L’Olimpia aveva la partita in mano dopo una battaglia di 40 minuti in cui l’inerzia ha cambiato sponda tante volte. Poi sul più tre a 36 secondi dalla fine mentre Toko Shengelia ha segnato due volte, il canestro del sorpasso è stato una prodezza, l’Olimpia è mancata nell’esecuzione e ha perso 68-67.
I dettagli fanno la differenza: nel momento in cui doveva chiudere la gara Zach LeDay, per tutto l’anno uno dei migliori della squadra, uno dei migliori tiratori di liberi d’Europa, ha sbagliato inusualmente due personali lasciando la porta aperta alla vittoria della Virtus.
Che ne ha approfittato. Adesso la serie è 1-0 Virtus, con Gara 2 in programma lunedì sempre a Bologna
IL PRIMO TEMPO – Le percentuali basse diventano presto il leit-motiv di una partita in cui Bologna sembra più efficace nel procurarsi seconde opportunità a rimbalzo (otto in attacco in metà gara). Will Clyburn è il primo a entrare in ritmo. Segna otto punti rapidi e spinge Bologna avanti in modo energico, 11-6, con Coach Messina che spende subito il primo time-out. Dopo otto minuti, la Virtus appare in controllo, 17-8, quando Causeur sblocca Milano con una tripla procurata a rimbalzo da Brooks. Flaccadori cambia subito il ritmo della squadra. Chiude il primo quarto con un coast-to-coast che ricuce il disavanza a quattro punti, 17-13. All’inizio del secondo periodo una tripla di Ricci vale il sorpasso Milano. Poi l’Olimpia insiste, difende bene ed esegue meglio in attacco. Dopo due canestri, di Diop e Causeur, schizza a più cinque. Il primo problema è il secondo fallo di Brooks che non segna nel primo tempo ma garantisce energia e freschezza anche a rimbalzo. Il parziale totale diventa 14-0 e l’Olimpia va avanti due volte di sette punti, con Mirotic. Shengelia rompe il ghiaccio per la Virtus. Poi Bologna rimonta: una tripla di Matt Morgan la riporta a meno uno. Ma l’ultimo canestro è un contropiede convertito da Mirotic per il 33-30 Olimpia.
IL SECONDO TEMPO – Il primo sorpasso lo firma Daniel Hackett, Brooks risponde, tutti e due segnano andando al ferro. LeDay segna il primo canestro della sua partita, una tripla, ma è seguito da quattro situazioni consecutive di parità. La Virtua tenta l’allungo. L’Olimpia replica ancora con Brooks e Flaccadori schizzando a più cinque, 48-43. Shengelia due volte segna da tre e ribalta la gara rimettendo i suoi con la testa avanti. Bolmaro dall’angolo centra la tripla del nuovo vantaggio, ma è annullata da quella con cui Morgan chiude il terzo periodo, 52-51. Nel quarto quarto l’Olimpia non segna per tre minuti ma in una partita a punteggio basso riesce a reggere l’urto. Sul meno cinque a tre minuti dalla fine, segnano Brooks e Mirotic ricucendo a meno uno. Shields pareggia a quota 62 dopo due liberi di Diouf. Milano sembra più precisa nell’esecuzione. Mette nelle mani di Brooks la tripla del sorpasso. Poi Mannion crea un canestro facile per Mirotic che vale il più tre a 36 secondi dalla fine. L’Olimpia avrebbe bisogno di una difesa invece Shengela rubando solo dieci secondi al cronometro segna convertendo il suo stesso errore. Sul fallo tattico di Bologna, LeDay va in lunetta per allungare. Forse per la prima volta in tutta la stagione fa 0/2 e lascia uno spiraglio che Shengelia intravede. Con una prodezza sorpassa e lascia sette secondi. All’Olimpia non riesce l’ultima risposta, così cede 68-67.
Così Coach Ettore Messina ha commentato Gara 1 di semifinale: “Come prevedibile è stata una partita fisica, combattuta per tutti i 40 minuti, in cui abbiamo giocato nel complesso bene, costruendo tanti buoni tiri, purtroppo le percentuali non ci hanno sostenuto. Abbiamo sofferto troppo a rimbalzo e questo ci è costato la partita. Tutte e due le squadra possono fare meglio e cercheranno di farlo, probabilmente ambedue hanno subito qualche canestro in penetrazione di troppo. Ma siamo andati veramente vicini a vincerla, abbiamo guidato a lungo perdendo di un punto contro la squadra che ha vinto la stagione regolare. Sarebbe bastato poco per portarla a casa ma tra due squadre di alto livello come queste le differenze sono minime. Purtroppo capita anche che un giocatore solitamente freddo e un tiratore da 90 percento dalla lunetta sbagli due tiri liberi. Capita, peccato. Flaccadori? Ha una grande qualità, che è quella di saper aspettare e farsi trovare pronto quando deve. In una squadra come la nostra, come tutte quelle che fanno l’EuroLeague, è una dote molto importante. Adesso abbiamo un’altra partita in 48 ore, quindi voltiamo pagina e ci prepariamo”.
Scopri di più da Gazzetta di Milano
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.