – per questa ragione Cimop continuerà lo stato di agitazione con una stagione calda di scioperi, non un giorno ma un’intera settimana. Negli annunci il vertice di oggi ci era stato anticipato come un incontro politico tra Cimop, Aiop e Aris, un incontro per parlare pragmaticamente di contratto e su quanti fondi le associazioni datoriali erano disponibili ad investire sui medici per colmare quel gap che separa i medici che qualcuno vorrebbe relegare nella serie B della professione”.
E aggiunge: “Il vertice è stato un nulla. La delegazione Aiop, più che decimata e con l’assenza del loro Direttore generale, Filippo Leonardi, che fino a qualche attimo prima aveva garantito la presenza, lasciava già presagire la posizione interlocutoria e non decisionale. Diamo atto ad Aris per aver almeno garantito la presenza della delegazione e del loro direttore generale, Mauro Mattiacci.
Ma il dato inquietante è la volontà di Aiop di prendere tempo fino al 15 giugno, giorno in cui si svolgerà la loro assemblea nazionale che tutti sappiamo essere zavorrata da una grande conflittualità interna. Sono mesi che Aiop fissa appuntamenti che non rispetta, senza rispondere neanche al telefono. Un nuovo incontro è fissato per giovedì 11 giugno, durante il quale Aiop e Aris dovrebbero prendere posizione su quali tabellari sostenere per un rinnovo di un contratto fermo ormai da tre lustri”.
E conclude: “Cimop è stata chiara: abbiamo elaborato una bozza di contratto con alune clausole di flessibilità che potrà essere sottoscritto solo con adeguata copertura economica. Sono convinta che l’appuntamento dell’11 giugno salterà perché Aiop e Aris non hanno nessuna intenzione di firmare un contratto per i medici: per gli altri lavoratori sì, ma per quanto concerne i medici la loro strategia è molto semplicemente quella di risparmiare. Una condotta che Ministero della Salute e Conferenza Stato-Regioni non potranno ignorare ancora per molto”.