Sala su stadio, Corte dei Conti e affitti brevi

“In settimana intendo incontrare Webuild e le squadre per fare il punto con loro: credo che, al di là di alcune dichiarazioni che a volte sembrano mostrare un non interesse eccessivo per San Siro, ritengo che a loro interessi se noi fossimo in grado di proporre un buon progetto, con un buon restyling e non costosissimo. Dobbiamo solo accelerare e poi mettere le squadre in condizione di decidere”.

Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine dell’evento ’40 anni di Affari&Finanza. L’Italia e l’Europa di domani’, in merito ai prossimi sviluppi della questione stadio San Siro. “Credo che anche per i milanesi bisogna uscire da questa storia infinita – ha continuato Sala -. In più c’è il problema dei conti del Comune e di responsabilità: se sapessi ufficialmente che alle squadre non interessa, non potrei rimanere con San Siro così: devo cercare una sistemazione per il futuro, una vendita, sennò depaupero il patrimonio anche con responsabilità personali che non voglio prendermi”.

“Non siamo d’accordo” con quanto sostenuto dalla Corte dei Conti “abbiamo raddoppiato gli oneri di urbanizzazione sotto la mia gestione. Credo che il Comune e le municipalità debbano avere un minimo di libertà su come agire, ma bisogna guardare ai risultati e noi li abbiamo raddoppiati. Abbiamo fatto qualcosa portando una revisione in Consiglio comunale”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine dell’evento ’40 anni di Affari&Finanza. L’Italia e l’Europa di domani’ in merito al mancato aggiornamento degli oneri di urbanizzazione del Comune sottolineato venerdì scorso dalla Corte dei Conti della Lombardia in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. “Nel centrodestra – ha continuato Sala – adesso fanno i fenomeni e si accodano a questa opinione che c’è qualcosa che non va, ma al centrodestra vorrei ricordare, a tutti questi fenomeni, quanto si sono opposti alla revisione degli oneri di urbanizzazione che prevedevano accrediti”. “Bisogna saper amministrare oltre che parlare”, ha concluso Sala.

“Siamo fermi. La ministra Santanchè continua a dire: ‘Siamo il primo Governo ad aver fatto una regolamentazione’. Sì, certo, ma è una regolamentazione inutile, che non aiuta a convertire una parte significativa degli affitti brevi in affitti a lungo termine, che poi è tutto quello che noi sindaci vogliamo. Se non si condivide questo principio è tutto inutile”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine dell’evento ’40 anni di Affari&Finanza. L’Italia e l’Europa di domani’ facendo il punto sulla questione degli affitti brevi. Quella del Governo, ha aggiunto Sala, è “una regolamentazione ‘fuffa’. Vediamo se – la ministra del Turismo, Daniela Santanchè – pensa che cambierà qualcosa”. “Lo dirà la storia: se tra due-tre anni è cambiato qualcosa sugli affitti brevi avrà ragione la Santanchè. Io credo di no, purtroppo” ha concluso Sala.(MiaNews)