Stadio, opposizioni incalzano Sala: ha già perso troppo tempo, non ne perda ancora.

I primi spettatori ammessi ad accedere allo Stadio dopo il lock-down durante l'amichevole Inter vs Pisa, allo Stadio Meazza di Milano il 19 Settembre 2020. ANSA/ROBERTO BREGANI

“La proposta avanzata da tempo da FdI ora sembra concretizzarsi e la realizzazione di due stadi risulta la più conveniente non solo per la Città, in termini di storia, ambiente e minori disagi per il quartiere, e per il Comune di Milano, in termini di maggiori spazi per ospitare i grandi eventi e maggiori entrate per il bilancio, ma anche per le società che risparmierebbero circa 50 milioni per l’abbattimento di San Siro, avrebbero maggiori introiti e più spettatori paganti nelle partite di cartello utilizzando l’attuale stadio. In sintesi per fattibilità, velocità, risparmio, ambiente e, last but not least, rispetto della storia e della tradizione di Milano. Dunque ora, il nuovo stadio si faccia e si faccia presto, il sindaco non perda ulteriore tempo”. Lo dichiarano Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Marino e Andrea Mascaretti, vicepresidente del Consiglio Comunale.

“Nell’incontro di stamattina tra sindaco e squadre meneghine, il Milan ha manifestato l’interesse per l’area dietro il parco di Trenno dove c’è la pista di allenamento dei cavalli, che però nel PGT è considerata intoccabile perché contenuta all’interno del Parco Sud. Con questa maggioranza, di cui alcuni consiglieri hanno parlato – a sproposito – di cementificare l’enorme parcheggio in asfalto del piazzale dello Sport, ho dei seri dubbi che si possa mai realizzare un cambio di destinazione d’uso da verde ad area sportiva senza volumetrie da per commerciale o terziario che prevedano il ritorno economico dell’investimento. Se anche fosse cosa ne sarà del Meazza visto che l’AD dell’Inter, sempre stamattina, ha fatto sapere che la società nerazzurra ha individuato un’altra area? Sala, che si è detto amareggiato, vuole lavarsene le mani e scaricare le responsabilità sulle società calcistiche, ma è lui il responsabile di questa situazione impantanatasi per colpa sua, di alcuni consiglieri del PD e della sua maggioranza che in quattro anni non sono stati in grado di prendere una posizione chiara per non scontentare nessuno. Da quando è iniziata la nuova consiliatura chiedo quale sia il piano B del Comune in caso che le squadre abbandonino San Siro. Il Mosaico San Siro è nulla di fronte all’abbandono dell’impianto sportivo. L’affitto per i concerti non coprirebbe le spese. L’Ente dove troverà i soldi per manutenere lo stadio? La solita ricetta della sinistra che aumenta le tasse ai milanesi? Vada come vada, la vicenda è da portare come caso di studio a chi si avvicina alla pubblica amministrazione per evitare che si ripetano episodi così eclatanti di mala gestio. Poi inutile lamentarsi se vanno a votare il 40% degli aventi diritto”. Lo dichiara Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino.

“Il nervosismo mostrato dal sindaco Sala davanti alla stampa è a dir poco tragicomico: per anni ha dormito su questa partita importantissima e ora si stupisce delle decisioni di Milan e Inter? Ma dice sul serio? Le società sono state ostacolate dal Comune con ogni tipo di mezzo ed è loro diritto prendere in considerazione altri scenari: Sala verrà ricordato come il sindaco che ha fatto scappare due club gloriosi a livello nazionale e internazionale. Il Meazza rimarrà una cattedrale nel deserto e il Comune perderà ogni anno 9 milioni di euro: Sala dica subito dove recupererà questi soldi, se dalle rette degli asili o dalle tasse sulla mobilità a cui ci ha purtroppo abituato. Sul nuovo Stadio troppi intoppi e ritardi, causati internamente alla maggioranza, come le crociate ambientaliste dei Verdi e di parte del Pd , hanno portato a questo stallo poco edificante per una città all’avanguardia come Milano. Il sindaco e la sua giunta hanno preferito i litigi interni allo sviluppo, in pieno stile alleanza coi 5 Stelle che anche a livello nazionale ormai è assodata. Che Sala oggi cada dalle nuvole e si dica amareggiato è qualcosa che le nostre orecchie non possono ascoltare. Abbia pietà…”. Lo dichiara Silvia Sardone, europarlamentare e commissario cittadino della Lega. (MiaNews)