L’Atalanta batte 4-0 la Juventus nel posticipo domenicale della 28/a giornata di Serie A, disputato all’Allianz Stadium di Torino, e resta in scia a Inter e Napoli in piena corsa per lo scudetto. I bergamaschi si impongono grazie ai gol di Retegui su rigore al 29′, De Roon al 46′, Zappacosta al 66′ e Lookman al 77′ e salgono a quota 58 in classifica portandosi a -3 dall’Inter capolista e a -2 dal Napoli secondo. I bianconeri, al primo ko casalingo in Serie A, restano fermi al 4° posto con 52 punti e rischiano domani il sorpasso della Lazio, in caso di successo all’Olimpico sull’Udinese.
Il primo spunto del match, al 3′, è di Kolo Muani che si avventa su un pallone sulla fascia destra, il cross in mezzo è pericoloso, ma Carnesecchi è rapido nell’uscita e fa suo il pallone. Al 5′ ripartenza veloce di Ederson che porta palla centralmente e poi allarga sul centro sinistra per Lookman che prova a guadagnare l’esterno per il tiro in porta ma viene murato. All’8′ McKennie serve Thuram che va al tiro dal limite dell’area ma spedisce alto sopra la traversa. Al 10′ Zappacosta si accentra e arriva al tiro col destro dal centro-sinistra dell’area, la conclusione è abbondantemente a lato. Al quarto d’ora angolo per l’Atalanta e stacco al centro di Ederson, Gatti devia e la palla esce di poco. Breve check Var per controllare che tutto fosse regolare, poi si riparte. Sul corner seguente ci prova ancora la Dea con Hien in acrobazia: palla alta. Al 19′ break centrale di McKennie che poi allarga per Kolo Muani sulla destra dell’area, serve una chiusura di Zappacosta in scivolata per sventare il pericolo. Al 21′ cross di Bellanova dalla destra, in mezzo Lookman aggancia e prova il tiro, ma senza dare angolo alla conclusione: Di Gregorio blocca.
Al 29′ rigore per gli ospiti. Mischia su una punizione dalle tre quarti di destra: la difesa Juve allontana, Lookman controlla al limite, serve Ederson che la rimette al centro. Lì svetta Djimsiti, con la palla che va poi a colpire il braccio di McKennie. Il Var controlla anche un possibile tocco di mano dello stesso Lookman che non c’è e conferma il rigore. Dagli 11 metri Retegui batte Di Gregorio e porta in vantaggio i nerazzurri. Gol numero 22 per il capocannoniere. Al 39′ De Roon recupera un ottimo pallone ai 30 metri, ma spreca calciando immediatamente da fuori col destro e mandando a lato invece di servire uno tra Retegui e Lookman. Al 42′ il primo ammonito del match: è Hien per un fallo su Kolo Muani. Al 44′ giallo anche per Yildiz che frena una ripartenza degli avversari. Nel recupero ospiti a un passo dal raddoppio: Lookman parte in contropiede, arriva al limite e calcia, il tiro viene deviato da Kelly, spiazza Di Gregorio ma colpisce in pieno il palo. Sul proseguo dell’azione palla di nuovo in mezzo per Lookman che calcia da due passi a colpo sicuro, colpendo in pieno il portiere bianconero. Subito dopo anche Zappacosta vicino al gol con un tiro dal limite dell’area, parato da Di Gregorio con un ottimo intervento.
Si riparte con una novità per parte. Motta sceglie l’ex Koopmeiners al posto di Yildiz. Gasperini inserisce Brescianini al posto di Cuadrado. Al 1′ arriva subito il raddoppio della Dea. Lookman calcia dalla sinistra dell’area e trova ancora Di Gregorio, il primo tap-in di Retegui è murato, ma non il secondo di De Roon, tutto solo in area e libero di infilare lo 0-2. Al 6′ Lookman vicino al tris, il nigeriano riceve in area sulla sinistra, cerca poi il dribbling su Di Gregorio invece di servire Retegui tutto solo in mezzo, il portiere della Juve lo ferma e sventa il pericolo. All’8′ triplo cambio di Motta: dentro Mbangula, Alberto Costa e Kalulu per Nico Gonzalez, Weah e Gatti.
Al 15′ entra De Ketelaere al posto di Retegui. La Juve è incapace di reagire e l’Atalanta cala il tris al 21′. Kolasinac guadagna il fondo sulla sinistra dell’area, poi smarca Zappacosta a rimorchio con un colpo di tacco: destro piazzato sul secondo palo e 0-3. Alla mezz’ora Motta finisce i cambi inserendo Vlahovic al posto di Kolo Muani. Due minuti dopo arriva anche il quarto gol. Errore goffo di Vlahovic, che scivola nel fare un passaggio a centrocampo, colpisce male palla e finisce involontariamente per regalarla a Lookman. Il nigeriano porta palla, entra in area, sterza sul destro e mette in rete incrociando il tiro. Boato di fischi dello Stadium ai propri giocatori.
Al 34′ Pasalic e Samardzic entrano per Ederson e Lookman. Al 39′ Gasperini finisce i cambi con l’inserimento di Toloi al posto di Kolasinac. Solo al 41′ torna a farsi vedere la squadra di casa. McKennie riceve in area un pallone dalla sinistra e calcia a colpo sicuro. Fa muro Djimsiti con il corpo salvando un gol praticamente certo. Al 43′ dopo una partita tranquilla si fa vedere anche Carnesecchi con una grande parata in tuffo su McKennie per tenere inviolata la propria porta.
Ai microfoni di DAZN, il tecnico dei bergamaschi Gian Piero Gasperini ha commentato la vittoria di prestigio dei suoi, lanciati nella corsa Scudetto: “Il calcio è questo: si passa da vittorie a sconfitte, bisogna considerare tutto il percorso, la Juve arrivava da una serie di vittorie. Partita impronosticabile”
Scelta su Cuadrado rivelata giusta.
“De Ketelaere ha avuto un momento di calo dopo un ottimo rendimento. Abbiamo giocato quaranta partite, ci stanno alti e bassi e periodi di magra. Queste vittorie aiutano tutti a trovare la condizione migliore e il morale alto. Cuadrado è stato importante, ha giocato 10 anni nella Juve e ha mostrato le sue qualità”.
Tanta qualità messa sul campo.
“Anche nelle partite della Juventus, loro avevano gamba e ha giocatori, sotto l’aspetto tecnico e fisico, importanti. Dopo queste giornate giocate con meno frequenza, sono state recuperate delle energie. Abbiamo lavorato meglio in settimana, questa sera avevano la concentrazione e la tecnica giusta. Nel finale di primo tempo, abbiamo avuto l’occasione per fare il secondo. Loro dopo i gol hanno perso morale”.
Ora l’Atalanta sogna?
“La gente deve sognare, non bisogna mai togliere i sogni ai tifosi. Noi abbiamo detto che è sempre una cosa impossibile: se però ci credi fortemente, le cose possono diventare anche possibili. Inter e Napoli sono due squadre forti ovunque, non perdono mai un colpo. Domenica abbiamo una partita con l’Inter: con loro arriviamo da sette sconfitte consecutive. In questo momento del campionato, non è mai successo che fosse tre punti davanti alla Juventus e in piena lotta per il titolo alla trentesima giornata. Sicuramente è un grande piacere”.