Il Torino sconfigge 1-0 il Monza in un match della trentesima giornata di Serie A, disputato allo stadio Olimpico-Grande Torino. A decidere la partita il gol di Sanabria su rigore al 68′.
Dal 72′ gli ospiti restano in dieci uomini per l’espulsione di Pessina per doppia ammonizione.
In classifica i granata salgono all’ottavo posto con 44 punti, mentre i brianzoli restano fermi a quota 42 in 11/a posizione.
Il Monza ce la mette tutta contro il Torino ma cade 1-0 dopo il rigore di Sanabria. Ad incidere sul risultato finale, sicuramente l’espulsione di Pessina per doppia ammonizione nel giro di 5′, uno proprio in occasione del penalty. A fine gara il commento di Adriano Galliani a Dazn:
– Come mai non parla Palladino, e c’è lei?
“Avendo lavorato nel mondo della comunicazione per tutta la vita, non si può non presentarsi, quindi ci sono io. Il mister ha uno stato d’animo di un certo tipo, giustamente, e preferisce non parlare”.
– Cosa ci dice sul nervosismo di fine gara?
“Nessun nervosismo, ci sono delle immagini da vedere molto chiare, io non voglio polemizzare, e parlare di arbitri, non l’ho mai fatto, quindi non mi esprimo. Siamo nel sabato santo e dobbiamo essere tutti più buoni”.
– C’è qualcosa di cui vuol parlare?
“Ci sono diversi episodi, ho troppi anni di esperienza per poter fermarmi a parlare dell’arbitro e delle decisioni. Le immagini ci sono, io rispetto chi compra i diritti delle partite e tiene in piedi questo mondo, quindi sono qui a parlare. Non siamo contenti della direzione arbitrale di oggi, ma senza fare accuse. Riteniamo che il rigore subito, il rigore non dato e l’espulsione hanno inciso sulla gara. Non voglio polemizzare. Il Monza ha fatto una bella partita, anche in 10, abbiamo attaccato e avuto qualche occasione. Avere 42 in classifica è già un grande risultato, grazie al gioco e all’ambiente penso che stiamo facendo un buon campionato Sono però dispiaciuto”.
– Cosa le dispiace in particolare?
“Non era una partita che meritavamo di perdere, in tre episodi chiave, tutti ci sono girati male. Oggi mi limito al silenzio pasquale”