Biblioteca degli Alberi, 300 sensori per monitorare lo stato di salute e il livello di inquinamento

Avvio ufficiale ieri con una conferenza stampa a Palazzo Marino per il progetto di ricerca sostenuto da Prospettiva Terra che vedrà, per i prossimi 18 mesi, 300 sensori IoT – Internet of Things – posizionati su altrettante piante di BAM, Biblioteca degli Alberi di Milano, con il sostegno della Fondazione Catella.

Presente all’incontro anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Milano, Elena Grandi.

Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Comune di Milano e stamane è stato firmato il Manifesto di Prospettiva Terra per sancire l’impegno dei soggetti coinvolti, ad adottare una nuova prospettiva che promuova la solidarietà e il mutuo appoggio tra diverse realtà come forza propulsiva di progresso.

Grazie alla partnership con la Bam i 300 sensori applicati sugli alberi del parco in Portanuova potranno ottenere, in tempo reale, i dati dello stoccaggio di CO2, della rimozione delle polveri sottili e della stabilità degli alberi.

I sensori saranno in grado, in particolare, di rilevare le frequenze di oscillazione della pianta nel tempo e di fornire preventivamente ulteriori dati utili per valutare il rischio di caduta o instabilità, rendendo più efficiente la gestione degli alberi urbani, a vantaggio della Pubblica Amministrazione: dalle prime rilevazioni risulta che gli alberi di BAM, monitorati dal progetto, hanno stoccato 101 tonnellate di CO2 mentre, solo nei primi 3 giorni di aprile, hanno rimosso 570 grammi di sostanze nocive e si stima arriveranno a 71 kg in un anno. Il miglioramento della qualità dell’aria, generato dagli alberi del parco, può raggiungere picchi del 25-30% rispetto ad un’area non alberata. In termini economici, invece, il beneficio che hanno generato è di circa 5 mila euro.

L’assessore Grandi ha commentato: “Abbiamo sostenuto la sperimentazione di Prospettiva Terra con il posizionamento di questi innovativi sensori sugli alberi della Bam, che ci forniranno dati preziosi sulla funzione dei nostri alberi, perché il progetto va esattamente nella direzione delle azioni messe in campo sino a qui dal Comune di Milano per una città più sostenibile e vivibile, nella quale il ruolo degli alberi e la loro condizione di benessere è condizione fondamentale per il miglioramento della qualità dell’aria, per combattere le isole di calore, per fronteggiare il cambiamento climatico che stiamo tutti toccando con mano. Se il progetto darà output interessanti, potrà essere replicato e riproposto in futuro anche in altri luoghi”.

Durante la conferenza stampa è stata presentata anche la ricerca “Milanesi e sostenibilità ambientale, un confronto con i cittadini di altre metropoli del mondo”, elaborata dalla Omnicom Media Group. Dai dati raccolti emerge che l’82% dei milanesi è preoccupato per il futuro dell’ecosistema e condivide questa sensazione con gli abitanti di New York e Los Angeles, mentre le altre città europee analizzate (Londra, Parigi, Berlino) sembrano essere meno allarmate. Da Milano a Los Angeles però tutti condividono il pensiero che le aziende debbano avere un ruolo attivo nel salvaguardare l’ambiente, a Milano il dato arriva al 94%, in linea con la media nazionale.

Il secondo attore fondamentale per promuovere la sostenibilità sono le istituzioni, che devono fare di più e devono dotarsi anche di forme di collaborazione nuove: il 27% dei milanesi e il 28% degli Italiani ritengono, infatti, che collaborare con i privati sia necessario per concretizzare più progetti; infine, c’è la cittadinanza, che si dichiara disposta a contribuire con i propri comportamenti alla salvaguardia dell’ambiente, ad esempio riducendo i consumi o intervenendo sull’uso del condizionatore in estate. Milano su questi fronti si dimostra più attiva delle altre città europee e americane. Proprio da questo scenario nasce l’esigenza, raccolta da tutti i partner di Prospettiva Terra e supportata dal Comune di Milano, di unire le forze per sviluppare progetti innovativi per contrastare il cambiamento climatico.