Atalanta di rimonta a Como

L’Atalanta vince in rimonta 2-1 a Como, grazie alla doppietta di Mateo Retegui nella ripresa, trova la prima vittoria in campionato del 2025 e sale a 46 punti in classifica, al terzo posto.

La squadra di Fabregas gioca una buona gara per larghi tratti ma subisce due reti simili ed è costretta al ko che lascia la squadra a 22 punti.

Nel Como Fabregas sceglie dal 1′ in difesa Engelhardt, Kempf e Dossena, mentre Da Cunha e Perrone agiranno in mediana. Sulla trequarti torna dal primo minuto Nico Paz con Strefezza alle spalle di Diao. Mentre Gasperini davanti a Carnesecchi schiera Scalvini, Djimsiti e Kolasinac. Tandem d’attacco formato da Lookman e Retegui con Samardzic a supporto.

Il Como parte bene e al 30′ passa: Fadera dalla sinistra mette un pallone teso in mezzo, Nico Paz di prima calcia con il mancino e la piazza sotto la traversa per l’1-0. L’Atalanta prova a reagire ma non riesce a trovare la porta. Il Como ci prova ancora con Nico Paz ad inizio ripresa ma senza successo. Al 56′ i nerazzurri trovano il pareggio: sul cross dalla sinistra di Brescianini, Retegui calcia al volo all’angolo alla sinistra di Butez e trova l’1-1. L’Atalanta continua a spingere e al 69′ va in gol Lookman su un’invenzione di Ederson ma l’arbitro Pairetto annulla per fuorigioco.

Il gol del sorpasso arriva un minuto dopo. Al 70′ Brescianini pesca uin area Retegui che controlla e con il destro trova l’angolo per il 2-1. Il Como accusa il colpo e rischia di subire il tris. All’80’ Ederson in profondità trova De Ketelaere che solo davanti a Butez gli calcia addosso, vince due rimpalli e alla fine calcia in rete ma il gol viene annullato dopo un check al Var per un tocco di mano dell’attaccante. Nel recupero ci prova ancora Nico Paz dal limite ma il pallone viene deviato e finisce in angolo.

Cesc Fabregas a fine partita parla così ai microfoni di Dazn: “Abbiamo visto tutti, abbiamo giocato con coraggio, abbiamo fatto una buona partita e messo in difficoltà una grande squadra. Siamo pur sempre una neopromossa e stiamo facendo faticare molto le grandi squadre. Cerco di essere sereno perché la squadra meritava di più, non so se abbiamo sofferto quei 20 minuti perché anche noi abbiamo avuto l’occasione con Strefezza e Perrone. Se l’allenatore avversario fa 4 cambi per cambiare qualcosa tatticamente vuol dire che c’è tanto del Como. Sono orgoglioso e contento, abbiamo fatto la partita che avevamo preparato, i calciatori hanno capito incredibilmente bene. Orgoglioso per la mentalità e l’intensità, abbiamo giocato sempre con coraggio e siamo andati vicini al pareggio. Una grande giornata per il Como per continuare a crescere, per capire dove eravamo l’anno scorso e dove siamo adesso. Andare sotto la curva dopo una sconfitta e vedere il pubblico applaudire vuol dire che capiscono che la squadra lotta fino alla fine, i tifosi lo vedono questo.

Abbiamo perso alcuni punti ma lo sappiamo, dobbiamo gestire meglio alcuni momenti per diventare una squadra ancora più forte. Perrone? Non parliamo mai di infortuni, siamo contenti del suo ritorno, è stato via molto e oggi non poteva fare più di 60 minuti, è un buon motore di questa squadra, è come un allenatore in campo, vede i tempi, capisce le giocate, quando aspettare, un giocatore molto importante che abbiamo ritrovato dopo tre mesi”.

Sempre a Dazn ha parlato Gian Piero Gasperini

Mister, oggi una vittoria sofferta ma di grande valore. Come avete trovato la forza per ribaltare la partita dopo un primo tempo complicato?
“Non è semplice mantenere sempre la stessa intensità con un calendario così fitto e gare di altissimo livello. Nel primo tempo siamo stati lenti rispetto agli avversari e abbiamo commesso troppi errori nella costruzione del gioco, creando poco. Tuttavia, nella ripresa abbiamo mostrato una grande reazione, alzando il ritmo e ritrovando le nostre giocate. Penso che la squadra abbia meritato questa vittoria, dimostrando la propria crescita.”

L’ingresso di Brescianini ha cambiato la partita. Quali sono state le sue indicazioni per sfruttare meglio le fasce?
“Nel primo tempo faticavamo a sfruttare le corsie laterali, risultando troppo prevedibili e statici. Con Brescianini e Bellanova in campo abbiamo allargato il gioco, creando più profondità e dando maggior supporto agli attaccanti. Questo ha permesso di rendere più pericolosi giocatori come Retegui e De Ketelaere, aumentando la nostra incisività offensiva. Il Como non ha più avuto la possibilità di giocare nella nostra metà campo e abbiamo potuto gestire meglio la partita.”

La gestione del calendario è una delle sfide più complesse. Quanto è difficile mantenere la concentrazione tra campionato e Champions?
“È una sfida continua. In Serie A ogni partita presenta difficoltà diverse e richiede massimo impegno, a maggior ragione con una competizione come la Champions alle porte. Oggi siamo stati bravi a restare mentalmente presenti, anche dopo un primo tempo difficile. La capacità di reagire è ciò che distingue una grande squadra.”

Un’ultima curiosità: domani è il suo compleanno. Ci sarà spazio per festeggiare, nonostante l’impegno con il Barcellona?
“Certo, i compleanni vanno sempre festeggiati! Questa vittoria ci permette di farlo con il sorriso, anche se da domani saremo già concentrati sulla sfida con il Barcellona. È importante celebrare i momenti positivi, ma senza perdere di vista i nostri obiettivi.”