
L’Inter viene sconfitta dal Fluminense, che vince 2-0 negli ottavi di finale del Mondiale per club e elimina i nerazzurri.
I brasiliano sbloccano il risultato al 3′ con Cano e raddoppiano al 93′ con Hercules. L’Inter, protagonista di un pessimo avvio, si scuote soprattutto nella ripresa e colleziona occasioni in serie.
De Vrij sbaglia da 2 passi, Lautaro trova la respinta miracolosa di Fabio e poi, nell’azione successiva, centra il palo.
Nel finale, il 2-0 brasiliano chiude i conti.
Per l’Inter, nemmeno la consolazione del gol per l’onore: prima dello scadere, Dimarco centra l’incrocio.
Dopo la cocente eliminazione negli Ottavi di Finale del Mondiale per Club contro il Fluminense, Cristian Chivu ha commentato il match ai microfoni di DAZN: “Siamo competitivi, abbiamo questa voglia matta di vincere e di raggiungere gli obiettivi. La sua competitività è venuta fuori: prenderei il lato positivo, nonostante le difficoltà che abbiamo avuto. Abbiamo inserito giovani e nuovi arrivati: cerchiamo il bicchiere mezzo pieno, magari c’è stata qualche delusione però in questo torneo è stato dato il massimo. Le difficoltà ci sono state”.
C’è un lavoro sul gruppo da fare?
“Non iniziamo con la benzina sul fuoco. Cerchiamo di gettare acqua sul fuoco: un nuovo staff, in tre settimane, sta provando a lavorare sul gruppo. C’è stata tanta delusione dopo la finale, poi è ovvio che si possa fare di più. Noi vogliamo fare sempre il massimo, partendo però con i piedi per terra e con la massima lucidità. Le analisi non si fanno mai con questi risultati. Siamo partiti così così e dobbiamo chiederci perché: negli ultimi trenta minuti però abbiamo creato qualcosa, non siamo riusciti a trovare il gol”.
Cosa è mancato oggi?
“Il desiderio non basta, bisogna sempre lottare per ciò che volevamo ottenere. Potevamo avere un approccio migliore e gestire meglio un blocco basso ma il calcio è così. Dobbiamo portare ciò che di buono c’è stato”.
Il cambio modulo ha soddisfatto le aspettative?
“Luis Henrique e Valentin Carboni sono bravi a saltare gli avversari. Sono prove che si fanno anche perché quello che si era fatto in quel momento non bastava: e quando non basta, devi provare altro. Abbiamo avuto comunque delle occasioni con un palo, una traversa e una clamorosa occasione con De Vrij”
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