GdF, reddito di cittadinanza, truffe per 665 milioni

Tra il 2019 e il 2024 la Guardia di Finanza ha scoperto contributi indebitamente richiesti o percepiti pari a oltre 665 milioni di euro. Oltre 62mila persone coinvolte in tutta Italia

Il programma è costato allo stato 665 milioni di euro a causa di richieste fraudolente da parte di circa 62.000 individui che hanno falsamente dichiarato di essere bisognosi.

Queste attività fraudolente sono state un problema importante sin dall’inizio del programma nel 2019 e, nonostante il programma sia stato sostituito da un più rigoroso “Reddito d’Inclusione”, le ripercussioni finanziarie si fanno ancora sentire.

62mila truffatori per un totale di 665 milioni di euro sottratti alla casse dello Stato. Questi sono gli ultimi numeri agghiaccianti, pubblicati dalla Guardia di Finanza, sulla “prodezza” targata 5stelle che prende il nome di reddito di cittadinanza.

Il cavallo di battaglia grillino e poi contiano, secondo le indagini delle fiamme gialle, avrebbe causato una perdita di denaro enorme per lo Stato e quindi, di conseguenza, per tutti i contribuenti italiani.

Dal 1° gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza è stato sostituito dall’assegno di inclusione, si tratta di una misura fortemente voluta dal governo Meloni per chiudere il capitolo degli aiuti alle persone che potrebbero lavorare ma non lo fanno.

La riforma del Reddito di cittadinanza del 2023 ha introdotto l’Assegno di Inclusione dal 2024. Quest’ultimo è riservato a famiglie con minori, disabili o anziani nel nucleo familiare, mentre il Rdc era accessibile anche senza queste condizioni fino al 2023. La norma è stata adottata anche per contrastare il fenomeno delle truffe, in moltissimi prendevano l’assegno senza averne diritto.

I numeri svelati dalla Guardia di finanza evidenziano l’enormità del problema: sottratti allo Stato 665 milioni. C’era chi si vantava su TikTok e chi addirittura continuava a incassare i soldi nonostante vincite milionarie fatte online.

Ma come se non bastasse, le cifre rappresentano solo “la punta dell’iceberg” di un sistema di sprechi ancora più preoccupante. Il fenomeno delle truffe subite dallo Stato risulta ancora il vero tallone d’Achille del Belpaese.

Per esempio, se si parla del sussidio, tra aprile 2019 e il 31 dicembre 2023, quando il reddito di cittadinanza è stato definitivamente eliminato, lo Stato ha versato più di 34,5 miliardi di euro ad oltre 1,1 milioni di famiglie alle quali è andato un assegno medio mensile di 540,38 euro.

La percentuale delle truffe è a dir poco preoccupante. Dall’entrata in vigore del reddito di cittadinanza allo scorso mese di novembre, le Fiamme gialle hanno portato a termine 75.910 interventi che in 60.111 casi, hanno consentito di portare alla luce 62.215 persone che sono sospettate di aver percepito fraudolentemente contributi per un totale di 665 milioni di euro. Che, tradotto in percentuali, si parla del 79,55 del totale.