Quattro talenti della tastiera in scena alla GAM per la stagione di Divertimento Ensemble sabato 13 e domenica 14 alla Galleria d’Arte Moderna.

Per Rondò, la stagione di Divertimento Ensemble, sabato 13 e domenica 14 aprile dalle ore 19.00, quattro talenti della tastiera si esibiscono alla GAM-Galleria d’Arte Moderna di Milano in quattro concerti dedicati al repertorio pianistico moderno e contemporaneo: pagine di estrema difficoltà e di rara bellezza.

Loro sono:
– Daniele Fasani, classe 1994, diploma accademico sotto la guida di Maria Grazia Bellocchio e paralleli studi di Fisica
– Stefano Cascioli, classe 1995, triestino di origine, anche direttore d’orchestra e compositore
– Annalisa Orlando, pugliese di origine, da tre anni vive in Germania dove collabora con i Dipartimenti di canto e archi della Musikhichschule di Mannheim
– Riccardo Bisatti, classe 2000, ancora allievo di Alessandro Commellato a Novara

Rondò 2019. XVI Edizione

La grande letteratura pianistica moderna e contemporanea si ascolta alla GAM-Galleria d’Arte Moderna in quattro concerti sabato 13 e domenica 14 aprile con i pianisti di IDEA, l’Accademia di Divertimento Ensemble

Il repertorio pianistico ha sempre avuto nei programmi di Rondò un ruolo importante, accresciuto negli ultimi anni dai concerti conclusivi dei Call for Young Performers, masterclass
tenute da Maria Grazia Bellocchio, che hanno visto l’esecuzione di tutta la produzione pianistica di Luciano Berio, György Ligeti, Karlheinz Stockhausen, György Kurtág e che quest’anno saranno dedicati alla musica per pianoforte di Mauricio Kagel.

Rondò 2019 aggiunge un’ulteriore occasione per conoscere il grande repertorio pianistico
del secondo Novecento e contemporaneo: quattro recital, concentrati in un unico fine settimana, sabato 13 e domenica 14 aprile alla GAM-Galleria d’Arte Moderna, interamente dedicati al pianoforte; protagonisti quattro giovani pianisti che negli anni passati hanno frequentato i corsi di IDEA, l’Accademia di Divertimento Ensemble.

Specifica Sandro Gorli: «Il pianoforte ha un repertorio quantitativamente di gran lunga superiore a quello di qualunque altro strumento occidentale. Con poche eccezioni, ha
rappresentato per i compositori ora una specie di diario di viaggio della propria creatività, ora un luogo privilegiato dove sperimentare nuove idee, ora un riposo fra momenti di impegno compositivo più faticoso. Al pianoforte, più che su altri strumenti, è facile improvvisare; dai suoni così prodotti, casualmente, i compositori traggono stimoli e idee per figure musicali; inoltre, i due pentagrammi – ovvero l’ampiezza di registro dello strumento – e le dieci dita – ovvero la possibilità di produrre un gran numero di suoni contemporaneamente – configurano uno spazio e una condizione molto ampi, adatti a idee complesse che possono coinvolgere ogni parametro del suono.

La ricchezza e, voglio dire, la bellezza del repertorio pianistico ci hanno spinto a programmare questa piccola rassegna di quattro concerti coinvolgendo quattro giovani pianisti da tempo dediti, perché appassionati, al repertorio del secondo Novecento e contemporaneo»

La grande letteratura pianistica moderna e contemporanea si ascolta alla GAM – Galleria di
Arte Contemporanea

SABATO 13 aprile

Primo concerto ore 19.00

DANIELE FASANI pianoforte

György Kurtág (1926), Otto pezzi op. 3 (1965)

Niccolò Castiglioni (1932-1996), He (1990)

Giovanni Bertelli (1986), Bar/Bar (2017)

Karlheinz Stockhausen (1928-2007), Klavierstück X (1955)

Il pianoforte contemporaneo da Stockhausen a Bertelli

Il concerto vuole essere un excursus sul repertorio pianistico dal secondo Novecento fino a oggi, avanti e indietro nel tempo, soffermandosi in particolare su importanti lavori esemplificativi di compositori come Stockhausen, Kurtág e Castiglioni. (Daniele Fasani)

Secondo concerto ore 21.00

STEFANO CASCIOLI pianoforte

Wolfgang Rihm (1952), Klavierstück 7 (1980)

Giacomo Manzoni (1932), Klavieralbum (1956)

Fabio Nieder (1957), Fünf frühe Klavierstücke (1974/75)

Franco Donatoni (1927-2000), Françoise Variationen n. 8-14 (1987)

Karlheinz Stockhausen, Klavierstück XII (Examen vom Donnerstag aus Licht) (1979/1983)

Nella tradizione austro-tedesca, la Sonata, il Klavierstück e le Variazioni sono i generi che maggiormente hanno condizionato la produzione pianistica, poiché, nel corso della storia, hanno segnato i punti di svolta del linguaggio musicale e delle tecniche compositive nelle varie epoche. […] come testimonia il programma qui proposto, che intreccia il serialismo di ispirazione postweberniana con il fervore stilistico degli anni ’80, che raggiunge, con Donatoni e Stockhausen, le più alte vette virtuosistiche. (Stefano Cascioli)

DOMENICA 14 aprile
Primo concerto ore 19.00

ANNALISA ORLANDO pianoforte

Tōru Takemitsu (1930-1996), Far away (1973)

Federico Gardella (1979), Tre studi sulla notte – Tre studi per riscoprire l’alba (2008)

George Bejamin (1960), Piano Figures (2004)

Luciano Berio (1925-2003), Wasserklavier, Feuerklavier (1965-1989)

György Ligeti (1923-2006), da Musica ricercata: n. 5, 7, 9;

Études: En Suspens e Entrelacs (dal secondo libro),

Arc-en-ciel e Automne à Varsovie (dal primo libro)

Non pochi compositori si sono mostrati sensibili alle sollecitazioni di natura sinestesica del suono. Dinamiche, timbri, altezze, durate dei suoni rimandano spesso a precisi spazi visivi e tattili, con forme, caratteristiche e colori. […]

Ecco dunque un mélange di brevi pezzi pianistici che spaziano dal 1960 ai giorni nostri, dalle forme più svariate, nei quali il vettore visivo gioca un ruolo fondamentale. (Annalisa Orlando)

Secondo concerto ore 21.00 RICCARDO BISATTI pianoforte

Anton Webern (1883-1945), Variazioni op. 27 (1936)

Olivier Messiaen (1908-1992), L’alouette calandrelle (1958)

Marco Di Bari (1958), Studio sul naturalismo (1988)

György Ligeti, Études: Galamb Borong e Der Zauberlehrling (dal secondo libro),

Pour Irina (dal terzo libro), L’escalier du diable (dal secondo libro)

György Kurtág (1926), Splinters op. 6/d (1978) e selezione da Jatékok (1973-2010)

Occasione e luogo unici per esplorare Webern, Messiaen, Di Bari, Ligeti fino ad arrivare a Kurtág. A quest’ultimo, da me molto amato, dedico tutta la seconda parte del concerto, con l’esecuzione di brani tratti da Splinters e Jatékok. (Riccardo Bisatti)
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BIGLIETTI
Unico: € 1

Programma di sala: offerta libera a partire da € 1
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