La sicurezza stradale rappresenta una delle sfide principali che la società moderna deve affrontare, e questo è particolarmente rilevante dato l’alto tasso di incidenti che si verificano su strada. Per rispondere a questa necessità, la Direzione Generale Territoriale del Nord-Ovest, insieme a importanti enti e associazioni, ha lanciato un progetto innovativo denominato ‘Metti la Sicurezza al Volante’. Questo programma si propone di migliorare la preparazione e la consapevolezza dei conducenti, con un focus particolare su diversi gruppi di utenti della strada.
Il progetto ‘Metti la Sicurezza al Volante’ è strutturato in quattro aree principali. La prima, ‘Drive Silver – Drive Safety’, è pensata per i conducenti over 65, un gruppo che può essere più vulnerabile a causa di cambiamenti fisici e cognitivi legati all’età. È essenziale garantire che questi conducenti mantengano la propria sicurezza e quella degli altri.
La seconda area, ‘2 Ruote Sicure’, si concentra sui neopatentati, in particolare quelli che guidano veicoli a due ruote, come motocicli e scooter, che sono spesso coinvolti in incidenti a causa della loro esposizione e della minore protezione rispetto ai veicoli a quattro ruote. Un’altra iniziativa chiave del progetto è ‘La buona strada della Sicurezza’, rivolta ai bambini delle scuole primarie e dell’infanzia. Questo segmento del programma sottolinea l’importanza di iniziare l’educazione stradale fin dalla giovane età, insegnando ai bambini le basi del comportamento sicuro sulla strada. Anche i loro genitori vengono coinvolti per assicurare una continuità educativa anche fuori dall’ambito scolastico. Oltre a questi filoni, il progetto prevede una serie di eventi pubblici destinati a sensibilizzare la comunità sulla necessità di adottare comportamenti di guida più responsabili e informati. Le autoscuole, particolarmente in Lombardia, giocano un ruolo cruciale: con 935 sedi e oltre 144.000 patenti rilasciate, sono un punto di riferimento per l’educazione stradale. È importante dunque che istruttori ed esaminatori ricevano una formazione approfondita su tematiche come la guida dei veicoli a due ruote e la comprensione degli aspetti psicologici dei conducenti anziani. Il progetto segna un cambiamento nell’approccio delle autorità competenti nei confronti della sicurezza stradale.
Come ha affermato Antonello Persano, il direttore generale della Direzione generale territoriale del Nord-Ovest, c’è stato uno spostamento dall’attenzione esclusiva sulla vigilanza e il controllo verso una maggiore enfasi sull’educazione stradale. L’obiettivo ultimo è creare un ambiente stradale più sicuro per tutti gli utenti, promuovendo una cultura della sicurezza e del rispetto delle norme che protegga non solo i conducenti, ma anche pedoni e ciclisti.
La sicurezza stradale è un argomento complesso che si basa su tre pilastri fondamentali: l’uomo, il veicolo e l’infrastruttura stradale. Questi elementi sono strettamente interconnessi, poiché le condizioni e le caratteristiche di ciascuno influenzano gli altri due. È essenziale considerare non solo l’abilità e la preparazione di chi guida, ma anche come questi individui si integrano con l’ambiente circostante, creando così un ecosistema sicuro e prevenendo incidenti. In questo contesto, Francesco Greco, direttore della Motorizzazione Civile a Milano, ha sottolineato l’importanza di un’iniziativa mirata che affronta le attuali sfide della sicurezza stradale. Questa iniziativa cerca di stabilire obiettivi chiari e si concentra su due gruppi di utenti della strada che richiedono particolare attenzione: i neopatentati e gli individui oltre i 65 anni. L’anno 2022 ha visto un preoccupante aumento del numero di decessi tra i motociclisti, passando da 694 a 781 rispetto all’anno precedente. Pertanto, il progetto “2 Ruote Sicure” ha come obiettivo principale la formazione e la sensibilizzazione dei giovani neopatentati sui pericoli e le responsabilità legati alla guida di veicoli a due ruote. Molti di questi giovani hanno avuto esperienze limitate nella guida di biciclette e, senza un’appropriata formazione, potrebbero trovarsi impreparati davanti a situazioni che richiedono competenze avanzate. Di conseguenza, è previsto un programma che combina teoria e pratica, aiutandoli a identificare i rischi e a comprendere le precauzioni necessarie per guidare una motocicletta in sicurezza. Per quanto riguarda gli anziani, l’obiettivo è facilitare l’adattamento ai nuovi veicoli dotati di adas, i sistemi avanzati di aiuto alla guida, che diventeranno obbligatori su tutte le nuove automobili a partire da luglio 2024. Tali sistemi, sebbene offrano importanti miglioramenti in termini di sicurezza, possono apparire intimidatori per chi è abituato a una tecnologia meno sofisticata. Questo richiede quindi un processo formativo specifico per favorire una transizione sicura e agevole. Cesare Galbiati, membro della Segreteria Nazionale Unasca, ha osservato come la mobilità abbia subito una trasformazione radicale, diventando irreversibilmente diversa rispetto al passato. Di conseguenza, è cruciale aiutare gli anziani ad adattarsi a questa nuova realtà veicolare. Coloro che hanno conseguito la patente diversi decenni fa devono essere guidati verso l’uso di queste tecnologie moderne, garantendo così la loro sicurezza e quella degli altri utenti della strada.