Cinquantuno anni dopo l’ultima volta, il Bologna vince la Coppa Italia. Nella finale dello stadio Olimpico di Roma, i rossoblù battono 1-0 il Milan grazie alla rete di Ndoye a inizio ripresa. Partita impeccabile della squadra di Italiano, apparsa fin dall’inizio più agguerrita degli avversari. Al fischio finale dell’arbitro Mariani, è festa rossoblù. Per il Milan, invece, è un’altra serata da dimenticare.
Conceicao si affida a Luka Jovic in attacco, memore della doppietta decisiva nella semifinale vinta 3-0 contro l’Inter. Al suo fianco, Leao e Pulisic. Italiano punta invece sui soliti noti, con Fabbian, Orsolini e Ndoye alle spalle di Castro. All’Olimpico parte meglio il Milan, che dopo una manciata di minuti sfiora il vantaggio con Jimenez. Leao semina la difesa rossoblù sulla sinistra e mette in mezzo un bel cross basso, l’esterno rossonero si divora il vantaggio da due passi. Il Bologna risponde con il colpo di testa di Castro all’8’, ma Maignan è prodigioso e tiene il Diavolo a galla.
Ancora Milan pochi secondi dopo: Jimenez crossa dalla destra e la deviazione di Beukema per poco non beffa Skorupski, reattivo anche sul successivo destro a botta sicura di Jovic. La spinta iniziale delle due squadre pian piano si affievolisce e il primo tempo si chiude in equilibrio e con una buona dose di tensione, dopo un fallo in mezzo al campo di Ferguson su Leao, che scalda le panchine.
Nella ripresa, il Bologna passa al primo affondo: al 53′, i rossoblù penetrano per vie centrali, poi Ndoye sfrutta un errore della difesa rossonera e batte Maignan con il destro. Finale sbloccata, vantaggio rossoblù.
Conceicao nota fatica, si volta verso gli uomini in panchina per cercare la svolta e al 63’ opta per il triplo cambio: entrano Gimenez, Joao Felix e Walker al posto di Tomori, Jovic e Alex Jimenez. Il Diavolo prova a organizzare una reazione, ma la manovra rossonera appare disordinata e poco efficace: l’unico squillo arriva da una deviazione sporca di Gimenez su un cross tagliato di Theo Hernandez, neutralizzata senza fatica da Skorupski. Il finale è una girandola di cambi, da una parte e dall’altra. Il Bologna tira fuori l’anima, rischia poco e si prende un trofeo aspettato dal 1974. Italiano può far festa.
Giorgio Furlani, CEO rossonero, ha parlato a Mediaset dopo la deludente sconfitta in finale di Coppa Italia. Queste le sue dichiarazioni: “Innanzitutto fatemi dire complimenti al Bologna per questo traguardo storico. Poi voglio dire tre cose. Non possiamo negare, questa è una stagione fallimentare. Nonostante la vittoria in Supercoppa siamo lontano dai traguardi che ci eravamo prefissati. Abbiamo ancora due partite, cerchiamo di chiudere al meglio. Anche se siamo distanti dai traguardi che ci eravamo messi ad inizio anno. Terza cosa, condividiamo la delusione dei tifosi. Sono stati fatti vari errori e bisognerà guardare avanti e correggerli per tornare dove ci aspettiamo di essere noi dirigenti e i tifosi”.
Ora è il momento delle decisioni forti?
“In questo momento grossa delusione per questa partita, per un trofeo che potevamo vincere. Non mi sento adesso di rispondere. Ci sono ancora 12 giorni e due partite, prenderemo decisioni e poi vedremo”.
Hai avuto un contatto con Cardinale? Come continua il progetto Milan?
“Non c’è stato un contattato nelle ultime due ore ma sono sicuro che lui la pensa come me, sia per oggi che per tutta la stagione. Il progetto del Milan lo conosciamo tutti, la risposta alla domanda la sappiamo tutti”
Ora il mercato può toccare tutti i giocatori?
“Siamo a mezzanotte e mezza dopo una brutta sconfitta, non ti rispondo adesso”.
Sergio Conceiçao ha parlato a Mediaset al termine della finale di Coppa Italia persa contro il Bologna. Queste le sue dichiarazioni:
Una notte buia, il Milan era partito anche bene… Poi si è spenta la luce. Che cosa è andato in cortocircuito?
“Non sono assolutamente d’accordo. Il primo tempo è stato equilibrato. Nel secondo tempo potevamo fare di più, dopo il gol del Bologna si è giocato molto poco. Non voglio trovare alibi con l’arbitro. Ma non voglio dirlo, altrimenti dicono che trovo scuse. Dovevamo fare di più in una partita del genere. Ora cerchiamo di finire con dignità questo campionato e pensare alla Roma. Mi dispiace per i tifosi e per tutti quelli che erano entusiasti della squadra. Delusione per tutti, potevamo fare di più, sono partite che si decidono nei dettagli. Loro hanno fatto gol, noi no”.
Rifaresti le stesse scelte di formazione?
“Alla fine siamo tutti bravi. Prima della partita ho fatto quello che dovevo fare, sono stato giusto con me stesso, con la preparazione che abbiamo fatto. Ora è diverso, sappiamo cosa non ha funzionato ma questo fa parte del calcio”.
I difensori hanno fatto grande fatica ad impostare. Non riuscivate mai a ripartire. Cosa ti riferisci quando parli di delusione?
“Questo sì, avevamo il portiere libero ma ci siamo precipitati a giocare in una forma diretta: avevamo preparato la costruzione in maniera diversa. Nei primi 25 minuti non siamo stati neanche male, poi potevamo fare di più in questo senso qua. È stata una partita molto combattiva, in ogni duello si doveva mettere tutto e pensare che poteva essere decisivo. Penso sia un po’ lo specchio di questa stagione. Devo fare i complimenti al Bologna perché ha fatto una buona gara in questo senso qua”.
L’anno prossimo sarà ancora al Milan?
“Ci vediamo domenica a Roma”.
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