L’oliveto delle monache, presentazione del libro di Nunzio Primavera sabato 26 al Farmer’s Market Coldiretti di Porta Romana.

Sono capaci di fare rete e non disdegnano di affidarsi alle competenze della Coldiretti per superare le difficoltà e realizzare la loro idea vincente le donne protagoniste del romanzo “L’oliveto delle monache”, l’ultimo libro di Nunzio Primavera che sarà presentato sabato 26 giugno a Milano.

L’appuntamento promosso da Coldiretti Lombardia è alle ore 11 al mercato agricolo di Porta Romana, in via Friuli 10/A. Con lo scrittore interverranno Marina Montedoro, direttore della Coldiretti regionale; don Walter Magnoni, docente di Etica sociale presso l’Università Cattolica di Milano; Wilma Pirola, responsabile di Donne Impresa Coldiretti Lombardia. Modererà l’incontro la giornalista Assunta Sarlo.

 

Il volume edito da Pendragon – spiega la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – racconta una storia di emancipazione femminile in Sicilia, nel Messinese, e più in generale dà voce all’imprenditoria rosa, che ha una marcia in più anche in agricoltura. Le donne – lascia intendere l’autore – sanno che per far crescere un’attività bisogna mettersi insieme e puntare su chi è davvero competente: le monache del romanzo e le ragazze che collaborano con loro si affidano alla consulenza della Coldiretti per valorizzare l’antico oliveto e farne un’azienda agricola nella quale produrre ottimo olio e prodotti officinali.

Gli effetti della legge di orientamento che ha rivoluzionato l’agricoltura italiana, la straordinaria ambientazione tra il mare e i monti Peloritani, ma anche la contrapposizione tra la lungimiranza delle imprenditrici e la grettezza della mafia, sono alcuni dei piani di lettura dell’avvincente romanzo firmato da Nunzio Primavera, storico della Coldiretti, profondo conoscitore dell’Italia contadina e grande appassionato della sua terra d’origine, la Sicilia appunto.

Ma nel suo romanzo – conclude la Coldiretti interprovinciale – vera protagonista è l’intraprendenza delle donne che in Italia hanno sempre saputo spingere al cambiamento migliorando anche il lavoro agricolo.