Brutta Olimpia, Gara 1 va ad Avellino, stasera Gara 2.

I playoff partono subito in salita. L’Olimpia gioca solo un buon primo quarto sia difensivo che offensivo poi non trova mai continuità, soffre a rimbalzo, segna troppo poco, le percentuali non assistono i momenti di buona difesa. Si avvicina tante volte, ma non riesce mai a completare la rimonta, perde 82-74. Così ora si trova spalle al muro nella fondamentale gara 2 di lunedì (20.30 al Mediolanum Forum), anche se dovrà rispondere ancora senza Mike James e Nemanja Nedovic. E anche i fischi finali in questo momento servono solo ad appesantire il morale e le difficoltà del momento.

IL PRIMO TEMPO – Avellino spende Campogrande in quintetto per marcare Micov e usa il post basso di Udanoh, utilizzato da secondo lungo. Ma nei primi minuti sono le due triple di Demonte Harper a consegnare ad Avellino il primo vantaggio. L’Olimpia risponde con una fiammata di Nunnally che mette due liberi, poi un lungo due e con il sostegno di Brooks e un contropiede di Micov avvia l’8-0 che ribalta il punteggio. Sull’asse Nunnally-Micov (10 nel primo quarto), Milano costruisce otto punti di margine, poi sono sette alla fine del periodo, 20-13. Avellino però parte forte nel secondo quarto, Sykes e Filloy sono i protagonisti del parziale che riporta la Sidigas in vantaggio. Nunnally risponde con una tripla, due volte segna Kuzminskas, incluso un contropiede alimentato da una giocata difensiva di puro sforzo di Della Valle. Ma questo è un momento favorevole ad Avellino, che segna in transizione con Sykes poi a rimbalzo con Udanoh e obbliga Coach Pianigiani al time-out. Campogrande in un secondo quarto in cui Avellino dall’arco segna davvero tanto (26 punti) firma il più sei che difende fino all’intervallo, 39-33.

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia cavalca il dinamismo di Tarczewski, che segna tutti i primi cinque punti di Milano. Il problema è che nessun altro trova ritmo, mnetre Avellino pesca un gioco da tre di Harper e uno da quattro di Sykes fuggendo a più 12, sul 50-38. Qui Brooks corregge un rimbalzo schiacciando, Micov segna due volte, la difesa sale di giri. Jerrells con un prodigioso gioco da tre che contiene una schiacciata su Ndiaye firma il parziale di 9-0 che ricuce a meno tre. La rimonta però non si completa: Sykes interrompe il break con una tripla, poi Ndiaye segna a rimbalzo e Avellino in due possessi ripristina otto punti di margine, poi Udanoh estende ancora a più 12, prima che Micov inventi la tripla che chiude il terzo quarto sul 59-52 Avellino. All’inizio del quarto, Jerrells segna due volte, prima attaccando l’area e poi convertendo una palla rubata con assist incorporato di Micov. L’Olimpia rientra a meno tre obbligando Coach Maffezzoli al time-out. Ma sul meno tre Milano, Avellino risponde con due triple, di Campogrande e Silins, respirando di nuovo, perché in mezzo c’è solo un tiro libero di Tarczewski. Micov completa un gioco da tre punti, poi prende un fallo da Silins, ma l’Olimpia non coverte l’opportunità e invece incassa la terza tripla consecutiva ancora del lettone scivolando ancora a meno otto. Milano si riavvicina a meno due con una schiacciata di Tarczewski e quattro tiri liberi, di Nunnally e Jerrells. E ancora una volta nel momento migliore, l’Olimpia sbaglia le cose facili, incassa un gioco da tre di Udanoh, perde palla per infrazione di 24″. Così Avellino finisce vincendo 82-74.

Così Coach Simone Pianigiani ha commentato gara 1 dei quarti di finale: “È stata una partita durissima, quella che mi aspettavo visto l’assetto cui siamo costretti. L’approccio era stato buono, ma anche lì, in quel primo quarto, ci sono stati troppi errori. In difesa abbiamo tenuto, perché i loro 82 punti sono maturati su contropiedi generati da nostri errori al tiro anche imbarazzanti. Il dato del tiro da tre è significativo. Abbiamo sbagliato con tanti metri di spazio e l’abbiamo fatto con tutti. Loro hanno fatto scelte precise, perché con questo tipo di assetto hanno una fisicità che ci ha spazzato via a rimbalzo. In questo momento siamo nuovi come tipologia di squadra, ma dobbiamo vincere una partita, in qualche modo, anche per riprendere fiducia. Alla fine anche oggi sarebbe bastato poco per portarla a casa. Ora più che una serie si tratta di vincere una partita. Abbiamo sbagliato tiri con giocatori che quei tiri li mettono per cui non c’è motivo di farsi prendere dall’angoscia: questo è quello che spiegherò ai ragazzi: anche sul meno due, quello era il momento di fare le scelte giuste, non forzare, invece abbiamo giocato angosciati. È una situazione che dobbiamo ribaltare in un giorno. Chiaro che nella posizione di playmaker siamo diversi da quello che dovremmo essere per cui ho cercato di trovare leadership un po’ da tanti giocatori diversi, ma avremmo dovuto e potuto fare meglio. Avellino oggi potrebbe avere più opzioni se recupererà i due assenti di oggi. Ma ora dobbiamo solo vincere una partita e riaprire tutto”.

L’Olimpia ha perso gara 1 concedendo ad Avellino 19 rimbalzi d’attacco e tirando dall’arco con il 24%, terza peggior prova stagionale. La spiegazione della sconfitta è tutta in questi numeri: le guardie dell’Olimpia hanno fatto 2/13, le ali forti 0/5. Solo Vlado Micov ha mantenuto una certa pericolosità dall’arco. Nella stessa serata Avellino ha fatto 11/25. Dove occorre migliorare per ribaltare subito l’inerzia della serie è chiaro. L’Olimpia è ritornata in palestra domenica pomeriggio. Kaleb Tarczewski ha avuto un problema alla schiena nel corso di gara 1, ma è il momento di serrare le fila, non di piangersi addosso o individuare i colpevoli. La serie contro Avellino non è un normale quarto di finale tra prima e ottava, perché la Sidigas vale più dell’ottavo posto e perché Milano – anche dimenticando la perdita di Arturas Gudaitis – senza le sue guardie titolari, ma soprattutto senza Mike James (in campionato oltre 15 punti e 5 assist di media), assenza inusuale rispetto alla stagione, non è ovviamente la stessa squadra. I margini di errore si riducono e serate disastrose al tiro come quella di gara 1 si pagano. L’Olimpia è rientrata a meno due in gara 1, ha avuto i palloni del pareggio, del sorpasso, ma ha sempre sbagliato i tiri del ricongiugimento. Avellino ha speculato sulla serata negativa ed è stata premiata. Rimediare a rimbalzo, contro una squadra che con questo assetto ha sempre in campo un centro di posizione e un 4-5 impiegato da ala forte, non è facile ma andrà fatto con il sostegno di tutti gli uomini in campo, ma il vero problema è stato rimanere 15 punti sotto la media stagionale. Qui per i biglietti: Gara 2 è lunedì alle 20.30 al Mediolanum Forum.