Milan record, con il gol più veloce della storia della serie A batte il Sassuolo e conserva il primato.

Milan's Rafael Leao (R) jubilates with his teammates after scoring a goal during the Italian Serie A soccer match US Sassuolo vs AC Milan at Mapei Stadium in Reggio Emilia, Italy, 20 December 2020. ANSA /SERENA CAMPANINI

Il Milan ha vinto in trasferta (1-2) contro il Sassuolo. Rossoneri in vantaggio con Leao dopo poco più di 6 secondi: è il gol più veloce nella storia della Serie A.

Al 26′ il raddoppio di Saelemekers. Nella ripresa, al 44′, la rete di Berardi che però non riesce a riaprire il match.

Il Milan resta in testa al campionato con 31 punti, con una lunghezza di vantaggio sull’Inter vittoriosa a San Siro (2-1) contro lo Spezia. (ANSA).

L’allenatore dei rossoneri ha commentato il successo sul Sassuolo: “Volevamo approcciare bene la gara, bravi i ragazzi a segnare dopo pochi secondi. Essere riusciti a vincere ci dà grande soddisfazione. L’azione del gol di Leao è uno schema. Abbiamo 4-5 situazioni sul calcio d’avvio e ogni tanto le alterniamo. Volevamo approcciare bene perché di recente non ci siamo riusciti, sono stati molto bravi sia Brahim Diaz che Calhanoglu nel portare la palla e Leao nel movimento profondo” ha commentato Stefano Pioli al termine della partita, intervistato da Sky Sport. I rossoneri hanno potuto così indirizzare fin dai primi momenti una sfida così delicata: “Tutte le partite valgono tre punti ma in alcuni momenti pesano di più. Il Sassuolo è molto forte, ha palleggiato bene. Era una gara che pesava molto anche dal punto di vista mentale, essere riusciti a vincere ci dà grande soddisfazione”.

“Se ci saranno le occasioni giuste per migliorare l’organico lo faremo, altrimenti resteremo così. È difficile gestire tante assenze, ma chi viene chiamato in causa risponde bene. Ora ci attende un ultimo sforzo e mancherà anche Kessié. Avevamo preparato la partita quasi per giocare senza centravanti, per non dare riferimenti ai loro centrali. Credo che le squadre forti si sappiano adattare alle caratteristiche di chi scende in campo. Non è facile trovare a gennaio giocatori di questo livello, che siano pronti a questo modo di lavorare”.