L’Inter batte 2-0 il Como nel secondo dei due posticipi del lunedì della 17/a giornata di Serie A, disputato allo stadio ‘Meazza’ di Milano. A decidere il match le reti nella ripresa di Carlos Augusto al 3′ e Thuram al 47′. In classifica i nerazzurri salgono a quota 37 e sono terzi a -3 dall’Atalanta e a -1 dal Napoli, con una partita da recuperare. I lariani sono al 15° posto con 15 punti come Parma e Verona.
La prima occasione dell’incontro è degli ospiti che partono con coraggio. Al 5′ Fadera vince il duello con Dumfries e crossa dalla sinistra per il colpo di testa di Van der Brempt che termina a lato. AL 9′ fa tutto da solo Thuram, che sfonda in velocità ma si vede respinta la conclusione vero la porta. Al 12′ Mkhitaryan di prova di destro dal limite dell’area, pallone che sfila fuori. Al 20′ velo di Barella che permette a Lautaro di controllare in area l’invito di Bisseck: destro respinto da Goldaniga.
Al 24′ il primo ammonito dell’incontro: è Bisseck per un fallo su Belotti. Al 27′ ci prova Nico Paz ma Sommer è attento. Al 33′ Mkhitaryan passa a destra e libera Dumfries per calciare a botta sicura ma il piatto dell’olandese finisce alto. Al 42′ Barella apre per Carlos Augusto, che guarda in mezzo e recapita il pallone a Dimarco in posizione di attaccante. Controllo e girata: para Reina.
Al 3′ della ripresa l’Inter sblocca la partita grazie a Carlos Augusto. Angolo dalla destra battuto da Calhanoglu, l’ex Monza salta più in alto di tutti e di testa trafigge Reina. Al quarto d’ora la replica degli ospiti: tiro cross pericolosissimo di Belotti per Goldaniga, anticipato da Carlos Augusto prima del tap-in vincente. Al 17′ dagli sviluppi di un angolo da destra, Nico Paz controlla in area e calcia, con un bel riflesso Sommer gli chiude la porta.
Al 21′ doppio cambio per Fabregas: escono Strefezza e Sergi, entrano Cutrone e Koné. Due minuti dopo annullato il raddoppio alla squadra di Inzaghi: conclusione di Dimarco e deviazione di Lautaro con palla che finisce in porta ma l’argentino era in fuorigioco. Al 28′ due doppi cambi: nell’Inter entrano Zielinski e De Vrij, escono Barella e Bisseck. Nel Como Barba e Mazzitelli, sostituiscono Belotti e Kempf. Al 32′ Cutrone prova ad avventarsi su un campanile dopo un colpo di testa di De Vrij, conclusione al volo complicata, debole e facilmente parata da Sommer.
Al 35′ si chiude la partita di Dimarco, al suo posto Buchanan. Al 42′ l’ultimo cambio per Fabregas con Cerri che sostituisce Fadera. Al 47′ arriva il raddoppio di Thuram. Contropiede veloce dell’Inter con palla che arriva all’attaccante francese che calcia sul primo palo, tiro potentissimo, Reina non può nulla. Sipario.
Simone Inzaghi ha commentato ai microfoni di Sky la vittoria conquistata dalla sua Inter ai danni del Como: “Faccio loro i complimenti, sono venuti a fare un’ottima gara a San Siro, ma hanno trovato di fronte un’Inter super concentrata che ha concesso pochissimo. Nel primo tempo non siamo stati i soliti, il campo ci ha penalizzato perché stasera non è stato perfetto anche se so che ora lo rifaranno. Abbiamo fatto una partita matura, consapevole, contro un avversario che correva molto. Sapevamo che nel secondo tempo accelerando avremmo potuto cambiare la gara”.
Come avete lavorato per trasformare Marcus Thuram, oggi capocannoniere?
“Ha lavorato bene, insieme ai suoi compagni, a me e a tutto lo staff. È un giocatore che si allena benissimo, che si è adattato subito ai nostri principi. Sa che deve continuare a migliorare, è un momento in cui ci sta dando tanto e deve continuare a farlo”.
Con l’arrivo di Zielinski il minutaggio di Frattesi è diminuito. Come lo vede in allenamento, lo vede ancora all’Inter? ”Assolutamente sì, poi nell’Inter come in tante altre squadre c’è concorrenza. Giovedì lui e Zielinski hanno fatto novanta minuti e hanno fatto benissimo, poi bisogna fare delle scelte per il bene dell’Inter. Lui e Taremi oggi hanno fatto sei minuti nel migliore dei modi, facendo quello che gli avevo chiesto. Devo alternare tutti i giocatori, stanno giocando tanto e non dobbiamo pensare a classifiche o tabelle”.
Unica nota stonata ancora Lautaro a secco. ”È un momento, io sono stato attaccante e so che ci sono stati questi momenti. Lunedì a Roma è stato tra i più positivi, poi lui chiaramente vuole fare gol ma devono continuare in questo modo. Sia lui che Thuram lavorano come gli chiediamo noi: gli chiediamo tanto e stiamo cercando di cambiarli il più possibile, giovedì Arnautovic e Taremi hanno fatto lo stesso lavoro. Gli ho detto di stare sereno, è un momento così: l’anno scorso quando tirava faceva gol, ora non è fortunatissimo ma dovrebbe preoccuparsi se non creasse occasioni e invece anche stasera le ha avute”.
State facendo una programmazione fisica per il calendario?
“Stiamo cercando di alternare i giocatori, sappiamo che avremo il mondiale e nonostante questo abbiamo avuto qualche problemino. De Vrij non ha fatto la rifinitura ma stasera ha stretto i denti e ci ha dato una mano. L’obiettivo è portare tutti a stare bene per avere delle rotazioni, mentre Bastoni, Carlos Augusto e Dimarco stanno giocando tantissimo”.
Cesc Fabregas analizza ai microfoni di Sky il ko rimediato contro l’Inter: “Hanno fatto la differenza piccoli dettagli, è stata una partita molto difficile per loro e l’hanno sbloccata su palla inattiva. Non credo si aspettassero un Como così propositivo senza palla, perché con la palla dobbiamo fare molto meglio. Oggi si è visto chi ha nella testa e nel sangue il mio calcio e chi no.
Nel primo tempo non ricordo l’Inter fare praticamente niente, noi abbiamo avuto occasioni con Strefezza, Nico Paz, Fadera, Belotti: sono giocate su cui lavoriamo tantissimo in allenamento e ancora non rischiamo in partita. Sei nel campo dell’Inter e loro sono tutti bassi, non voglio dire con paura, ma tutti bassi. Devi metterli in difficoltà e non abbiamo rischiato la personalità che serve per un passaggino in più e per un tempo in più. Da Cunha che giocatore, molto bene. Fadera molto bene, Strefezza nel primo tempo molto bene. Sono arrabbiato perché era un’opportunità incredibile di fare male all’Inter, era nell’aria e non ci siamo riusciti: mi dispiace”.
Colpisce molto la sua amarezza.
“Non si può giocare al nostro livello contro una più forte dell’Inter, per me è tra le tre più forti d’Europa. Ho visto l’Atalanta prendere quattro gol qui, ho visto l’Arsenal soffrire. Però con la palla dobbiamo fare meglio, quando ti pressavano si vedeva chi aveva la personalità per fare una giocata ed è su questo che mi aspettavo di più. Però è una partita per crescere per noi, quando fai due prestazioni così come contro la Roma e questa contro l’Inter, io da giovane allenatore non posso che crederci ancora di più”.
Serve crescere o serve rinforzare la squadra sul mercato? ”Preferisco non parlare di mercato, sono fedele ai miei giocatori che mi hanno dato tantissimo. Il mercato arriverà quando arriverà e vedremo cosa si potrà fare, ora ho 25 soldati che vengono qui e fanno una prestazione del genere. Preferisco non parlarne, dobbiamo solo migliorare ed è vero che dobbiamo avere più punti, però non li abbiamo. Dobbiamo solo allenarci e pensare al Lecce, molto importante per noi”.