Il Milan ha celebrato la sua prima vittoria stagionale in Champions League con un convincente 3-1 contro il Bruges.
In questa partita, il contributo di Christian Pulisic è stato fondamentale, segnando un gol nel primo tempo, mentre Tijjani Reijnders ha messo a segno una doppietta nella seconda metà del match.
Il pareggio provvisorio di Sabbe per il Bruges si è rivelato essere insufficiente per arginare la superiorità dei rossoneri, che con questa vittoria si sono portati a pari punti proprio con la squadra belga, raggiungendo entrambi i tre punti nel girone. La partita ha avuto un inizio vivace, con il Milan desideroso di imporre immediatamente il proprio ritmo di gioco.
Tuttavia, sono stati i giocatori del Bruges a creare le prime opportunità nella fase iniziale con dei contropiedi rapidi. Prima, un diagonale minaccioso di Tzolis è stato neutralizzato dall’abile intervento del portiere milanista Maignan; successivamente, un tiro potente da fuori area di Ordonez ha colpito la traversa, suscitando un momento di preoccupazione tra le file milaniste.
Superato l’iniziale spavento, il Milan ha ripreso il controllo del gioco e una possibilità concreta si è presentata da un calcio piazzato, ma Gabbia, di testa, non ha centrato il bersaglio. Successivamente, l’occasione per sbloccare il risultato è arrivata dai piedi di Pulisic, il cui tentativo è stato fermato da un ottimo intervento di Mignolet. Tuttavia, l’atteso gol del Milan è finalmente giunto al minuto 34: Pulisic ha trovato la rete direttamente da calcio d’angolo con una traiettoria insidiosa che ha sorpreso l’ex portiere del Liverpool.
La situazione si è ulteriormente complicata per il Bruges al 40′, quando Onyedika è stato espulso in seguito a una revisione al Var per un duro intervento a centrocampo. Prima del fischio finale del primo tempo, il Milan ha avuto un’altra chance per raddoppiare, ma il tentativo di Fofana da fuori area è risultato impreciso. Nel secondo tempo, il Milan ha continuato a mostrare la propria determinazione, riprendendo da dove aveva lasciato. Rafael Leao ha sfrecciato sulla fascia sinistra fornendo un assist a Theo Hernandez, il cui tiro non ha trovato lo specchio della porta. Al 51′ però, il Bruges ha trovato il gol del pareggio con Vetlesen che ha servito Sabbe in area, con quest’ultimo che ha superato Maignan con un tiro ben piazzato.
La reazione del Milan è stata veemente, guidata ancora una volta da Theo Hernandez che, tuttavia, ha calciato largo da posizione favorevole. Il pressing milanese ha prodotto frutti al 61′, quando Noah Okafor, appena entrato in campo, ha sfondato sulla fascia e servito Reijnders che, dal centro dell’area, ha riportato il Milan in vantaggio con un’altra marcatura importante.
Ora il Bruges è alle corde e il Milan centra il tris ancora con Reijnders, bravo, al 71′, a capitalizzare l’assist di Chukwueze e firmare la sua doppietta. All’87’ annullato al Milan un gol che sarebbe stato destinato a fare la storia: Francesco Camarda, all’esordio in Champions League, trova il gol di testa diventando, a 16 anni, il più giovane marcatore di sempre della storia della competizione, ma l’arbitro ferma tutto per fuorigioco. Finisce quindi 3-1 a San Siro.
Paulo Fonseca ai microfoni di Sky commenta il successo del Milan contro il Brugge per 3-1:
Su Camarda, esordio record e il gol annullato
“Penso che lui e la squadra avevano meritato questo momento. Mi spiace per il gol annullato perché è stato un momento molto bello di un giovane che merita di far parte di questo gruppo e che ha lavorato tanto per poter avere l’opportunità. Mi è dispiaciuto ma farà tanti gol in futuro. Non sia deluso, questo è solo l’inizio e segnerà tanto”.
Sulla prestazione
“Penso che abbiamo fatto una partita senza intensità, nella circolazione troppo lenta e non abbiamo capito bene come fare contro una squadra brava a difendere bassa. Quando sono entrati Okafor e Chukwueze la partita è cambiata, hanno portato altre energie e la squadra ha guardagnato intensità. Dopo il secondo gol abbiamo fatto cose molto buone, prima abbiamo giocato senza intensità”.
Su Leao
“Non c’è nessun problema specifico con lui. Il cambio non è una punizione, avevamo bisogno di Okafor e Chukwueze. Dev’essere vista come una normalità, Rafa deve vederla come una normalità e lavorare per poter aiutare la squadra come tutti i giocatori”.
In superiorità numerica non era possibile aggredirli un po’ di più?
“La nostra intenzione era quella già in 11 contro 11. Dobbiamo fare meglio. Penso che non siamo stati aggressivi fino al secondo gol. Dopo sì, ma dobbiamo essere una squadra più aggressiva”.
Chukwueze è entrato bene, sembra vada meglio come subentrato
“Penso che abbiamo migliorato con l’entrata di Okafor e Chukwueze. Ma abbiamo migliorato tanto quando Pulisic è andato a giocare dentro, non più come esterno. Onestamente Pulisic come esterno non ha la preponderanza che ha quando gioca dentro e quando abbiamo cambiato la squadra è stata un’altra”.
Prossima partita Chukwueze-Pulisic-Okafor dal 1′?
“Magari. Io vado a pensare adesso. Devo dire che non ho studiato il Bologna, lo studierò e decideremo quali saranno i migliori giocatore per affrontarlo”.