Fatebenefratelli isolato dai cantieri

La Segreteria FIALS Area Metropolitana di Milano denuncia con forza la gravissima situazione venutasi a creare presso l’Ospedale Fatebenefratelli, dove, a causa di cantieri mal coordinati e privi di adeguata informazione preventiva, l’unico accesso veicolare è oggi possibile solo attraverso l’Area C, con conseguente obbligo di pagamento del relativo ticket, anche per pazienti oncologici e lavoratori sanitari in servizio.

Nessuna comunicazione ufficiale è giunta dall’ASST Fatebenefratelli-Sacco alle organizzazioni sindacali o ai dipendenti, che si sono trovati improvvisamente a dover affrontare un percorso a ostacoli per poter semplicemente entrare al lavoro. Un silenzio che consideriamo grave e irrispettoso verso i tanti professionisti che ogni giorno garantiscono, spesso in condizioni già critiche, il funzionamento di reparti chiave come il Pronto Soccorso, la Psichiatria, l’Oncologia e la Geriatria.

Non tutti possono permettersi di spostarsi con i mezzi pubblici, soprattutto in presenza di turni notturni o mattutini, né possono impiegare mezz’ora a girare per il centro alla ricerca di un accesso “perdonabile”. Il risultato? Molti lavoratori sono costretti a pagare per lavorare, mentre i pazienti, spesso fragili o con mobilità ridotta, si trovano ad affrontare barriere logistiche assurde per accedere a cure essenziali.

In questo scenario, FIALS ringrazia pubblicamente il consigliere comunale Alessandro Bernardo, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, che ha avuto la correttezza istituzionale e la sensibilità umana di portare all’attenzione della stampa e del Consiglio Comunale una situazione che grida vendetta. La sua voce, in un silenzio assordante, è stata quanto meno un segnale di attenzione verso il personale sanitario e i cittadini milanesi più vulnerabili.

Alla luce di quanto sopra, FIALS Area Metropolitana di Milano chiede con urgenza:

  • l’esenzione immediata dal pagamento dell’Area C per tutti i dipendenti dell’ospedale e per i pazienti certificati;
  • la pianificazione condivisa con le organizzazioni sindacali di ogni futura modifica della viabilità che impatti gli ospedali;
  • l’apertura di un tavolo di confronto tra Comune, ASST e rappresentanze dei lavoratori per prevenire ulteriori disagi.

Non è tollerabile che, nel cuore della città, si continui a gestire la mobilità con cieca superficialità, scaricando costi e disservizi su chi ogni giorno combatte per la salute degli altri. La sanità non è un dettaglio urbanistico: è una priorità civile.


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