Esplorare l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in ambito creativo e umanistico, con particolare attenzione alle “capacità testuali” di ChatGPT: questi sono gli obiettivi principali di “GPTheater. Generative AI for Humanities: a Theatre Experiment”, progetto di ricerca nato nel contesto del bando My First Seed Grant (2023) dell’Università Statale di Milano che vede impegnati i docenti Alice Barale, Luca Daino e Matteo Zignani.
Il progetto muove dalle più recenti riflessioni sui Large Language Models e sui sempre più numerosi tentativi di generare arte utilizzando l’IA.
In particolare, intende verificare le possibilità di impiego di tale strumento in ambito creativo e umanistico, proponendo inoltre un focus sul rapporto fra il mondo accademico e l’IA.
“Ciò che caratterizza ChatGPT, come del resto le altre forme di IA, è il prevalere della dimensione testuale e dialogica. – spiegano i responsabili del progetto – Il nostro lavoro di ricerca si concentra proprio su questo: indagare, da una prospettiva filosofica e critico-letteraria, le potenzialità di ChatGPT nell’elaborazione di un processo creativo di tipo testuale”. In particolare, chiariscono ancora i tre ricercatori, “il genere letterario più adatto a valorizzare l’impostazione dialogica dell’Intelligenza artificiale è il teatro, che inoltre consente di porre la più articolata quantità di richieste: generare un plot e i relativi personaggi, gestire sia gli scambi dialogici sia gli intermezzi narrativi e descrittivi, ideare le ambientazioni, le musiche e le scenografie. Abbiamo dunque chiesto a ChatGPT di produrre una drammaturgia e progettare la sua messa in scena”. Ne è nato quindi uno spettacolo teatrale, creato con l’intelligenza artificiale, intitolato “ViaggI Accademici”, in scena a Milano l’8 maggio 2025 alle ore 20.30, presso il Teatro degli Angeli in via Colletta 21, ad ingresso libero.
Il materiale sottoposto all’IA per la creazione della drammaturgia è derivato dai colloqui tenuti dai responsabili del progetto con studiose e studiosi della Statale appartenenti a vari settori disciplinari. Il tema di questi incontri è stato l’IA e i suoi impieghi nell’ambito della ricerca e dell’insegnamento: sono così emerse conoscenze, dubbi, timori, aspettative, che nel corso dell’intervista sono stati anche chiamati a intrattenere una libera interazione con ChatGPT.
Le trascrizioni dei dialoghi sono state sottoposte all’IA affinché ricavasse da ciascuno una scena teatrale, in particolare una scena in cui i due protagonisti fossero un docente e uno studente.
Anche il filo narrativo della drammaturgia – così come la scelta e l’ordinamento delle scene, nonché le musiche – sono il risultato di una collaborazione con l’IA. Ne è derivata una drammaturgia nella quale si susseguono i dialoghi fra i professori e ChatGPT, presente sul palco sotto le mentite spoglie di uno studente che viaggia tra le aule, i saperi e le strane richieste e aspettative umane. Di qui il titolo “ViaggI Accademici”.
Lo spettacolo è diretto da Paolo Bignamini; la collaborazione alla drammaturgia è di Giulia Asselta, con la consulenza di Maddalena Mazzocut-Mis; la produzione musicale con la AI è di Mattia Merlini, con la consulenza musicologica di Maurizio Corbella. La creazione delle immagini con la IA è di Massimo Balestrini.