Olimpia di misura contro Venezia

L’Olimpia vince anche in campionato, un 79-78 sulla Reyer Venezia che non racconta per nulla l’andamento di una partita a tratti dominata con un vantaggio massimo di 20 punti nel terzo quarto e di 17 entrando nell’ultimo periodo.

L’ultimo periodo è quello in cui l’Olimpia si è fermata, vittima della storia di questa stagione, ha smesso di attaccare con lucidità e soprattutto ha concesso 29 punti all’avversaria. Non è stata neppure fortunata in quel momento perché oltre alla precisione avversaria – del resto Venezia aveva rimontato 16 punti a Napoli la settimana precedente – anche un paio di palle recuperate sono diventate canestri facili della squadra avversaria. Alla fine, il tentativo finale di Jordan Parks è andato corto e la vittoria – meritata – è stata certificata dal rimbalzo di Ricci.

IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia impiega quattro minuti per sbloccarsi, con una tripla frontale di Zach LeDay, ma tiene in difesa, Bolmaro ruba un paio di palloni quindi non paga l’avvio freddo. Il primo sorpasso lo firma Bolmaro con una tripla dopo sette minuti di gara. Parks risponde subito per Venezia, ma qui Caruso completa un gioco da tre punti e rimette l’Olimpia al comando delle operazioni. Il vantaggio tocca i sei punti sul 21-15. Poi c’è un botta e risposta dall’arco degli specialisti Moretti e Brooks. Alla fine del primo quarto è 24-20 Olimpia. Kyle Wiltjer segna cinque punti consecutivi tra la fine del primo e l’inizio del secondo periodo. Venezia arriva a meno uno, ricacciata indietro dalla seconda tripla di Brooks. Un antisportivo di Caruso su Lever e un fallo tecnico fischiato a Coach Messina permettono alla Reyer di restare aggrappata all’avversaria. La terza tripla di Brooks e poi due volte Mirotic in post basso scavano il primo break significativo, 36-28, a metà del secondo. L’Olimpia funziona bene con la coppia Mirotic-LeDay. Zach non solo segna (12 all’intervallo) ma distribuisce anche quattro assist. Si vedono quintetti anche con due o tre playmaker. L’Olimpia tocca il più 13, poi chiude avanti 44-32 con 7/11 da tre.

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia usa David McCormack in quintetto nel secondo tempo e Brooks accanto a due playmaker. E’ Neno Dimitrijevic il protagonista, con due canestri attaccando l’area e una tripla per sette punti consecutivi e il più 19 sul 57-38. Il vantaggio tocca i venti punti. Poi Rodney McGruder mostra le sue qualità di tiratore dagli angoli. Con due triple consecutive ricuce a meno 14 nel momento in cui però Bolmaro a sua volta produce cinque di fila, prima segnando a rimbalzo poi con una tripla. Alla fine del terzo periodo l’Olimpia conserva 17 punti di margine, 66-49. La partita sembrerebbe al sicuro, ma evidentemente l’Olimpia non è ancora guarita dai cali di tensione che l’hanno condizionata tante volte in questa prima parte di stagione. Venezia trova i canestri di Parks, le triple di McGruder e poi anche Juan Fernandez che la riportano incredibilmente a meno tre con un parziale di 16-2. Nel momento di difficoltà, segna un canestro in gancio McCormack, Brooks ruba una palla in difesa che genera due tiri liberi per Bolmaro e il più sette a metà del periodo. Un’altra tripla di Parks prolunga il momento di tensione. Qui è Neno Dimitrijevic a salire in cattedra. Con una tripla e un assist per Mirotic ripristina sette punti di distacco entrando negli ultimi due minuti. Dal time-out di Coach Spahija, la Reyer esce con due canestri che la riportano ancora a meno tre. A quel punto, l’Olimpia vede riaffiorare gli spettri del recente passato. Persino una palla rubata da Ricci diventa praticamente un facile canestro di Kebengele, quello del meno uno. Parks ha l’ultimo tiro e Venezia la possibilità di vincere in rimonta come una settimana prima a Napoli. Questa volta il ferro respinge l’ultima conclusione, Ricci controlla il rimbalzo del 79-78.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la gara con la Reyer Venezia: “Vorrei soffermarmi sui primi tre quarti perché sono stati giocati molto bene come avevamo fatto con il Real Madrid, sia in difesa che in attacco. Questo è molto incoraggiante, perché abbiamo mosso bene la palla, ci siamo aiutati. Poi chiaramente si è spenta la luce. Questo non è un bene e non dovrebbe succedere ma sono convinto che ci lavoreremo e mettere a posto anche questo aspetto. Ovviamente, ci sono momenti in cui in attacco sbaglia, in difesa concedi troppo, gli altri segnano cinque canestri da tre e ti trovi in difficoltà. Serve che tutti diano un apporto di qualità come è stato con il Real Madrid, altrimenti dobbiamo spremere troppo gli stessi giocatori e si rischia. Sulla situazione infortunati, Nebo ha un controllo mercoledì ma al momento sembra una cosa ancora lunga; Shields ha ricominciato a fare un po’ di pallacanestro e la speranza è che possa rientrare a Cremona con minutaggio ridotto; Diop potrebbe darci qualche minuto già venerdì a Belgrado per poi essere utilizzabile di più a Cremona”.