Università Cattolica, riprese lezioni in presenza.

L’Università Cattolica riapre le porte adottando un modello “ibrido” tra presenza e distanza. Nei cinque campus dell’Ateneo (Milano, Brescia, Piacenza-Cremona e Roma) sono riprese oggi le lezioni in presenza in base alle modalità stabilite dalle 12 facoltà, nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale, compatibilmente con gli spazi disponibili e sempre secondo la filosofia “Tutto il possibile in presenza, tutto il necessario da remoto”.

A Milano, dove su 600 studenti convocati 450 hanno deciso di essere presenti, è stata Scienze bancarie, finanziarie e assicurative a partire con tutti i corsi di laurea triennali e magistrali. Anche a Piacenza hanno preso il via le lezioni in aula della magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza con la possibilità per tutti gli iscritti di seguire le lezioni in presenza. Mentre nel campus romano dell’Università Cattolica questa mattina si è svolta in presenza la prima sessione del test di ammissione al Corso di laurea triennale in Scienze e tecnologie cosmetologiche e ai Corsi di laurea triennale delle Professioni Sanitarie della facoltà di Medicina e chirurgia con complessivamente 1.907 candidati alla prova. (ANSA).

“Le lezioni saranno live e in diretta streaming grazie all’ulteriore potenziamento tecnologico – spiega una nota della Cattolica – delle oltre 500 aule dei cinque campus, attrezzate con telecamere dotate di auto tracking, un sistema che consente di effettuare inquadrature al docente in qualsiasi posizione si trovi. Inoltre tutte le lezioni saranno videoregistrate e messe a disposizione sulla piattaforma Blackboard o comunque si potranno seguire a distanza per l’intero anno accademico nelle forme previste dal piano #eCatt”.

“Ammonta a quasi 10 milioni di euro la cifra di risorse finanziare che l’Università Cattolica ha messo in campo dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Un enorme impegno dell’Ateneo che raccoglie l’insieme di azioni concrete pensate e in via di concreta realizzazione per far fronte alla Fase 3 con la ripresa delle attività in presenza, secondo le disposizioni governative e la contemporanea garanzia di una didattica a distanza, considerate le condizioni epidemiologiche del Paese. Ma anche, e soprattutto, per sostenere gli studenti e le famiglie più bisognose a fronte delle conseguenze economiche causate dal Coronavirus”, conclude la nota.