DIVERTIMENTO ENSEMBLE
RONDÒ 2022
VA IN SCENA LO SPETTACOLO DEDICATO A MUSICA E MODA
MMF
Milan Music Fashion
Il progetto che fa incontrare compositori e fashion designer vede nascere un nuovo modo di fare spettacolo tra musica e moda
Fabbrica del Vapore, Sala Donatoni
Martedì 25 ottobre (ANTEPRIMA)
ore 19.30
Mercoledì 26 ottobre
ore 19.00
PROGRAMMA
Marc L. Vogler – Aurora Salamanca
REFLECTIONS
Giulia Zaniboni soprano
Jaehyuck Choi – Lia Nguyen
SHADOW
Giulia Zaniboni soprano
Megumi Okuda – Tony Zumbo
L’ÉTERNEL FÉMININ
Mihai Codrea – Martina Peron
DEVIANCE 3+1
Niki Lada soprano
Alessandro Bono – Valentina Barbaro
WITH FLESHY BELTS AND REINS
Niki Lada soprano
DIVERTIMENTO ENSEMBLE
Luca Avanzi oboe
Alessio Zanette saxofono
Lorenzo Gorli violino
Martina Rudic violoncello
Elio Marchesini percussioni
Sandro Gorli direttore
Attrici/Attori – Danzatrici/Danzatori
Valeria Petroni, Julia Rydzyk, Gaia Turturo,
Sabina Kaufman, Nicholas Flamminio, Vladimiro Lovera Rulfi
Si ringrazia:
Mauro Galzignato and Crew for Kemon
Fashion Avenue Academy for Make-up
In collaborazione con ULYSSES NETWORK
«Si conclude con le due serate alla Fabbrica del Vapore l’innovativo progetto che ha visto riuniti giovani stilisti e giovani compositori per la realizzazione di un prodotto artistico del tutto originale.
Pur con materiali molto diversi, musica e moda utilizzano entrambe linguaggi formalizzati e il progetto spinge a trovare punti di contatto e nuove prospettive di indagine».
Con queste parole Sandro Gorli, Direttore artistico e musicale di Divertimento Ensemble, introduce lo spettacolo di MMF, spiegando il progetto che ha portato alla sua realizzazione.
E continua: «Realizzato da Divertimento Ensemble insieme a Piattaforma Sistema Formativo Moda, Milan Music Fashion è il progetto italiano inserito nell’iniziativa InSitu/City del Network europeo ULYSSES, la rete europea della musica contemporanea, di cui Divertimento Ensemble è unico partner italiano.
InSitu/City mette i giovani artisti in contatto con diversi contesti sociali europei e crea relazioni più strette con i cittadini. La città, con i suoi aspetti storici, culturali, politici e sociali, è il punto focale di queste attività, che affrontano la creazione artistica non solo da un punto di vista, nel caso specifico, musicale, ma anche in collegamento con altre discipline e forme d’arte: per Milano, città della moda, si è quindi scelto di far lavorare insieme giovani compositori e giovani fashion designer».
ARTISTI COINVOLTI DAL PROGETTO
– Compositori: Alessandro Bono, Jaehyuck Choi, Mihai Codrea, Megumi Okuda, Marc L. Vogler
– Fashion Designer: Valentina Barbaro, Lia Nguyen, Martina Peron, Aurora Salamanca, Tony Zumbo
SCHEDE DI DESCRIZIONE DEI SINGOLI SPETTACOLI
Marc L. Vogler – Aurora Salamanca
REFLECTIONS
Reflections è un progetto che nasce dalla collaborazione tra Aurora Salamanca, una stilista italiana ex studentessa di Harim Accademia Euromediterranea, e Marc
Vogler, un compositore tedesco.
Dalla citazione dell’artista contemporaneo Camilo Matiz “Take a Selfie, Fake a Life” parte una riflessione che sfocia in un’analisi critica sull’ossessione del secolo, l’apparenza sui social media. Come l’urgente bisogno di cercare l’accettazione altrui sia una fonte di felicità momentanea, perché il desiderio di piacere a tutti in molti casi finisce per privare la persona della sua identità.
Non tutto ciò che vediamo in rete è un riflesso della realtà, poiché le persone mostrano solo quello che vogliono mostrare.
L’ispirazione principale però arriva dalle opere di Anish Kapoor, scultore britannico la cui arte visuale è basata sulla manipolazione della struttura delle immagini speculari.
L’artista ha sempre indagato sulle ambivalenze, sulle dualità: il pieno e il vuoto, la luce e l’ombra, il visibile e l’invisibile. Realtà, però, mai nettamente distinte, bensì complici.
Da questa presa di coscienza nascono abiti dalle forme enigmatiche, geometriche e avvolgenti.
Modelli cut-out, reti specchiate create con colle ecologiche esprimono la volontà delle persone a voler nascondere il loro vero “io”, visibile solo in razionate parti.
Il design tondo di bocche che contengono occhi al loro interno simula l’estetica dell’obiettivo fotografico dei cellulari, mostrando in maniera velata come l’occhio che rappresenta l’anima di una persona sia in realtà nascosto dentro la bocca, che rappresenta il giudizio e l’opinione pubblica. Queste stampe lenticolari insieme all’uso di tessuti termocromatici palesano l’effetto omologazione causato dai social media e la volontà di cambiare se stessi per adattarsi alla massa.
Tessuti effetto specchio e intrecci di perle riflettenti richiamano le celebri creazioni di Kapoor.
La composizione “reflections” per soprano e ensemble, realizzata per Divertimento Ensemble e ispirata ai modelli di moda di Aurora Salamanca, mira a collegare la moda, la messa in scena e il suono a un’entità performativa con allusioni operistiche. Basato sul concetto di eco (letteralmente il riflesso delle onde sonore), il pezzo tratta due diversi tipi di “riflessi” nella musica: in un certo senso, cerca di riflettere suoni e modelli elettronici del 21° secolo su strumenti classici analogici.
A questo proposito, è una riflessione sulla musica popolare contemporanea con tecniche compositive che risalgono alla fuga barocca con i suoi contrappunti speculari o all’eco soprano nella musica di J.S. Bach.
In un altro modo, è un riflesso della pista. In questo contesto, l’ensemble funziona come uno dei riflettori di Kapoor: ogni suono prodotto dai musicisti è un’imitazione della voce del soprano. Tutte le qualità della voce umana dal sussurro alle vocali e alle consonanti sono riprodotte in modi diversi sugli strumenti.
Dopotutto è stato Benjamin Britten a dire: “ogni strumento è fondamentalmente solo un’imitazione della voce umana” – o come si potrebbe aggiungere: una riflessione…
Jaehyuck Choi – Lia Nguyen
SHADOW
Quando pensiamo all’assenza di gravità o di futuro, ci sembra che si tratti di un pensiero, di un’idea un po’ negativi. Tuttavia, quando immagino l’assenza di gravità, mi sento libero, sollevato e trasparente. È una bellezza che va oltre ciò che possiamo descrivere a parole. Una fantasia.
Pensieri simili mi attraversano la mente con “nessun futuro”.
Per me non si tratta di non sapere cosa succederà, ma piuttosto di esprimere l’appagamento e la gioia che si trovano nella presenza. Evidenziare l’“adesso”.
È di una bellezza totale avere la presenza in primo piano, senza interruzioni di prima o dopo, mentre sono libero verso il cielo, senza che nulla mi trattenga. (Jaehuck Choi)
Personalmente, l’ombra non ha gravità ed è un aspetto inconscio della personalità – un punto cieco dell’emotività dell’individuo. Sono l’invidia, l’avidità, l’odio, l’aggressività, le paure, l’impulsività, le passioni immorali in cui ci si aspetta un rifiuto non solo della società, ma anche della morale e dei valori personali. Spesso lo dimentichiamo e ce ne rendiamo conto solo quando percepiamo una carenza morale in qualcun altro. È un peso invisibile.
Invece di reprimerla, l’ombra, vorrei conoscerla e riconoscerla come parte di me stessa, per essere un tutt’uno con essa. L’ombra non è necessariamente problematica, tumultuosa o oscura.
La mia collezione parla della pesante leggerezza dell’ombra e della mia accettazione dell’ombra. (Lia Nguyen)
Megumi Okuda – Tony Zumbo
L’ÉTERNEL FÉMININ
Musica e moda si sono fusi in un progetto unico nel suo genere quando Megumi Okuda e Tony Zumbo si sono incontrati per la prima volta questo gennaio. “A match made in heaven”, diciamo. È stato amore a prima vista dall’attimo in cui abbiamo iniziato a parlare di ciò che ci fa venire voglia di creare e di esprimerci in un certo modo.
“L’Éternel Féminin” nasce dalle nostre emozioni ed esperienze passate, presenti e future. Il nostro primo incontro ci ha permesso di conoscerci e di confrontarci liberamente riguardo la nostra famiglia, i nostri amici, i nostri amanti del passato e il mestiere che svolgiamo, il nostro punto di vista sulla moda, la musica e l’arte in generale.
Abbiamo, dunque, iniziato ad associare delle immagini ai nostri pensieri per organizzare e riflettere sulle nostre idee in modo da poter dare vita a qualcosa che viene dalla parte più intima della nostra anima.
Il progetto si chiama L’Éternel Féminin perché è nella teoria del femminino che vediamo il potere della creazione: Il femminino, nella mitologia, è la massima espressione del potere. Fin dall’inizio dei nostri tempi, il dono più potente era considerato la vita, legata all’essenza femminile, pertanto non esistevano gli dei, bensì erano le dee a governare la natura.
Oggi, questa idea è considerata l’essenza più profonda dell’immutabilità.
Il femminino, quindi, non è legato solo alla figura della donna, ma ad ogni singolo individuo, che ha nell’anima l’essenza femminina, la capacità di ascoltarla e nutrirla, permettendo loro di creare, partorire e mostrare la propria vera identità. Connettersi con questa parte profonda di noi non è facile: è una lotta costante e dobbiamo essere abbastanza forti da sentirci vulnerabili. Come madri delle nostre idee, dobbiamo proteggerle, prenderci cura di loro, amarle ed esserne orgogliosi.
Da queste riflessioni sono nati quattro capi di alta moda realizzati nell’atelier di AFOL Moda. Il viola, il nero e il rosa pallido come colori principali, scolpiscono drammaticamente le sagome degli abiti, rendendoli quasi marmorei. La caratteristica forma dell’ostrica è al centro della nostra ispirazione per questa collezione, rappresentata in diversi tessuti e silhouette. Ogni look ha uno stile puramente genderless in modo che chiunque possa indossarli e chiunque li veda possa immaginarsi all’interno dei capi.
Musicalmente, l’idea di un corpo, soprattutto la pelle, è stato il punto di partenza. In questo caso, la membrana del tamburo viene suonata in vari modi, battuta e strofinata con oggetti diversi per ricreare l’immagine completa del corpo (tamburo). I suoni risultanti servono come base del progetto musicale, che vengono poi elaborati e trasformati. Con l’evolversi del pezzo, viene introdotto lentamente un ritornello sintetico ripetitivo, con citazioni frammentate da un’opera corale di John Tavener.
Mihai Codrea – Martina Peron
DEVIANCE 3+1
Il progetto trae ispirazione dal modo in cui si forma la propria identità, in relazione ai propri obiettivi e alle norme che la società impone.
Quali sono queste norme?
E qual è il mio comportamento nei loro confronti?
Dove mi trovo in questo scenario?
Sono conforme? – Conformista
Umile? – Rituale
Scappo? – Rinuncia
Cambio – Innovazione
Mi ribello – Ribellione
Ho bisogno di un mondo nuovo
La nostra collaborazione è iniziata al confronto con le categorie sociologiche proposte da Robert K. Merton (3 “devianze” più una non-devianza: rinuncia, ritualismo, ribellione e conformismo).
Col tempo, si è sviluppata la nostra comprensione di questi poteri sociologici e del modo in cui interagiscono e si riflettono nell’arte, nel contesto della moda e in quello della sala da concerto.
L’evento può essere pensato come un’esplorazione, attraverso il suono e l’arte visiva, della propria intimità in contrasto con queste categorie sociologiche.
Cosa siete voi come ascoltatori e spettatori, qual è il vostro posto nella sala da concerto?
Alessandro Bono – Valentina Barbaro
WITH FLESHY BELTS AND REINS
Questo progetto è nato con lo scopo di creare un lavoro interdisciplinare, che sviluppasse uno stretto legame tra i diversi media coinvolti, sia nel risultato finale che durante i processi di progettazione e di realizzazione. Abbiamo voluto che la creazione di costumi scenici bilanciasse stesso peso strutturale della composizione del suono e dell’immagine in movimento, e che ne condividesse tanto gli argomenti che vi stanno alla base, quanto il fine espressivo. Sulla scena sono presenti un soprano e due performer. Le tre figure indossano dei capi realizzati da Valentina Barbaro. L’azione è contenuta in una struttura architettonica luminosa, che amplifica e distorce i dettagli contenuti nelle texture dei costumi e del suono. Questo terreno di corrispondenze, tra l’acustico, il tattile ed il visivo, è reso manifesto attraverso la parola, il cui compito è di raccontare, descrivere e documentare l’abnorme, l’assurdo e il surreale.
INGRESSI
Martedì 25 ottobre ore 19.30 (ANTEPRIMA): biglietto unico euro 3.00
Con obbligo di prenotazione a questo link:
https://form.jotform.com/DivertimentoEnsemble/ANTEPRIMAMMF
Mercoledì 26 ottobre ore 19.00: biglietti da 3 a 12 euro
Con obbligo di prenotazione a questo link:
https://form.jotform.com/DivertimentoEnsemble/26-ottobre-2022MMF