Olimpia facile su Pesaro, ora testa alla Coppa Italia.

L’Olimpia interpreta perfettamente l’ultima gara di campionato prima della pausa. Non lascia scampo a Pesaro, una delle due squadre (l’altra è il Fenerbahce) che sono state capaci di batterla nel 2022, vincendo XXXXX. Ad un’altra eccellente prova difensiva ha fatto seguito una partita offensivamente di alto livello, con contropiede, esecuzione, controllo dei rimbalzi e tanto tiro da tre, questa volta più con Jerian Grant che con lo specialista Troy Daniels. E’ importante che a costruire la vittoria siano stati i gioctaori meno impiegati in EuroLeague, a cominciare da Kaleb Tarczewski e proseguendo con Davide Alviti, il più efficace nei minuti iniziali quando c’era da costruire la partita. Poi tutti hanno dato un mano, inclusi Baldasso, Kell e Biligha.

IL PRIMO QUARTO – Pesaro parte aggressiva sulle guardie di Milano, così Nicolò Melli agisce da playmaker aggiunto “alla Kyle Hines”. L’Olimpia è molto solida a rimbalzo (sei in attacco nel primo quarto) e piano piano sale di colpi anche offensivamente. Quando Alviti centra il bersaglio da tre e Biligha mette un fade-away, è avanti 17-9. La difesa genera un paio di palle perse avversarie anche con l’assetto quattro italiani più Trey Kell. E’ lui in entrata a firmare il primo vantaggio in doppia cifra, ribadito poco dopo da Ricci a rimbalzo nel 23-12 di fine periodo.

IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia, che non ne aveva avuta nel primo quarto, perde due palloni nei primi tre possessi del periodo, ma continua a difendere bene per cui il vantaggio è protetto, prima dalla tripla di Baldasso poi da quella di Daniels. Con Doron Lamb e i balzi di Tyrique Jones, bravo a procurarsi viaggi in lunetta (3/6), Pesaro risale a meno otto. Poi in transizione è Grant a centrare il canestro da fuori, Melli in entrata arriva dritto al canestro e Daniels segna ancora in penetrazione scavando 14 punti di divario a favore dell’Olimpia. Pesaro risponde. La tripla di Sanford la riporta a meno nove. Ma è l’Olimpia ancora a finire meglio il periodo. Tarczewski prima manda a canestro Ricci, poi schiaccia un assist di Melli, infine costringe all’infrazione di passi Jones. L’ultima zampata è una penetrazione a difesa schierata di Hall per il 42-27 dell’intervallo.

IL TERZO QUARTO – La tripla dall’angolo di Alviti e la terza schiacciata di Tarczewski aprono venti punti di vantaggio per l’Olimpia. Ma soprattutto è la difesa a chiudere la porta a Pesaro, tenendola senza punti per quattro minuti. Coach Banchi prova a chiamare un timeout, ma al rientro il parziale si estende. L’Olimpia fa 11-0 con quattro canestri complessivi di Tarczewski, incluso un giro e tiro dall’angolo. Pesaro interrompe il digiuno dopo sei minuti e 16 secondi con due tiri liberi di Lamb, il primo canestro dal campo della ripresa lo segna Moretti dopo sette minuti abbondanti con l’Olimpia avanti di 28. Pesaro si affida al talento di Lamb, che segna cinque punti consecutivi, ma l’Olimpia replica sempre, con Grant e due volte con Kell. Un coast-to-coast di Baldasso chiude il periodo sul 67-40.

IL QUARTO QUARTO – Il risultato non è più in discussione, Devon Hall e Nicolò Melli restano seduti in panchina per tutto il quarto. Biligha fa la voce grossa a protezione del ferro, Grant centra due bombe consecutive aprendo anche trenta punti di differenza tra le due squadre. L’Olimpia gioca tutta la partita fino in fondo chiudendola 91-57 con sei uomini in doppia cifra.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita con Pesaro: “Abbiamo giocato una gara più che buona. Tutti quelli che hanno giocato hanno messo impegno, si sono passati la palla bene, abbiamo avuto ancora un buon contributo da Tommaso Baldasso e Davide Alviti. È stato un periodo complesso, che abbiamo superato bene, con un’altra partita di qualità e adesso ci prepariamo ad andare a Pesaro e giocare la Coppa Italia. Per ora il mio orizzonte temporale è solo legato alla prima partita, perché le Final Eight sono così, cominciano e finiscono con la prima gara, se la vinci cominciano e finiscono con la seconda e speri poi di poter giocare la terza. Ma per ora penso solo a Sassari che credo abbia la squadra al completo e sarà preparata come succede sempre quando l’allenatore è Piero Bucchi. Hanno quello che serve per metterci in difficoltà quindi dovremo farci trovare pronti. Veniamo da un buon periodo, ovviamente, sia in campionato che in EuroLeague. E’ chiaro che nella rotazione recupereremo i veterani. Se dovessi tenere fuori Delaney, Rodriguz ed Hines non so cosa succederebbe… Ma a parte le battute, stasera hanno fatto tutti bene, sono felice per la prova di Kaleb Tarczewski perché è uno che ci mette l’anima e merita delle soddisfazioni. Però è normale che in queste gare si vada con i giocatori più esperti, i veterani. Gli italiani? Sì, ci stanno dando sempre di più, ma giocano perché lo fanno bene. Baldasso sta in campo perché gioca bene, altrimenti Devon Hall avrebbe giocato 38 minuti. E siccome gioca bene giocherà anche quando ci saranno Rodriguez e Delaney. Succede perché bisogna vincere le partite, come ho detto altre volte. Vale anche per Davide Alviti”.