Arresto Visentini, Usb dura: a capo dei sindacati “gialli”, ha sempre lavorato per escludere le rappresentanze di base dalle relazioni istituzionali con l’Ue

da Usb.it

Il neosegretario generale della Confederazione Sindacale Internazionale (ITUC), il sindacalista italiano della Uil Luca Visentini, è stato arrestato per corruzione dalla polizia belga, insieme all’ex europarlamentare del PD nonché sindacalista Cgil Antonio Panzeri – già rivale di Sergio Cofferati nella corsa alla leadership della confederazione – e alla vicepresidente greca del Parlamento europeo, Eva Kaili (Pasok).

L’accusa per Visentini è che, in cambio di favori personali e denaro, nella sua qualità di massimo esponente dell’internazionale dei sindacati gialli ha volutamente omesso di criticare e mettere in cattiva luce a livello internazionale il Qatar per i comportamenti lesivi dei diritti dei lavoratori nella costruzione degli stadi del mondiale di calcio.

Vale la pena ricordare che molti organismi internazionali hanno denunciato la morte di oltre 6.500 lavoratori di varie nazionalità, vittime di incidenti durante quei lavori. Una vera e propria strage di cui pochi media hanno parlato prima del campionato del mondo, e che è completamente scomparsa con il calcio di inizio. Adesso questi omicidi si riaffacciano all’attenzione dopo le scellerate dichiarazioni dell’amministratore delegato di Qatar 2022, Nasser al Khater, che così ha commentato l’ennesima morte di un lavoratore: “La morte è una parte naturale della vita, sia al lavoro, sia nel sonno. Siamo nel bel mezzo di un Mondiale di successo e volete parlare di questo?”.

Visentini, prima di essere eletto Segretario generale dell’ITUC lo scorso 22 novembre a Melbourne, è stato per sette anni segretario generale della CES, la confederazione europea dei sindacati gialli a cui aderiscono, per l’Italia, Cgil Cisl Uil, e in questa sua veste ha sempre operato per consolidare l’esclusione dell’Unione Sindacale di Base da qualsiasi relazione istituzionale con gli organismi dell’Unione Europea ed ha avallato tutte le decisioni contro le lavoratrici e i lavoratori assunte nel tempo dal Parlamento e dalla Commissione Europea.

Seguiremo con attenzione gli sviluppi di questa ennesima squallida vicenda di corruzione che coinvolge, questa volta addirittura a livello internazionale la “creme” del sindacalismo giallo italiano, sempre più orgogliosamente convinti della nostra scelta di aderire alla Federazione Sindacale Mondiale, l’unica organizzazione internazionale combattiva e di classe.