Partita fisica, partita da playoff, che l’Olimpia comanda 40 minuti su 40, vincendola 77-66. Brescia pareggia a inizio ripresa sull’onda lunga di un secondo periodo complicato, ma lì la replica è stata un parziale di 8-0. Da quel momento, la gara ha avuto un solo padrone. L’Olimpia non è riuscita a finirla in modo definitivo, ma non ha neppure permesso all’avversaria di diventare minacciosa. La difesa questa volta è salita di tono: nel primo quarto ha concesso appena due canestri dal campo, soffrendo solo a tenere Brescia lontana dalla linea di tiro libero. Dopo la straordinaria performance di Gara 1, Della Valle è stato tenuto sotto la doppia cifra ma soprattutto non ha avuto tante chance di accendersi. Ancora una volta, invece, è stato fondamentale il lavoro di Nik Melli su Miro Bilan, che ha racimolato punti soprattutto dalla lunetta. In attacco, l’Olimpia è partita correndo tanto in contropiede e abbinando il gioco dentro a quello perimetrale che alla fine è stato risolutivo come dicono le 14 triple. Ci sono state due grandi fiammate di Devon Hall, una per tempo, un grande lavoro ai fianchi di Shavon Shields e i 16 punti di Nikola Mirotic nel secondo tempo. E nel momento del bisogno, Melli ha messo la tripla che ha davvero tagliato le gambe a Brescia. Adesso l’Olimpia è 2-0, ma la serie si trasferisce a Brescia per Gara 3, giovedì prossimo.
IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia parte con grande attenzione in difesa, forza errori al tiro, ruba tre palloni in tre minuti, e scappa via sul 10-0 forzando Coach Magro a utilizzare il primo time-out della partita. L’Olimpia continua a macinare gioco in attacco, centra cinque triple nel quarto iniziale e raggiunge i 15 punti di vantaggio dopo due canestri pesanti consecutivi di Devon Hall. Il problema è che per controllare i rimbalzi, correre, difendere, finisce anche per commettere dei falli. Nel primo periodo, Brescia segna due canestri appena dal campo ma dieci punti li costruisce dalla lunetta nel 22-14. Il secondo periodo diventa molto più complicato. Intanto, si abbassano le percentuali di tiro, poi aumentano le palle perse, alcune banali. La difesa regge ma i falli continuano ad aumentare. Ne hanno due tutti i giocatori del quintetto iniziale tranne Shields più Voigtmann. Brescia va 22 volte in lunetta solo nel primo tempo e con questi viaggi si avvicina. Nell’ultimo minuto, Amedeo Della Valle, fino a quel momento tenuto sotto controllo esplode con una tripla dall’angolo e tre tiri liberi che riducono il gap improvvisamente a soli due punti, prima della penetrazione con cui Shields chiude il primo tempo, 33-29.
IL SECONDO TEMPO – Non appena Brescia firma la prima parità a quota 35, usando il gioco interno di Miro Bilan, l’Olimpia risponde con un parziale di 8-0 che contiene due triple di Nikola Mirotic. I suoi 10 punti nel periodo, anzi in sei minuti, consentono a Milano di tentare un nuovo allungo, anche grazie al lavoro della difesa, poi a una tripla di Hall, un’altra di Johannes Voigtmann. Il vantaggio torna significativo, nove punti, 58-49 dopo tre quarti. Nel quarto periodo, Brescia rientra al massimo fino a sei punti, ma l’Olimpia ha sempre il controllo delle operazioni. Una sequenza, Melli-Mirotic, sia in attacco che in difesa spacca la partita in modo definitivo. Brescia ricorre anche alla zona, riempie l’area, ma alla fine l’Olimpia con tante triple, anche andando molto meno in lunetta, porta a casa la gara, 77-66, una gara molto differente rispetto alla prima.
Così Coach Ettore Messina ha commentato Gara 2 della semifinale: “Siamo partiti molto bene, giocando un primo quarto di alto livello, poi ci siamo un po’ incartati perché abbiamo affrettato il gioco in attacco e quando siamo tornati a muovere la palla i tiri costruiti non ci hanno premiato e questo ci ha innervosito. E’ stato un secondo quarto che avrebbe potuto metterci in grande difficoltà. Ho visto una partita di contatti molto forti da ambedue le parti e sia noi che loro non avevamo la minima idea di quale fosse il metro arbitrale. E così siamo rimasti scontenti tutti e due, sia noi che loro. Credo che serva una riflessione, visto quello che sta succedendo in questi playoff. I giocatori in campo si sono innervositi perché non sapevano come fossero sanzionati questi falli, per cui l’impressione è che la terna non fosse nella sua serata migliore. Per questo, siamo stati bravi a ritrovare energia, solidità, lucidità nel secondo tempo. Abbiamo attaccato con intelligenza, abbiamo distribuito venti assist e continuato a difendere, soprattutto contro Della Valle. Lui probabilmente era anche un po’ stanco, ma per noi era importante limitare il numero di tiri. E’ stata una vittoria importante, ma ora andiamo a Brescia e sappiamo che sarà durissima”.
La difesa su Bilan – “Nicolò ha giocato una partita di grandissimo livello. E’ stato un punto di riferimento importante, ma vorrei sottolineare anche la prova di Stefano Tonut, che ha avuto un plus/minus di +25. Per questo l’ho tolto alla fine perché volevo che prendesse l’applauso di tutti. Ha giocato una grande partita e fortunatamente non è stata la prima”.
Sulle palle perse: “Le palle perse sono state qualche volta frutto di superficialità. In Gara 1 a metà gara avevamo due palle perse. Ma non è facile, in tutti i playoff ci sono momenti in cui l’inerzia cambia. Chi riesce ad avere un livello di attenzione elevata per più minuti ha maggiori chance di vincere. E’ successo anche nella finale di EuroLeague: in cinque minuti è cambiata la partita. E’ uno sport in cui basta poco per perdere lucidità, pazienza, innervosirsi. Per questo attribuisco grande valore a quello che la squadra ha fatto nel secondo tempo”.
Su Voigtmann: “Voigtmann sta giocando bene. Spero che continui. Mi pare che abbia fiducia, che i compagni lo cerchino. Per lui è un po’ difficile giocare due partite consecutive, ma lo sta facendo, ci aiuta sempre tanto anche a livello di circolazione di palla, quindi spero davvero che continui così fino alla fine”.
Sulla prova di Mirotic: “Nikola è stato cercato e trovato tantissimo dai compagni, l’hanno messo nelle condizioni ideali. Ha avuto connessioni importanti con Napier, Melli, Shields. Se abbiamo una buona circolazione di palla, se ce la passiamo velocemente i migliori tiratori hanno anche tiri migliori. Mi pare che abbia lavorato bene anche in difesa. Forse gli è scappato un paio di volte Burnell, ma ad esempio su Gabriel, che è importante, è stato solido”.