Olimpia scpnfitta in casa nel big match contro la Virtus Bologna.

Non basta un terzo quarto difensivamente spettacolare per vincere la partita. La Virtus si impone a Milano 75-69. L’Olimpia ci mette troppo a entrare in partita, scivola a meno 16 più volte nel primo tempo e poi finisce a meno 13 allo scadere del secondo quarto. La grande rimonta del terzo quarto porta l’Olimpia a più tre, ma è un parziale che le sta stretto per quanto visto in campo. Nel momento del massimo sforzo qualche occasione non è stata sfruttata fino in fondo. Superata la crisi, gestita la tempesta, Bologna ha gradualmente ripreso in mano la partita. Con troppi giocatori chiave assenti, l’Olimpia ha dovuto spremere i suoi uomini di riferimento, con quintetti anche poco equilibrati, ma in generale ha tirato in modo insufficiente da tre, in assoluto e in confronto all’avversaria.

IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia fatica ad entrare in partita, si sblocca per un attimo su tre tiri liberi di Baron e una tripla dall’angolo di Melli, ma poi Belinelli con otto punti consecutivi in un avvio di gara in cui ne segna dieci in sette minuti apre da uno a otto punti di vantaggio per la sua squadra. La difesa di Milano non riesce ad arginare l’attacco bolognese che trova tanti interpreti diversi. Due triple consecutive, di Mickey e Weems, mettono l’Olimpia alle corde. Il vantaggio avversario raggiunge i 13 punti su un jumper dalla media ancora di Weems. Baron chiude il periodo con due tiri liberi che determinano il 26-15 a favore della Virtus.

IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia torna a meno otto su una tripla di Baron, ma si smarrisce un paio di volte n difesa su situazioni di gioco rotto o rimbalzi non controllati. Bologna allunga a più 16. Poi arriva un’entrata di Melli, un’altra la firma Baron. Napier dalla lunetta e ancora in penetrazione completa l’8-0 di Milano. A respingerlo è un gioco da quattro punti di Mannion. Con il bonus bruciato, l’Olimpia non riesce ad avvicinarsi. La Virtus mette i suoi tiri liberi e resta in controllo. Napier, attaccando l’area, riporta Milano a meno otto. Ma non dura. Un jumper dalla media di Hackett e un’iniziativa di Shengelia ripristinano il più 12 e Mannion sulla sirena il più 13 del 49-36, con una differenza chiara di nove triple contro due.

IL TERZO QUARTO – L’Olimpia parte molto aggressiva. Tonut prende fallo da Bako nella propria metà campo, Davies segna un jumper dalla media e Napier ruba palla da rimessa e converte obbligando Coach Scariolo a spendere immediatamente il primo time-out della ripresa. Ma al rientro è ancora Milano a controllare i ritmi. Il parziale arriva a 11-0 prima che Jordan Mickey lo interrompa con un tiro libero su due. Dall’angolo Tonut firma la tripla della prima parità a quota 50. Dalla lunetta Melli firma il primo sorpasso in una gara che diventa molto dura. L’Olimpia potrebbe allungare perché tiene Bologna a tre punti segnati in oltre otto minuti. Ma perde qualche opportunità. Segnano Hines a rimbalzo e Napier dalla lunetta, scavando tre punti di margine. La risposta è tutta di Weems che con cinque punti consecutivi ribalta la partita e chiude il periodo sul 57-55 Virtus.

IL QUARTO QUARTO – L’Olimpia ha un passaggio a vuoto offensivo che unisce i due periodi. La Virtus ne approfitta e schizza a più quattro su un parziale di 7-0. Milano segna costruendo un canestro di Tonut in contropiede su una palla rubata nella propria metà campo. Jaiteh dalla lunetta consegna a Bologna sei punti di vantaggio. L’Olimpia si aggrappa all’orgoglio con un canestro di forza di Hines. Poi Baron da tre su assist di Melli, allo scadere dei 24″, ricuce ancora a meno uno. Il botta e risposta che segue premia ancora Bologna. Ci sono due tiri liberi di Hackett e una tripla di Lundberg per il nuovo più sei, ribadito poco dopo da Shengelia a rimbalzo a chiudere di fatto la partita, 75-69.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita con Bologna: “Con un terzo quarto molto brillante avevamo rimesso in piedi una gara cominciata male, soprattutto a causa di una cattiva difesa. Nel primo tempo, Marco Belinelli ha segnato 12 punti, nel secondo abbiamo difeso meglio e non ha segnato. Nel primo tempo abbiamo incassato 49 punti, nel secondo 26. Sono numeri che spiegano tutto. Purtroppo, nel momento in cui abbiamo completato la rimonta e siamo andati avanti c’è mancata probabilmente un po’ di energia per allungare ancora. Invece ci sono state credo tre palle perse consecutive. Chiaramente, siamo stati costretti dalle assenze a ricominciare daccapo, nel senso che avevamo ricostruito i nostri equilibri ma oggi eravamo di nuovo indietro di due mesi. La formazione era obbligata nel senso che mancando Pangos doveva giocare Mitrou-Long e mancando anche Biligha ero costretto a scegliere tre lunghi stranieri sacrificando un esterno. Questo è il nostro roster e finché non rientrerà nessuno sarà quello che dovrà portarci avanti. Adesso andiamo a Istanbul e proviamo a giocare una buona partita lì”.