Una grande Olimpia batte il Fenerbahce in Eurolega.

Arturas GudaitisrA | X Armani Exchange Olimpia Milano - Beko FenerbahcerTurkish Airlines Euroleague 2019/20rMilano, 25/10/2019rFoto MarcoBrondi // CIAMILLO-CASTORIA

Una notte da grande Olimpia, una partita giocata con straordinaria attenzione sui due lati del campo, senza mai abbassare la guardia, segnando tanto e difendendo fortissimo, con Nando De Colo tenuto a metà dei punti soliti e la sorpresa di giocare con due centri per tanti minuti correggendo la battaglia a rimbalzo e con tanti protagonisti diversi anche quelli che hanno dovuto sacrificarsi come Micov, sette assist e sette punti, nell’87-74 che chiude una striscia di 10 sconfitte di fila con il Fenerbahce ed estende quella delle tre vittorie di fila in questa EuroLeague.

IL PRIMO TEMPO – La partita si incanala subito su binari difensivi. Il Fenerbahce parte con le torri Lauvergne-Vesely e non cambia assetto dopo il secondo fallo del ceko. Il francese in reverse segna il 6-2, mentre l’Olimpia fatica con le percentuali. Al primo giro di cambi, Della Valle e Gudaitis danno la scossa, firmando il 6-0 che genera il primo vantaggio con Milano che per la prima volta in tre anni impiega i suoi due centri insieme. Con l’assetto pesante, l’Olimpia controlla i rimbalzi (quattro a testa nel primo quarto di Tarczewski e Gudaitis). Della Valle è spiritato, segna 10 punti consecutivi e sostiene il parziale che obbliga Coach Obradovic al time-out. Milano va avanti 18-6 prima che Lauvergne spezzi il parziale con una tripla dall’angolo. Quando il Fenerbahce inserisce Derrick Williams, l’Olimpia torna ad un quintetto tradizionale riproponendo Scola. Poi Biligha brucia la sirena su un suggerimento di Cinciarini che vale il 20-11 Milano. Il trend non cambia nella prima parte del secondo periodo, che l’Olimpia comincia con quattro italiani in campo, inclusa l’energia di Biligha. Il distacco tocca i 13 punti, prima che il Fenerbahce con un 5-0 firmato da Vesely e Derrick Williams costringa Coach Messina al time-out. La risposta sono due liberi di Gudaitis e una penetrazione a difesa schierata di Rodriguez, quando lui e Sloukas si scambiano canestri identici. L’Olimpia ripristina 13 punti di margine su un gioco da tre di Gudaitis, con Milano che ripropone i due centri, stavolta con Biligha come secondo lungo. Un jumper dalla media di Rodriguez (12 punti nel secondo quarto) scava 15 punti a favore dell’Olimpia, sul 39-24, con nuovo time-out di Obradovic, poi si arriva a 17 con due liberi di Biligha, ma il Fenerbahce finisce meglio il periodo. All’intervallo è 41-29 Milano.

IL SECONDO TEMPO – Il Fenerbahce aggredisce il terzo quarto con una tripla di Datome. Scola la cancella subito, ma Milano va in bonus in meno di tre minuti e questo aiuta l’avversaria a guadagnare punti facili. DeColo e Sloukas dalla lunetta ricuciono a meno otto. L’Olimpia risponde colpo su colpo, ma poi un tiro libero dietro l’altro (sei di fila) il Fenerbahce si avvicina a meno sette. Della Valle mette la tripla frontale che allenta la pressione poi si distende in un clamoroso coast-to-costa che ripristina 12 punti di margine, anche se il Fenerbahce nel secondo tempo è più incisivo a rimbalzo rispetto alla prima frazione. Un gioco da tre di Gudaitis, poi un rimbalzo d’attacco schiacciato da Tarczewski riportano l’Olimpia a più 15, 61-46 con tre minuti da giocare. Mahmutoglu con due bombe rimette in ritmo il Fenerbahce. Gudaitis chiude il quarto con un tiro libero che vale il 66-55. Una tripla di Williams riporta il Fenerbahce a meno otto all’inizio del quarto. Rodriguez risponde con una tripla allo scadere dei 24″. Poi Gudaitis schiaccia un assist di Micov, Roll converte un assist ancora di Gudaitis e l’Olimpia scappa a più 14 obbligando Obradovic a fermare la partita, giocandosi De Colo con quattro falli. Roll, a secco per tre quarti, piazza dall’angolo la secondo bomba consecutiva che serve a Milano per tenere a distanza il Fenerbahce. Un gioco da tre di Lauvergne e il quarto fallo in attacco di Tarczewski restituiscono un po’ di inerzia all’avversario. Ma una palla rubata e un contropiede chiuso da Scola allargano il divario a 14 punti una volta di più con quattro minuti da giocare. Ma il Fenerbahce reagisce, diventa aggressivo a rimbalzo d’attacco. Con Biberovic torna a meno nove, ma Rodriguez uccide l’orologio dei 24 secondi con la tripla del più 12 che di fatto chiude la partita. 87-74 alla fine.

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NOTE – L’Olimpia era senza Shelvin Mack per la terza gara consecutiva, senza Nemanja Nedovic per la quarta e senza Jeff Brooks… Interrotta dopo 17 centri consecutivi la striscia dalla lunetta di Sergio Rodriguez… Vlado Micov ha valicato quota 400 assist in carriera: gliene mancavano quattro prima di questa gara.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria sul Fenerbahce: “Ovviamente, è stata una grande vittoria, lo è sempre quando batti una squadra che lotta perennemente per vincere il titolo. Abbiamo giocato con grande cuore, grande desiderio, abbiamo fatto i giochi importanti alla fine e in generale prestato grande attenzione ai rimbalzi, e sono stati decisivi per battere un avversario come questo. Devo ringraziare il pubblico: ci ha sostenuto tutta la partita e l’abbiamo sentito, è stato bello vedere la gente felice. I due centri insieme ci hanno permesso di essere un po’ più fisici a rimbalzo ed è andata bene, ovviamente se avessimo preso qualche canestro in più sul pick and roll racconteremmo un’altra storia. Ma oggi è stato un passo avanti e insieme Gudaitis e Tarczewski hanno fatto un buon lavoro, spero continuino così. Quando abbiamo avuto la conferma che Brooks non ci sarebbe stato, e lui era determinante per marcare Williams, abbiamo deciso di fare con due lunghi. Gudaitis ha lavorato come un matto per arrivare a questo punto, lui, preparatori atletici, fisioterapisti, medici, si sono fatti in quattro. Adesso non possiamo spremerlo così tra 48 ore quindi dico subito che a Roma non giocherà. Così come non giocherà Luis Scola. In compenso recupereremo per qualche minuto Nedovic e Mack. Chiaro devo dire due parole su Della Valle: ha giocato una partita intensa e matura, l’importante è che non si sieda e ne faccia altre. Bisogna farsi trovare pronti, quando hai 15 minuti invece che quattro. Non è facile, ma va fatto e ci arriveremo. Il ritorno di due guardie ci darà modo di spremere meno Rodriguez o Micov, perché non potranno sempre sobbarcarsi questa mole di lavoro. Mi è piaciuto che tutti abbiano dato qualcosa”.