Marco Bucci è il nuovo governatore della Liguria dopo la vittoria nelle elezioni regionali in Liguria. Il candidato del centrodestra in base ai dati pubblicati sul sito Eligendo del Viminale è al 48,79% pari a 287.367 voti mentre il candidato del campo largo Andrea Orlando è al 47,35% (278.872 voti). Orlando ha chiamato Bucci per augurargli buon lavoro.
“Sono contento per la Liguria ma sono contento soprattutto per i cittadini, perché hanno detto chiaro e tondo che vogliono crescere e che rifiutano i signori del ‘no’ e quelli che non fanno le infrastrutture e le cose di cui invece abbiamo bisogno”, ha detto Bucci, nella conferenza stampa convocata per commentare i risultati del voto.
“Noi invece – ha assicurato Bucci – ci impegneremo a fare le cose come sul programma. Abbiamo da fare cinque anni di grande lavoro. Genova ovviamente non sarà lasciata da parte. Ci occuperemo di Genova e di tutte le altre province. E lo faremo con determinazione, forza, orgoglio e con il supporto di tutti i cittadini”, perché “dalla nomina in poi io sarò il presidente di tutti i liguri, non solo di chi ha votato. L’ufficio sarà aperto a tutti i liguri, a tutti quelli che hanno intenzione di stabilirsi in Liguria e a quelli che hanno intenzione di portare investimenti in Liguria e alle aziende che vogliono venire qui, perché questo territorio è attrattivo. Questo è il messaggio che voglio mandare chiaro e tondo”.
Quella di Marco Bucci nelle elezioni regionali in Liguria è stata una “vittoria meritata”, è il coro unanime del centrodestra.
La premier, molto soddisfatta del risultato ottenuto nonostante le inchieste giudiziarie che hanno coinvolto la Regione, poco dopo la vittoria aveva scritto: “Congratulazioni a Marco Bucci per la vittoria alle elezioni regionali in Liguria! Ancora una volta, il centrodestra unito ha saputo rispondere alle aspettative dei cittadini, che confermano la loro fiducia nelle nostre politiche e nella concretezza dei nostri progetti”.
Un successo elettorale conquistato sul fil di lana contro Andrea Orlando, grazie al flop dei Cinque stelle ma soprattutto all’apporto determinante del Ponente guidato dall’ex coordinatore della cosiddetta traversata del deserto di Forza Italia, l’attuale sindaco di Imperia, Claudio Scajola, che non si riconosce nel ruolo di ‘booster ligure’: ”Sono semplicemente uno che ci crede e quando si compete, compete per vincere…”. Il ‘dopo Toti’, dunque, inizia nel segno della continuità con l’elezione alla presidenza della Regione del sindaco di Genova.
”Una vittoria contro tutti e tutti, tra arresti e una campagna giudiziaria politica e mediatica devastante, ma il lavoro paga sempre”, esulta Matteo Salvini in diretta tv. ”Una vittoria importante, nonostante gli attacchi di certa magistratura”, gli fa eco Antonio Tajani.
Il numero uno della Lega è l’unico leader del centrodestra che cita Giovanni Toti, travolto dall’inchiesta giudiziaria per corruzione e finanziamento illecito e costretto a dimettersi. ”Questo risultato è anche figlio del buon governo del centrodestra e di Giovanni”, rimarca il vicepremier. “Un risultato straordinario, dopo un’estate molto complicata. La Liguria ha deciso di andare avanti in continuità. Marco Bucci e la maggioranza che lo appoggia è la stessa che con me ha condiviso questo percorso negli ultimi anni. Poi c’è un tema di politica in generale, che credo abbia sottovalutato per l’ennesima volta un’estate che per molti aspetti è stata drammatica nei rapporti con gli altri poteri dello Stato”, ha detto l’ex presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ospite di ‘Non stop news’ su Rtl 102.5.
A nome di via della Scrofa si fa sentire Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fdi, il primo a presentarsi in tv per commentare: ”Provare a mettere insieme tutto quando è incompatibile non porta a niente…Gli italiani apprezzano il centrodestra che porta avanti il programma”. “In Liguria”, sottolinea il fedelissimo meloniano, il “centrosinistra aveva due programmi: uno di coalizione e uno dei 5 stelle. Al comizio finale Conte è andato via mentre parlava Schlein: è chiaro che i cittadini non hanno fiducia”.
Da qui i complimenti a Bucci, “gli auguriamo buon lavoro, perchè c’è tanto da fare”. E ancora: “Se a sinistra vogliono continuare con le battaglie giudiziarie e i gossip, sono scelte loro…”.
Consapevole che il governo ne esce rafforzato, il centrodestra ne approfitta per ironizzare sulla sicumera della sinistra. “Sicuramente -dice Salvini- qualcuno a sinistra si aspettava qualcosa di diverso, ma a dispetto di tutto e di tutti, nonostante il maltempo, le inchieste, arresti, puzza di magia, indagini, centinaia di articoli di giornali, trasmissioni televisive, non ultima quella di ieri sera, peraltro a urne aperte, non su Mediaset, ma sulla Rai, evidentemente i cittadini hanno visto come è cambiata Genova e la Liguria. I liguri hanno apprezzato Bucci e il lavoro del centrodestra, quindi, non è un voto nazionale ma regionale. Non è cambiato nulla per il governo, continuiamo a lavorare e ad andare avanti”, assicura il segretario del Carroccio.
Sulla stessa linea Tajani: “C’era stata la vicenda Toti, la sinistra sembrava pronta a stravincere, già suonavano i tamburi della vittoria di Orlando e invece abbiamo individuato il miglior candidato possibile. Il sindaco presidente Bucci, che ha fatto benissimo a Genova, il sindaco del fare e così farà il presidente del fare”. Il ministro degli Esteri esalta il contributo di Fi:”Abbiamo ottenuto un risultato molto positivo, voglio ringraziare tutti i liguri, tutti i candidati di Forza Italia, abbiamo avuto un importante risultato nel Ponente, è stato davvero un risultato straordinario di Fi ad Imperia, siamo forse il primo partito”. Infine, un accesso a Toti: ”Si è chiusa la stagione Toti, si apre quella di Bucci”.
Per Letizia Moratti che ha seguito per tutta la giornata lo spoglio delle regionali liguri nell’ufficio di Bucci ”è stata una vittoria bellissima, anche dell’intera coalizione, che ancora una volta ha dimostrato di essere unita nei momenti importanti”. Moratti, presidente della Consulta di Fi, si dice ”contenta perchè Forza Italia ha contribuito in maniera determinante alla vittoria di Bucci”, ricordando di “aver convinto Marco Scajola e 32 amministratori locali a dare il loro sostegno”.
“Il Pd è al 28,5%. Abbiamo dato il massimo. Siamo consapevoli che non bastano ma scontiamo anche le difficoltà degli altri. Elly Schlein, segretario del Pd, si esprime così dopo le elezioni regionali in Liguria. Ha vinto il candidato del centrodestra, Marco Bucci, che ha superato Andrea Orlando, candidato del campo largo. Il Partito democratico, dice Schlein, ha fatto ampiamente la propria parte. “Abbiamo vinto a Genova e questo ci dà speranza per il futuro della città”, dice analizzando il risultato.
“Un risultato deludente”. Giuseppe Conte incassa il flop del M5S alle elezioni regionali in Liguria che hanno sancito la vittoria di Marco Bucci: il candidato del centrodestra è il nuovo governatore. Facciamo gli auguri di buon lavoro a Marco Bucci, nuovo presidente della Regione Liguria, confidando che i liguri possano giovarsi di un governo all’altezza delle molteplici sfide che attendono la Regione”, scrive Conte in una nota.
“Non ci nascondiamo dietro un dito: un risultato deludente, al di sotto delle aspettative – aggiunge -. Una responsabilità che ci conferma l’assoluta necessità di rifondare il Movimento ripartendo dalle attività di radicamento sui territori – che abbiamo intrapreso ma non si rivelano ancora sufficienti”.
“Una carenza di cui eravamo pienamente al corrente già dopo il voto delle europee di giugno e a cui il M5S ha risposto con l’avvio di un processo di partecipazione e confronto collegiale, proprio perché ha colto la necessità di un autentico rilancio. Quello dell’assemblea costituente è per noi un momento cruciale di ripartenza, un momento che sappiamo bene passa anche da fasi di difficoltà e momenti come quello che stiamo vivendo oggi”, prosegue.
“Si muore più traditi dalle pecore, che sbranati dal lupo”. All’indomani del voto in Liguria e, soprattutto, mentre si infiamma lo scontro al vertice del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo pubblica questo post nelle ‘storie’ temporanee di Whatsapp. Una citazione attribuita a un “autore sconosciuto” e accompagnata dalla foto di un lupo.
Oggi ha perso soprattutto chi concepisce la politica come uno scontro personale, come un insieme di antipatie e vendetta. Ha perso chi mette i veti. Ha perso chi non si preoccupa di vincere ma vuole solo escludere e odiare. Ha perso Giuseppe Conte, certo, e tutti quelli che con lui hanno alzato veti contro Italia Viva. Solo le mie preferenze personali delle Europee sarebbero bastate a cambiare l’esito della sfida, solo quelle. Aver messo un veto sulla comunità di Italia Viva ha portato il centrosinistra alla sconfitta. Senza il centro non si vince: lo ha dimostrato la Basilicata qualche mese fa, lo conferma la Liguria oggi. Vedremo se qualcuno vorrà far tesoro di questa lezione. Così Matteo Renzi su X