Estate, sole e ritocchini: le 5 regole contro macchie, rughe e dermatiti.

Sole, caldo e chirurgia estetica. Nonostante i limiti e le controindicazioni, la stagione estiva resta la più gettonata per sottoporsi al ‘ritocchino’. Ma bisogna fare attenzione: non tutti gli interventi e i trattamenti sono consigliati, e anche per quelli consentiti è importante seguire le avvertenze mediche.

“Le richieste di intervento chirurgico in piena estate sono moltissime – spiega il Prof. Daniele Spirito, specialista in Chirurgia plastica a Roma e Como e docente presso la Scuola di specializzazione in Chirurgia Plastica dell’Università di Milano – Le cicatrici con il sole non vanno d’accordo, non ci si deve esporre al sole in presenza di ecchimosi in quanto potrebbe macchiarsi la pelle, le medicazioni con il caldo si staccano facilmente e si tollerano meno. Ebbene, complice il maggior tempo a disposizione, sono tante le donne e gli uomini che scelgono di fare ricorso alla chirurgia plastica ed estetica”.

Ecco allora le 5 regole da seguire per affrontare un intervento ottenendo buoni

risultati e arginando i possibili effetti collaterali:

1) Controlli post-operatorio: “Una volta che viene stabilita la data dell’intervento, è importante che il chirurgo abbia la disponibilità per almeno ulteriori 7-10 giorni per eseguire controlli nel post-operatorio. Con il caldo e il sudore la medicazione necessita di controlli più ravvicinati, l’edema, ovvero il gonfiore, necessita di più tempo per assorbirsi e la vasodilatazione non facilita i normali scambi cellulari”.

2) Orario di esposizione al sole: “Il sole, specie dalle 11 alle 15, è quello che causa maggiori danni alla pelle. E ancora di più se ci si è appena sottoposti a un trattamento estetico. In linea generale sono più a rischio le persone che hanno poca melanina che li protegge, più esposte a lesioni solari. Quindi è consigliabile adottare schermi solari, ma senza esagerare”.

3) Rughe, dermatiti e tumori cutanei: “I raggi UVA rappresentano circa il 95% dei raggi ultravioletti e la loro irradiazione è costante. Gli UVA penetrano più in profondità negli strati del derma e sono responsabili dell’invecchiamento cutaneo quindi della comparsa di rughe e macchie. Questi raggi possono provocare anche delle dermatiti solari e sono la causa dello sviluppo dei tumori cutanei”.

4) Eritemi: “I raggi UVB costituiscono il 5% dei raggi ultravioletti e sono presenti

maggiormente tra aprile e ottobre. Gli UVB sono i raggi che donano alla pelle il colorito sano e bronzeo a cui tutti aspiriamo durante i mesi estivi. La scottatura è però uno degli effetti collaterali. Gli UVB Sono responsabili degli eritemi solari e contribuiscono anche loro alla formazione di tumori della pelle”.

5) Peeling, laser e macchie cutanee: “E’ bene procedere a trattamenti quali peeling e laser con parsimonia in quanto già il sole assottiglia la pelle. E’ importante quindi idratare sempre con prodotti topici – l’urea è il maggiore idratante in pomata – e bere anche 1,5-2 litri di acqua al giorno. Al rientro, in caso di macchie cutanee, è consigliata la visita dallo specialista e un eventuale trattamento con peeling meccanici, chimici, fisici a seconda delle apparecchiature a disposizione e dell’esperienza del chirurgo plastico”.