Il calo del prezzo del gas fa risalire la Borsa. Risale anche lo spread a 232.

Borse europee alla finestra con i listini che cercano di farsi coraggio e resistere a un contesto economico estremamente incerto, per effetto della corsa del gas, che alimenta l’inflazione, e per i rischi di una recessione dei Vecchio Continente.

Milano (+0,7%) e Francoforte (+0,2%), ieri i listini peggiori, riescono a tenere la parità, così come Parigi (+0,1%), mentre sono in calo Londra (-0,4%) e Madrid (-0,4%), con energia (+1,5%) e auto (+1,2%) che sono i comparti migliori e i titoli della salute in affanno (-0,9%).

Intanto i primi indici pmi danno segnali contrastanti, con quello manifatturiero tedesco sopra le attese (49,8 a fronte del 48 previsto dal consensus) e quello dei servizi deludente (48,2 contro l’atteso 49). L’euro continua a fare le spese della forza relativa del dollaro, con la Fed più decisa nel rialzare i tassi, e dei timori che circondano l’economia europea, mantenendosi sotto la parità con il biglietto verde, con cui scambia a 0,993, anche se in recupero rispetto ai minimi di 0,9915 della mattinata.

Molto volatile il mercato del gas, che nelle prime due ore di contrattazioni ha oscillato tra un massimo di 291 euro al megawattora e un minimo di 264,5, cedendo ora il 2% a 271 euro.

In rialzo di circa un punto percentuale invece il petrolio con il wti a 91,36 dollari e il brent a 97,25 dollari.

Anche a Piazza Affari corrono i titoli dell’energia, con Tenaris (+6%), Saipem (+3,2%) ed Eni (+2,8%). Rimbalza Tim (+2,5%) mentre vanno bene i bancari con Bper (+1,8%), Banco Bpm (+1,7%) e Unicredit (+1,5%).

Torna a salire lo spread Btp-Bund, a quota 232 (+1 punto base) mentre il rendimento del nostro decennale tocca il 3,65% (+4 punti base).(ANSA).