da Libraccio a Milano
la presentazione del libro
“Il ragazzo dai pantaloni rosa”
di Ciro Cacciola e Maria Francesca Rubino
(Graus Edizioni)
Un libro che racconta un fatto di cronaca, anzi, un dramma sociale e familiare: è 𝐼𝑙 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑜 𝑑𝑎𝑖 𝑝𝑎𝑛𝑡𝑎𝑙𝑜𝑛𝑖 𝑟𝑜𝑠𝑎, il romanzo scritto dal giornalista Ciro Cacciola con l’editor Maria Francesca Rubino e pubblicato da 𝐆𝐫𝐚𝐮𝐬 Edizioni, nato da un ampio progetto a metà tra letteratura e cinema proprio per narrare la storia di 𝐀𝐧𝐝𝐫𝐞𝐚 𝐒𝐩𝐞𝐳𝐳𝐚𝐜𝐚𝐭𝐞𝐧𝐚, vittima di bullismo a scuola, che nel 2012 si tolse la vita non riuscendo più a reggere il peso delle derisioni e delle persecuzioni sui social.
Com’era la vita di Andrea prima che i pantaloni stingessero diventando rosa? Quanto sanno essere spietati gli adolescenti? Cosa inverte la rotta delle passioni e della quotidianità di un giovane uguale a tutti gli altri? Bisogna allora parlare di Andrea, agli adolescenti, in particolare, perché il silenzio o l’indifferenza, quanto le parole, sono capaci di uccidere.
Andrea aveva detto alla mamma che 𝑙𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑣𝑎𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑓𝑖𝑜𝑟𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑎𝑑𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑎𝑖 𝑏𝑎𝑙𝑐𝑜𝑛𝑖, 𝑠𝑒 𝑠𝑒𝑖 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑢𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑙𝑖 𝑠𝑐ℎ𝑖𝑣𝑖, 𝑚𝑎 𝑠𝑒 𝑠𝑒𝑖 𝑙𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑡𝑖 𝑢𝑐𝑐𝑖𝑑𝑜𝑛𝑜.
Durante l’evento, l’autore Ciro Cacciola dialogherà con
· Enrico Cammarota, editore e direttore di Posh Magazine;
· Giuliana Ippolito, giornalista e docente di Filosofia Morale;
· Giulia Varvella, responsabile dell’Ufficio Stampa di Graus Edizioni.
L’appuntamento è per mercoledì 22 gennaio 2025 alle 18:30, presso la Libreria Libraccio Milano, viale Romolo 9.
Il Progetto – tra Cronaca, Letteratura e Cinema
Nel 2012, a Roma, Andrea Spezzacatena si tolse la vita dopo essere stato vittima di episodi di bullismo a scuola. Aveva 15 anni. Questo romanzo, novellizzazione della sceneggiatura scritta da Roberto Proia per l’omonimo film ispirato al libro di Teresa Manes, madre di Andrea, prodotto da Eagle Pictures e diretto da Margherita Ferri con l’attrice Claudia Pandolfi ed una canzone di Arisa, immagina la vita di Andrea prima del suo tragico epilogo: gli anni piccoli, le vacanze, l’allegria, i giochi, gli amici, la famiglia ancora unita prima della separazione dei suoi genitori, la sua passione per la musica e per il cinema. E poi, inevitabilmente, l’adolescenza, i “pantaloni rosa”, la sua sensibilità, la spietatezza dei giovani coetanei, la persecuzione dei social network, la fine della gioia. La vicenda di Andrea ha rappresentato il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo che ha portato al suicidio di un minorenne.