Uil su emergenza casa e CCNL edili

Dignità e sostenibilità abitativa. Ques5 in sintesi i temi tocca5 dal Segretario Generale Enrico Vizza, ospite della Tavola Rotonda sul tema della casa, promossa dal SoEosegretario Raffaele Cattaneo e dal Consigliere regionale Nicolas Gallizzi e organizzata dal gruppo lombardo Noi Moderati in Regione Lombardia.

Vizza sul tema dell’abitare ha ricordato alla platea come sia un dovere affrontare un’esigenza che ormai è sotto gli occhi di tutti e che si sta abbaEendo su lavoratori, pubblici e privati, italiani e stranieri, impiegati degli uffici pubblici, della scuola, delle forze dell’ordine, così come nelle fabbriche della ricca Lombardia.

E per farlo ha ricordato alcuni numeri ormai agli onori delle cronache: 5800 sfratti di cui circa 1500 su Milano Città Metropolitana (non abusivi) con un +13%; salari che non consentono l’accessibilità agli affitti (da 1.200,00 a 1.800,00 euro di salario mensili medi con affitti da 800,00 a 1400,00 euro?), oltre 650 mila famiglie in Italia aspettano un alloggio pubblico. Costo medio per una stanza per uno studente di 600 euro.

Ma ancora la difficoltà che ci sono anche a livello Europeo con giovani coppie tra i 19 e 30 anni, che temono di non potersi permettere un’abitazione adeguata, il 70 % degli under 35 che vive in una casa di proprietà ha ricevuto supporto economico dai Genitori, o donazioni ed eredità mentre il 45 % che vive in affitto non pensa all’acquisto di una CASA perché costa troppo. Senza dimenticare che a Milano e in Lombardia bandi e concorsi pubblici vanno deserti prorpio per il costo degli affitti.

<<La questione casa e abitare– ha commentato il segretario generale UIL Lombardia Enrico Vizzanon è solo un problema di Milano. La città percepisce il tema da tempo perché le trasformazioni immobiliari hanno alzato il livello sociale con fasce di reddito alte rispetto quelle delle stragrande maggioranza di lavoratori. Vi sono alcuni strumenti, compresa la rivisitazione della legge 167 e quello del credito, che se messi a sistema, sono in grado di affrontare la questione. E’ necessario un piano casa lavoratori di visione almeno decennale in Lombardia, una valorizzazione dei PGT per legare la casa e l’abitare al territorio attraverso un housing sociale proporzionato al salario e un immediato recupero di tutti gli immobili di edilizia sociale pubblici sfitti da assegnare alle categorie dei lavoratori impegnati nei servizi. Abbiamo sollecitato ANCI Lombardia e i Comuni capoluogo di provincia, nel promuovere strumenti e attenzione nel recupero degli immobili di edilizia sociale. Si devono rafforzare le misure che favoriscono gli operatori del sistema cooperative, si deve tornare a investire sull’edilizia convenzionata, sono necessari il finanziamento continuativo del piano casa nazionale e il ripristino del finanziamento del fondo di sostegno alla locazione. E diventa fondamentale, cosa che chiediamo da tempo alle imprese e agli enti locali, che vengano effettuati interventi di welfare sulla casa per i lavoratori pubblici e privati attraverso una contrattazione di secondo livello>>.

I lavoratori dell’edilizia sia dell’industria che delle cooperative che potranno contare su una busta paga più pesante dopo l’accordo trovato per la parte salariale, ottengono ora anche la firma alla parte normativa.

L’accordo, che sarà in vigore fino a giugno 2028, sarà applicato a 90.000 lavoratori della Lombardia, operai e impiegati, che potranno contare non solo su un salario più pesante, con un recupero del potere di acquisto degli stipendi, ma anche su una serie di norme a tutela del proprio lavoro.

Per quanto concerne i salari, a seconda della tipologia di appartenenza (Industria o Cooperative) e dell’inquadramento (dal 1°al 6° livello) la busta paga crescerà da un minimo di 180 euro fino a 378 euro. Questo si traduce in stipendi che al primo marzo 2027 saranno compresi tra 1.167 euro fino a 2.484 euro. E spicca l’aumento salariale previsto per il primo e secondo livello pari a 180 e 210 euro con un incremento sui minimi del 18%. Aspetto questo che in Lombardia riguarda specificatamente circa 55 mila lavoratori ovvero il 65% del personale a cui si applica il contratto.

<<Si tratta di un importantissimo risultato – evidenzia il segretario generale Feneal Uil Lombardia Riccardo Cutaiaperché l’accordo sulla parte salariale porta nelle tasche dei lavoratori soldi che spettavano loro di diritto. Si tratta di un passo e un passaggio importante perché consente di tutelare i lavoratori e rafforzare il potere d’acquisto dei loro stipendi. Specialmente per quanto concerne le fasce più basse e questo rappresenta davvero una reale redistribuzione del reddito>>.

Con la parte normativa, invece, vengono regolamentate la regolarità, la trasparenza e l’affidabilità dell’intero settore. Ora l’ipotesi di accordo siglata dalle parti sociali dell’edilizia (Ance, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Lavoro, FenealUil, Filca Cisl e Fillea-Cgil)dovrà essere validata dalle assemblee dei lavoratori entro il 20 marzo 2025.

Il nuovo contratto, si completa con gli accordi su catalogo formativo nazionale, sorveglianza sanitaria, istanze del settore, premialità, denuncia unica edile ed F24 con lavori della Commissione entro sei mesi, trasferta nazionale, lavoro straordinario, non sovrapponibilità dei cicli contrattuali, prevedi e commissione classificazione.

Di notevole interesse la definizione della denuncia unica, trasferta ed F24: elementi dirimenti sia in termini di semplificazione, che di ulteriore contrasto al lavoro irregolare.

<<La denuncia unica – precisa Cutaiaoltre a promuovere la regolarità, garantisce maggiore trasparenza ed affidabilità dell’intero settore nei confronti dei soggetti terzi e delle Pubbliche Amministrazioni. Si tratta di un modello telematico che l’impresa deve inviare mensilmente alla cassa edile e che contiene i dati riferiti al cantiere e all’operaio, dichiarando le ore lavorate e le ore non lavorate con campi bloccanti che impediscono le cd “sottodenunce”(ore dichiarate inferiori alle lavorate), erogazione dell’evr, applicazione contrattuale>>

Altro elemento di novità del ccnl è stabilito dal nuovo regime di trasferta.

<<Questo aspetto realizza un ulteriore passo avanti – continua Cutaianella direzione della semplificazione e automatizzazione dei processi. Consentirà alle imprese, tramite l’implementazione di un apposito applicativo, di ridurre il numero degli adempimenti che saranno svolti soltanto nei confronti della cassa edile del territorio presso il quale ha sede l’azienda, garantendo maggiore funzionalità del sistema e maggiore capacità di controllo della corretta applicazione contrattuale nei confronti dei lavoratori>>.


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