Lombardia: 210 milioni per le imprese. Vizza (Uil Milano Lombardia): bene soprattutto parte su transizione green.

Regione Lombardia durante la conferenza stampa di oggi 6 aprile, ha presentato dei bandi che riguardano Finanziamenti e contributi per le Piccole Medie Imprese.

1) Un bando per rafforzare ed ammodernare le PMI, del valore di 115 milioni euro, di cui 46 milioni a fondo perduto e gli altri a garanzia di eventuale finanziamento;

2) Secondo bando per “Investimenti – Linea Green” da parte delle PMI, valore 65 milioni euro, di cui 34 milioni a fondo perduto e gli altri a garanzia di eventuale finanziamento;

3) Terzo e ultimo bando per il “Sostegno allo sviluppo dell’internazionalizzazione delle PMI lombarde e dell’attrazione di investimenti esteri”, valore di 30 milioni euro, di cui 14 milioni a fondo perduro e gli altri a garanzia di eventuale finanziamento.

Il segretario Generale Enrico Vizza, presente alla Conferenza Stampa ha sottolineato: “Commentiamo in positivo il sostegno alle PMI per la TRANSIZIONE GREEN e per ammodernamento, sviluppo e per attirare nuovi investimenti, percorso che abbiamo sostenuto anche nell’ambito del Tavolo Competitività di Regione Lombardia nella scorsa legislatura di Palazzo Lombardia con la condivisione del “manifesto energetico” promosso dalla UIL. Tali scelte rappresentano un’opportunità anche dal punto di vista dell’efficientamento energetico, della sostenibilità ambientale e, includendo nel pacchetto anche le strutture e la premialità nella riqualificazione delle Aree Dismesse, concorrono a migliorare l’attrattività delle PMI. L’ auspicio è che si generi nuova e buona occupazione. Riteniamo positivo anche l’aver inserito tra le premialità dei progetti la certificazione di parità di genere e/o l’incremento dei livelli occupazionali, specialmente quelli dei giovani. Come sindacato ci attendiamo da questi investimenti che l’occupazione cresca non solo dal punto di vista dal quantitativo ma soprattutto qualitativamente con rapporti di lavoro stabili e qualità dell’occupazione.
Considerata l’assenza nei criteri di premialità/esclusione, abbiamo chiesto di monitorare anche la sicurezza sui luoghi di lavoro, purtroppo, anche la nostra regione detiene un primato di infortuni e decessi; abbiamo chiesto, inoltre, di inserire il vincolo alle PMI di non dismettere l’insediamento produttivo dal luogo in cui ha sede, per almeno 10 anni, e prevedere un’eventuale sanzione pari alla restituzione del contributo pubblico“.