Eurolega, Olimpia di rimonta sul Monaco.

Una rimonta stratosferica, giocando in sette nella ripresa, sopravvivendo alla perdita di Kyle Hines per espulsione, poi tenendo Monaco senza segnare per quattro minuti e due secondi, passando da meno 12 a più sette, una tripòla dietro l’altro, di Billy Baron soprattutto, ma anche di Devon Hall, Nicolò Melli e Pippo Ricci che, impiegato da 3, viste le condizioni precarie di Tim Luwawu-Cabarrot, ha segnato i cinque punti del sorpasso in una partita straordinaria. L’Olimpia era anche senza Coach Ettore Messina, fermato da un attacco influenzale, ha sofferto a rimbalzo, è precipitata sotto di 16. Sembrava tutto finito. Invece ha prodotto un’altra di quelle rimonte che ne hanno contraddistinto la storia, un 19-0 che ha spezzato la fiducia dell’avversaria che era arrivata a Milano con la possibilità, vincendo, di salire al primo posto in classifica. 79-71, il finale.

IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia parte con un quintetto grosso, con Ricci da 3 nominale, che inizialmente mette in difficoltà la fluidità dell’attacco del Monaco. Il problema è che Milano soffre a rimbalzo la potenza atletica di Diallo e Brown, la taglia di Motejunas. Quindi la gara resta in bilico, anche se l’Olimpia attaccando dal palleggio arriva spesso al ferro soprattutto con Devon Hall. Quando Monaco costruisce un vantaggio di tre punti, Hall (nove in questo quarto) con un gioco da tre risponde subito. Il primo periodo diventa quindi un botta e risposta. L’ultima zampata la firma Mitrou-Long. Prima manda a canestro Hines, poi mette tre tiri liberi chiudendo sul 24-21 Olimpia.

IL SECONDO QUARTO – Per un attimo l’Olimpia prende quattro punti di vantaggio, ma Monaco risponde subito. Un gioco da tre completato da Donta Hall a rimbalzo le restituisce il vantaggio dopo tre minuti. Sul 29-29 Milano perde contatto, non trova più il canestro, nemmeno in situazioni apparentemente facili, soffre terribilmente a rimbalzo. Il parziale è di 12-0 e spacca la partita a favore di Monaco. Da quel momento, l’Olimpia trova anche qualche buon momento, ma senza riuscire ad avvicinarsi. La coppia James-Okobo produce 27 punti globali e porta Monaco al riposo avanti 47-34.

IL TERZO QUARTO – Una tripla di Baron sembra poter restituire un po’ di inerzia a Milano, ma non dura. Al terzo fallo di Melli, il tentativo è di giocare con due lunghi, Davies e Hines insieme. Ma il divario non diminuisce, perché anche Hall deve andare in panchina con tre penalità, così tocca i 16 punti. Una tripla di Davies da rimessa vale il meno 11. Poi un’altra mantiene il distacco a 12 punti. Qui la partita si infiamma, perché a Kyle Hines, storicamente un modello di comportamento, fischiano due tecnici consecutivi per proteste determinandone l’espulsione. Sul meno 14, Baron brucia la sirena ricucendo a meno 11, 62-51.

IL QUARTO QUARTO – L’Olimpia prova a rimettersi in partita di pura energia ed emotività. Un canestro a rimbalzo di Davies è frustrato da una tripla di Mike James, un gioco da tre di Ricci è annullato per un’infrazione sul tiro libero. Le prodezze di Baron riportano Milano sotto la doppia cifra di disavanzo. Poi alla fiammata, l’ennesima, di Mike James, risponde Hall, prima con una tripla poi assistendo Melli per una seconda tripla che vale il meno sei, a 3:21 dalla sirena. Coach Obradovic spende il secondo time-out, ma al rientro Ricci segna da tre. A 1:56 la nuova tripla di Baron firma la parità a quota 70. A 1:13, Ricci firma il sorpasso strappando un rimbalzo d’attacco e poi convertendo due tiri liberi. Il muro difensivo di Milano si alza ancora. Monaco ci sbatte sopra. Baron da otto metri certifica i cinque di vantaggio. Melli dalla lunetta allunga a più sette. Monaco resta quattro minuti interi senza segnare prima del tiro libero di Brown a gara finita e rimonta Olimpia completata per una clamorosa vittoria 79-71.

Così Mario Fioretti, che in questa gara ha sostituito il febbricitante capo allenatore Ettore Messina, ha commentato la vittoria su Monaco: “Siamo partiti bene in attacco, ma per tutto il primo tempo abbiamo sofferto a rimbalzo, abbiamo avuto problemi con il tagliafuori e lì loro ci hanno ucciso. Nel secondo quarto abbiamo anche smesso di muovere la palla come ogni tanto ci succede. Nel secondo tempo le cose sono un po’ cambiate, la difesa del secondo quarto è stata eccezionale, per quattro minuti siamo riusciti a non farli segnare, e poi in quel frangente abbiamo anche cominciato a segnare tanto, a costruire buoni tiri e segnarli. Non era facile, ma i ragazzi l’hanno voluta e se la sono presa. Complimenti a loro”.

Sull’effetto dell’espulsione di Kyle Hines: “I ragazzi si sono ribellati e da quel momento direi che anche il pubblico ci ha dato una grande mano. C’erano quasi 12.000 persone e ci hanno aiutato nella rimonta”.

Sulla prova di Pippo Ricci: “Avevamo problemi con Luwawu-Cabarrot, non sapevamo se avrebbe giocato, non sapevamo in quali condizioni. Coach Messina ha subito pensato, visto il loro atletismo, di andare con Ricci da 3. Nel secondo tempo soprattutto ha giocato una gara solida ed è stato fondamentale nella vittoria”.

Sull’effetto che potrebbe avere questa vittoria: “Moralmente ci aiuta, ma non basta un successo per svoltare una stagione. Penso sia un passo in avanti, noi ora dobbiamo cercare di fare il meglio possibile in ogni gara, cominciando da quella con Valencia della prossima settimana”.

Sulle sensazione personali: “Prima della partita c’era un po’ di emozione, succede sempre quando sostituisci qualcuno ma di più quando sostituisci uno come Coach Messina. La mia preoccupazione era sostanzialmente non fare danni. Ma sapevo anche che sarei stato sostenuto dagli altri assistenti, Shamir, Bizzozero, Poeta e Klei. Poi quando si alza la palla a due, sei concentrato sulla partita, pensi a quello, non ad altro”.