Balneari, Cassazione contro Consiglio di Stato: abuso verso il Parlamento

“’Viziata da eccesso di giurisdizione avendoci estromesso dal processo, ancorché la decisione andava ad incidere su coloro che rappresentiamo’, è questa la sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite sul nostro ricorso avverso la sentenza dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato – ha affermato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio. Il Consiglio di Stato ora dovrà tenere conto del principio affermato dalla Cassazione e dovrà “nuovamente pronunciarsi” sugli altri motivi di illegittimità – da noi sollevati – sulla sentenza dell’Adunanza plenaria”.

“E’ estremamente importante e significativo – ha continuato Capacchione – che la Cassazione abbia anche menzionato che il Consiglio di Stato dovrà tener conto delle nuove leggi che il Parlamento e il Governo emanano esercitando ‘i poteri normativi loro spettanti’”.

La vicenda balneare con questa sentenza è ad una svolta importante, la sua soluzione riteniamo, come sempre, che spetti al Parlamento e non ai giudici.

Con questa sentenza della Corte di Cassazione, nella sua massima e autorevole espressione, si stigmatizza l’abuso del Consiglio di Stato e si effettua un richiamo al rispetto delle “prerogative del Parlamento”.

Si elimina, pertanto, una pesante ipoteca del Consiglio di Stato sulle prerogative legislative del Governo e del Parlamento. Siamo di fronte ad una vittoria del diritto contro gli abusi anche giudiziari.

“Ma è, soprattutto, una vittoria dei balneari – ha concluso il presidente del Sindacato – ottenuta grazie alla nostra iniziativa anche in sede giudiziaria. Continua la battaglia a tutela dei diritti dei concessionari attualmente operanti. Ho provveduto a ringraziare i professori Maria Alessandra Sandulli e Romano Vaccarella che ci hanno sostenuto in sede giudiziaria”.