Il primo storico derby tra Como e Monza in Serie A si è concluso con un pareggio, riflettendo una partita combattuta ma priva di un’autentica svolta decisiva. Allo stadio Sinigaglia, l’incontro si è concluso con il risultato di 1-1, un pareggio che non ha giovato a nessuna delle due squadre in termini di classifica.
Il Como è passato in vantaggio grazie a un gol di Yannik Engelhardt, ma il Monza ha risposto con un rigore trasformato da Gianluca Caprari. Questo risultato ha mantenuto entrambe le squadre nella zona retrocessione, un’area critica della classifica dalla quale stanno cercando disperatamente di uscire.
Per il Como, la vittoria continua a essere un miraggio da fine settembre, quando la squadra aveva trionfato contro il Verona in casa.
Da allora, il Como, guidato da Cesc Fàbregas, è riuscito a raccogliere solo tre punti in otto partite, una prestazione che evidenzia le difficoltà del club nel raccogliere risultati positivi. Allo stesso modo, il Monza non è riuscito a vincere dalla trasferta a Verona a metà ottobre; la squadra lombarda ha ottenuto solo un altro pareggio contro il Torino nelle settimane precedenti, che sebbene abbia mosso leggermente la loro posizione in classifica, non è stato sufficiente per abbandonare le zone basse. La partita stessa ha avuto una prima mezz’ora caratterizzata da fiammate sporadiche, con il Como che ha provato a imporre un ritmo più energico. Tuttavia, entrambe le squadre hanno mostrato reticenza nell’affondare il colpo decisivo, probabilmente per la paura di commettere errori fatali.
La svolta è avvenuta verso la fine del primo tempo, quando il Monza ha commesso una disattenzione difensiva. Beneficiando di questa sbavatura, il Como è riuscito a segnare. In occasione di un calcio d’angolo, la difesa del Monza ha perso completamente di vista Engelhardt, il quale, lasciato indisturbato, ha colpito di testa e realizzato il gol del vantaggio per il Como. Nel tentativo di vivacizzare il gioco del Monza, l’allenatore Alessandro Nesta ha deciso di cambiare la formazione all’inizio del secondo tempo. Ha sostituito un Dany Mota poco brillante, preferendo puntare su Daniel Maldini, inizialmente lasciato in panchina. La mossa ha quasi subito portato i suoi frutti: dopo soli cinque minuti, l’arbitro Juan Luca Sacchi, su segnalazione del VAR, ha concesso un rigore al Monza per un fallo di mano di Nico Paz. Caprari ha eseguito il tiro dagli undici metri con precisione, spiazzando il portiere Reina e pareggiando i conti.
Da quel momento in poi, l’inerzia della partita è cambiata drasticamente. Il Monza ha assunto un atteggiamento molto più proattivo, cercando di creare pericoli soprattutto attraverso le corsie laterali. Tuttavia, l’impegno rinnovato del Monza non è stato sufficiente per ottenere la vittoria, lasciando entrambe le squadre frustrate ma speranzose di migliorare nelle partite future.
La squadra del Como si ritrova a dover fronteggiare un imprevedibile ritorno in partita degli avversari, che riaprono il match con intensità rinnovata. In questa fase delicata, Cesc Fàbregas, che guida il Como, decide di intervenire strategicamente, cambiando alcuni giocatori per infondere nuova energia e freschezza alla sua formazione. Questo accade a metà del secondo tempo, momento cruciale in cui ogni decisione può influire notevolmente sull’andamento della gara. Tuttavia, nonostante i cambiamenti effettuati, il ritmo del gioco subisce presto un rallentamento.
La partita diventa tesa e frammentaria, segnata da frequenti interruzioni dovute a numerosi falli commessi da entrambe le squadre. Questo clima combattuto e nervoso fa sì che il gioco si trasformi in una battaglia di resistenza piuttosto che di tecnica, con entrambe le formazioni che faticano a trovare continuità di gioco ed efficacia nelle proprie azioni d’attacco. Ciò che sconvolge il monotono andamento della partita avviene solamente nei minuti di recupero, quando finalmente le squadre sembrano trovare la forza per un ultimo assalto alla vittoria.
In un episodio di grande intensità, Djuric, dopo essere stato brillantemente servito con un colpo di tacco da Maldini, riesce a calciare in area di rigore, ma il suo tiro finisce per colpire il palo esterno, negando ai suoi la gioia del gol. La risposta del Como non si fa attendere e si concretizza con un’incornata di Belotti che però sfiora solamente l’incrocio dei pali, lasciando gli spettatori con il fiato sospeso. Questo finale avvincente cede il passo alla realtà di una partita equilibrata che si conclude con un risultato di parità. Il match si chiude così, senza che nessuna delle due squadre riesca a prevalere sull’altra, nel loro primo incontro in Serie A tra Como e Monza. Un derby caratterizzato da intensità e colpi di scena, che non ha visto trionfare né cadere nessuno, lasciandosi alle spalle promesse di confronti futuri altrettanto combattuti.
Il tecnico del Como Cesc Fabregas ha parlato in conferenza stampa dopo l’1-1 odierno nel derby contro il Monza. Queste le parole dell’allenatore spagnolo: “I ragazzi hanno risposto nel modo giusto dopo il lavoro della settimana. Abbiamo giocato bene, con un secondo tempo molto agguerrito. Abbiamo questo livello, noi e il Monza. Ho visto un grande Como nel primo tempo, poi loro hanno reagito dopo il rigore nel secondo tempo. Noi dovevamo chiudere prima la partita”.
L’episodio del rigore?
“Difficile commentare, dico solo che se continuiamo a lottare prima o poi arriva la svolta per noi. Cosa manca per chiudere la partita prima? Maggiore serenità, preferisco usare parole così… Diciamo maggiore qualità nelle conclusioni. Dobbiamo continuare a crescere, ma dico bravi ai ragazzi che hanno dato tutto in capo”.
La partita di Cutrone e l’ingresso di Belotti?
“Vediamo come va la settimana, Belotti è entrato molto bene, stessa cosa anche Verdi. Belotti è andato vicino al gol, sono contento per lui e per Verdi. Cutrone è sempre bravo, sono contento di tutti loro. Ho visto un Como organizzato, con identità, linea difensiva alta e senza timore. Vedo una squadra molto ben messa in campo. Stiamo lavorando forte in settimana, riusciremo prima o poi a fare la differenza”.
In porta chi è il titolare, Reina o Audero?
“Io so che abbiamo due portieri con caratteristiche diverse, li posso usare a seconda delle avversarie. Si cambia, si può cambiare. Pepe ha fatto grande partita oggi ed anche quando ha giocato in precedenza. Emil ha fatto qualche errore, ma ho sempre tanta fiducia in lui”.
Alessandro Nesta, allenatore del Monza, ha analizzato, ai microfoni di Dazn, la gara nel post partita, soffermandosi sulla differenza di rendimento tra primo e secondo tempo.
Un primo tempo sottotono, un secondo tempo in crescendo. Cosa è successo?
“Nel primo tempo siamo entrati in campo un po’ contratti. I nostri due centrocampisti centrali giocano sempre novanta minuti e oggi, forse, avevano le gambe un po’ imballate. Abbiamo commesso errori tecnici, perso palloni e dato fiducia al Como. Nella ripresa, con l’ingresso di Maldini, la squadra ha cambiato atteggiamento, mostrando più coraggio e proponendosi maggiormente”.
L’ingresso di Maldini ha cambiato la partita. Cosa ha portato in campo?
“Daniel è entrato benissimo. Aveva bisogno di rifiatare, di sentirsi più leggero. E la sua prestazione lo ha dimostrato. Come lui, anche Caprari e altri giocatori hanno fatto bene. Maldini deve trovare continuità, ma ogni tanto un po’ di riposo gli fa bene a livello di concentrazione”.
Come giudica questo pareggio, in proiezione futura?
“Il Como è un’ottima squadra, con un attacco forte, profondo e tecnico. Ogni giocatore ha caratteristiche diverse e ben definite. Considerando il nostro primo tempo, accettiamo il pareggio. I derby non si perdono, questo è fondamentale. Ora dobbiamo iniziare a vincere”.
Nel finale, tra il palo di Djuric e il tiro di Belotti, ha rischiato l’infarto…
“È stata dura. Vivere la partita da bordo campo, con tutte le emozioni che ne conseguono, è intenso. Cerchi di aiutare i ragazzi, ma poi il calcio è questo: imprevedibile. Basta un episodio per cambiare tutto. E quando le gambe calano, può succedere di tutto”.
La squadra ha dimostrato grande spirito e carattere. Sono questi gli aspetti su cui puntare per il futuro?
“Sui miei ragazzi non ho mai avuto dubbi. Sono ragazzi eccezionali, responsabili e danno sempre il massimo. Ci sono partite più facili e altre più complesse, periodi in cui vincere è complicato. Dobbiamo crescere, sbloccare la classifica con qualche vittoria. Ne abbiamo bisogno”.