Scuola, Davide Tutino scrive al ministro: basta mascherine.

da Davide Tutino, docente studente di storia e filosofia, riceviamo e pubblichiamo

Davide Tutino, docente di storia e filosofia presso il liceo Gullace di Roma, continua nella sua disobbedienza civile.

Dal 23 maggio il docente non indossa la maschera a scuola.

L’iniziativa parte dalla visita del presidente del Consiglio Draghi e del Governatore Zaia, a una scuola del Veneto.

I due rappresentanti delle istituzioni, entrambi senza maschera, sono stati fotografati tra folle di bambini e personale scolastico.

Da quel momento il professor Tutino ha detto basta, tutti potevano comportarsi come il signor Draghi e il signor Zaia.

Oggi il professore, referente del sindacato Fisi, scrive una lettera aperta al ministro, che qui riportiamo.

LETTERA APERTA A CHI OCCUPA IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE
da parte di un docente sindacalista.

Signor ministro, io la accuso di usare il ricatto e la paura come strumento di un potere illegittimo.

Contro le leggi ordinarie e costituzionali, contro le convenzioni internazionali, contro i diritti umani, lei,signor ministro, ha imposto alla comunità scolastica un trattamento farmacologico sperimentale. Anche ai bambini. Ripeto, anche ai bambini, e questo, signor ministro, è un crimine.

Lei ha imposto un trattamento inutile e pericoloso, che grazie alle ricerche scientifiche internazionali sta ora rivelando i suoi danni.

Lei, signor ministro, ha ricattato questa comunità con l’odio di ricino della propaganda, con la minaccia della miseria e della morte sociale.

Questo, signor ministro, è un crimine.

Quando i primi tribunali iniziavano a dare ragione ai dissidenti politici, lei signor ministro ha dovuto reintegrarli nella vita sociale e lavorativa, ma ha continuato a perseguitarli, umiliandoli sul lavoro e definendoli un cattivo esempio.

Lei, signor ministro, in questo modo addita i dissidenti politici all’odio e alla vendetta del popolo.

Sempre lei, signor ministro, continua a imporre a questa comunità di indossare una maschera inutile e dannosa.

Questa mordacchia sta danneggiando la loro salute fisica e psichica, e lei stesso, nelle sue dichiarazioni pubbliche, conferma che lo scopo non è sanitario ma “educativo”.

Questo, signor ministro, è un abuso e un crimine, finalizzato a addestrare la gioventù all’obbedienza.

È per tali ragioni che da sindacalista, da uomo, da cittadino, da padre e da figlio, da italiano e da essere dotato di coscienza, continuo a disobbedire ai suoi ordini illegittimi, perché essi sono contrari al diritto, alla scienza, alla coscienza.

A scuola non indosso più questa mordacchia, e sappia che gran parte della popolazione scolastica, pur nascondendosi, fa lo stesso.

Signor ministro, il vostro regime talebano, fondato su paura, obbedienza, cancellazione delle identità, dei volti, dei sorrisi, è un crimine.

Signor ministro, di fronte a questi crimini la disobbedienza non è più un diritto, bensì un dovere di ciascun uomo e di ciascun docente.

Se lei è un uomo, signor ministro, se lei è un docente, disubbidisca a se stesso, smetta di compiere crimini contro la scuola e contro i bambini.

Professor Davide Tutino
Sindacato Fisi
Resistenza Radicale
Comitato di Liberazione Nazionale