Il Bologna batte 2-0 il Como grazie alle reti di De Silvestri nel primo tempo e Fabbian nella ripresa.
Como costretto in dieci uomini fin dal 39′ del primo tempo per l’espulsione di Fadera che ha reso ogni tentativo di rimonta ancor più difficile.
Secondo ko di fila per il Como di Cesc Fabregas, in una gara fortemente condizionata però dall’espulsione di Fadera al 39′.
I rossoblù si portano avanti al minuto 25 grazie a un’incornata di De Silvestri: Lykogiannis alza la testa e fa partire un cross perfetto verso il centro dell’area di rigore, dove irrompe il capitano rossoblù che anticipa Dossena e di testa batte Butez. 1-0 dei padroni di casa al Dall’Ara. Tutto questo, dopo che Lucumi aveva colpito una traversa sempre di testa e sempre su perfetto invito del laterale greco, stavolta dalla bandierina. In chiusura di tempo il Bologna colpisce pure un secondo legno con Dallinga al 38′ e, per di più, il Como resta in inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Fadera un minuto più tardi. Davvero plateale la protesta del giovane talento lariano nei confronti del signor Massimi, rosso diretto e grave ingenuità.
Il copione della partita non cambia neanche nella ripresa e al 66′ il Bologna chiude con largo anticipo i conti: Dominguez vede la sovrapposizione di Miranda e lo serve sulla corsa, cross verso il secondo palo che trova l’uomo mercato Fabbian a segno con un piattone al volo per il 2-0. Nel finale autotraversa di Moro con un goffo tentativo di spazzare l’area su cross di Strefezza, che avrebbe potuto riaprire i giochi all’80’.
Cesc Fabregas ha parlato a Sky nel dopopartita.
“No, non abbiamo fatto una partita bellissima. Non abbiamo iniziato bene, non abbiamo fatto niente di quello fatto in settimana. Non mi è piaciuto come abbiamo iniziato la partita. Non abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Una sera la perdono…”.
Giocato contro squadre di Champions League. Cosa hanno imparato i suoi giocatori da questo confronto?
“Prima la Roma, poi l’Inter e adesso arriva la Roma, la Juventus, il Napoli. 15-16 partite contro le squadre della classifica alta ma è quello che è, lo dobbiamo gestire. I nuovi devono adattarsi velocemente per quello che vogliamo fare”.
Parliamo di un esterno croato, un colpo dalla Spagna. Non è difficile inserire così tanti nuovi?
“Sì, può essere, ma questa è la scelta della società. Un anno fa eravamo 7 in Serie B, ora si deve alzare la qualità della squadra. Io faccio l’allenatore, faccio quello che devo fare e il resto lo lascio a chi tocca”.
In questa prima corsa salvezza in Serie A cosa farà la differenza?
“Sì, un po’ di tutto. Penso l’abbia detto la partita, il risultato è molto importante per creare basi negli anni. L’obiettivo è la salvezza. Ma abbiamo bisogno di creare una struttura e giocando con la personalità del secondo tempo. Non con quella del primo, ma dobbiamo alzare il livello se no sarà più difficile”.