Oggi a Milano avrà luogo una raccolta firme organizzata dal coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia.
L’iniziativa ha lo scopo di esprimere il dissenso verso l’imposizione del pagamento dell’Area C durante il fine settimana. Questo provvedimento, secondo gli organizzatori, rappresenta una tassa aggiuntiva che grava ingiustamente su commercianti e lavoratori.
Franco Lucente, assessore regionale alla Mobilità e ai Trasporti, ha dichiarato in una nota ufficiale che questa nuova misura è considerata come una “ennesima gabella” e che penalizza ulteriormente chi già è economicamente svantaggiato.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha deciso di estendere il pagamento del pedaggio per l’Area C anche nei weekend, una decisione che ha suscitato molte polemiche. Lucente ha espresso chiaramente la sua disapprovazione, sostenendo che questa strategia non porta a risultati concreti. Secondo lui, imporre continue multe e sanzioni agli automobilisti non è il metodo giusto per promuovere l’ambientalismo.
Lucente ritiene che queste misure punitivo-disciplinari non siano efficaci nel migliorare la qualità ambientale della città. Ulteriormente, l’assessore ha criticato fortemente il Comune di Milano per prendere decisioni in autonomia, senza consultare altre parti interessate come Regione Lombardia, le associazioni di categoria e le rappresentanze del mondo produttivo.
A suo parere, tali decisioni autonome hanno impatti negativi sul tessuto economico e sociale dell’intera area urbana e metropolitana di Milano. Secondo Lucente, i dati ecologici non giustificano queste scelte, in quanto i miglioramenti ambientali risultano essere molto limitati. Questo fa pensare, afferma ancora l’assessore, che dietro la severità verso gli automobilisti ci sia principalmente un intento economico, ovvero incrementare le entrate comunali.
La raccolta firme si svolgerà dalle 10 alle 13 in viale Papiniano, all’angolo con Sant’Agostino. L’iniziativa è aperta a tutti coloro che desiderano esprimere la loro opposizione a questa nuova tassa e dare voce a un discontento che si sta diffondendo tra i cittadini, i lavoratori, e i commercianti milanesi.