Un senzatetto è stato trovato morto venerdì mattina, intorno alle 9.30, nel sottopasso Mortirolo della stazione Centrale. Sul posto è intervenuta la polizia. Ancora da chiarire le cause del decesso. L’uomo non è ancora stato identificato.
È con grande tristezza che ho appreso questa mattina del decesso di un senza dimora nel sottopasso di via Mortirolo. Dalle prime informazioni raccolte, si sarebbe trattato di morte naturale. Non sono presenti, infatti, segni di violenza. Quanto accaduto conferma purtroppo la necessità di insistere con gli interventi che i servizi sociali, con la collaborazione della Polizia Locale, hanno portato avanti per tutto l’inverno nei tunnel della stazione Centrale per cercare di intercettare e offrire un’alternativa a chi vive in quel luogo in una condizione inaccettabile”.
Lo dichiara l’assessore al Welfare Lamberto Bertolè in merito alla morte di un senzatetto avvenuta nel tunnel di via Mortirolo, nei pressi della Stazione Centrale.
“Stiamo lavorando per offrire un’accoglienza sempre più di qualità, potenziando i centri di piccole dimensioni, e cercando, col prezioso lavoro di assistenti sociali e unità mobili, di superare il muro della comprensibile diffidenza dietro cui molto spesso si trincera chi vive per strada da tanto tempo. – spiega Bertolè – Sul tema della grave emarginazione investiremo 8 milioni di euro nei prossimi due anni, per fare in modo che situazioni come quelle di via Mortirolo e dei sottopassi circostanti non si verifichino. La morte di quest’uomo ci addolora e ci spinge a proseguire in questa direzione”, conclude l’assessore. L’amministrazione comunale fa sapere che i Servizi sociali e Polizia Locale hanno effettuato negli ultimi tre mesi 12 interventi nei tunnel della stazione e la presenza di senza dimora è sensibilmente diminuita col tempo. Dalle circa 150 persone presenti in occasione degli ultimi interventi è stata riscontrata la presenza di una quindicina di persone.
“Una bruttissima notizia apre questa giornata: uno dei tanti senzatetto dimenticati dal Comune che popolano il sottopasso Mortirolo, vicino alla stazione Centrale, è stato ritrovato morto a terra stamattina. Un enorme dispiacere. Emerge così, in tutta la sua drammaticità, la scarsezza delle politiche sociali del Comune di Milano. Un vero e proprio fallimento della sinistra, incapace di accogliere, coinvolgere e integrare nel vero senso di queste parole”: così Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega. “Il tema dei dormitori pubblici vanno ripensato completamente, per un’inversione di marcia a 360 gradi che tenga conto delle esigenze di chi non ha un tetto sotto cui vivere – prosegue Sardone – questi luoghi sono giudicati spesso inospitali dagli stessi clochard che temono di essere rapinati o aggrediti dai balordi che vi accedono senza troppi controlli e quindi finiscono per preferire la notte all’addiaccio. Ecco, non può funzionare così: il Comune ha il dovere di intervenire per sanare queste problematiche ed evitare casi estremi come quello di questa mattina nel sottopasso Mortirolo, già sgomberato lo scorso dicembre senza ottenere alcun risultato concreto. L’assessore Granelli aveva addirittura detto che l’intervento aveva evitato a numerose persone una situazione inaccettabile dormendo per strada. In una città che si professa internazionale come Milano non possiamo assistere a ciò”.
“A Milano ci sono tante strutture per accogliere i senzatetto, ma alla fine qualcosa non funziona: il clochard trovato senza vita nel sottopasso Mortirolo, vicino alla Stazione Centrale è umanamente una disgrazia, ma è anche la tragica icona di politiche per il welfare di vecchia concezione e ormai inadatte a rispondere alle nuove esigenze sociali di Milano. Lancio nuovamente la mia proposta: progettiamo una città che tenga conto anche dei più fragili, facciamo in modo che non ci siano ghetti nella Milano che stiamo costruendo”. Lo dichiara il consigliere e vicepresidente del Comunale Andrea Mascaretti, di Fratelli d’Italia. “Da troppo tempo nei tunnel della Stazione Centrale come nei porticati del centro, a pochi passi da Palazzo Marino dove ha sede l’Amministrazione cittadina, dormono centinaia di disperati in una sorta di bolgia infernale tra l’indifferenza dei cittadini e l’incapacità del Comune di Milano di proporre nuove e valide soluzioni. – spiega Mascaretti – Eppure l’Amministrazione sta valutando progetti enormi che cambieranno il volto della città, ma solo per i ricchi. Da Scalo Romana al nuovo Stadio, nessuno pensa a progetti per l’integrazione sociale di chi dorme per strada. Così, come un cattivo domestico nasconde la polvere sotto il tappeto, un’Amministrazione disattenta, nasconde le povertà nelle periferie. Lancio nuovamente la mia proposta: progettiamo una città che tenga conto anche dei più fragili, facciamo in modo che non ci siano ghetti nella Milano che stiamo costruendo”. (MiaNews)