La sicurezza informatica è un tema molto delicato, e lo diventerà sempre di più, coinvolgendo in misura maggiore non solo le aziende e gli individui, ma anche i governi. In tal senso, diventa molto importante il rapporto annuale “State of Global Cyber Security 2025” di Check Point Software Technologies: un report in grado di fornire un quadro dettagliato delle minacce emergenti e delle strategie necessarie per affrontarle.
I trend del 2025 per la sicurezza informatica
Il 2025, stando alle previsioni, registrerà un incremento significativo degli attacchi informatici, con un aumento globale del +44% rispetto al 2024. Questo dato sottolinea la continua pressione esercitata sia sulle infrastrutture vitali per la nostra società, sia sulle aziende e sulle organizzazioni private.
La capacità dei cybercriminali di adattarsi rapidamente alle nuove tecnologie, e di sfruttare approcci del tutto nuovi, rappresenta una sfida che richiede prontezza di riflessi. Una delle tendenze più preoccupanti è l’uso dell’intelligenza artificiale per amplificare la portata e l’efficacia degli attacchi. Questa tecnologia verrà sempre più spesso introdotta in settori come la creazione delle campagne di disinformazione (fake news e deepfake), la manipolazione dell’opinione pubblica e la destabilizzazione di interi governi.
Una delle minacce più rilevanti sono i ransomware, che continuano ad evolversi con metodi frammentati e sempre più imprevedibili. I gruppi responsabili di tali attacchi cambiano di frequente le tattiche, per confondere gli strumenti di difesa e aumentare la probabilità di successo. I dati del rapporto indicano che il settore sanitario è uno dei più colpiti, con il 10% degli attacchi ransomware diretti verso ospedali e strutture mediche, e con un aumento del +47% rispetto agli anni precedenti. La vulnerabilità di questo settore, spesso privo di risorse adeguate per la sicurezza informatica, rende le infrastrutture sanitarie un bersaglio particolarmente attraente per i criminali informatici.
Le altre minacce informatiche più diffuse
I malware progettati per rubare le informazioni personali e aziendali stanno diventando una delle armi più utilizzate, con un incremento del 58%. Questi strumenti mettono a rischio non solo i dati sensibili dei singoli utenti, ma anche la salute di intere reti aziendali. Il fenomeno viene aggravato dall’aumento dell’utilizzo di dispositivi personali per il lavoro (BYOD – Bring Your Own Device), i quali presentano diversi punti deboli. Oltre il 70% di questi device risulta infatti vulnerabile ad attacchi mirati: una vera e propria piaga, in quanto facilita l’accesso non autorizzato ai sistemi aziendali.
Ovviamente i malware colpiscono anche gli utenti comuni, e rappresentano una minaccia concreta in ogni attività condotta sul web. Non fa eccezione il gaming, con la necessità di scegliere con cura i browser games da approcciare. Ad esempio, per i tornei di poker online si consiglia di optare sempre per una piattaforma telematica autorizzata dall’ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli). In caso contrario, si corrono seri pericoli per quel che riguarda il furto dei dati personali e finanziari.
Un altro aspetto critico riguarda la sicurezza dei dispositivi edge e delle infrastrutture cloud. I primi, che includono i router e altri strumenti connessi, sono sempre più sensibili agli attacchi. Secondo il rapporto, nel 2025 le botnet degli hacker riusciranno a controllare oltre 200.000 device edge, soprattutto a causa delle cosiddette “vulnerabilità zero-day”.