
L’Olimpia cede a Venezia dopo quattro vittorie di fila in campionato: contro una squadra in forma, perde strada facendo anche Nikola Mirotic e Leandro Bolmaro (ambedue da rivalutare) poi anche LeDay riceve un colpo alla spalla, e finisce per arrendersi nel quarto periodo, dopo aver tentato di resistere in qualche modo per 32-33 minuti almeno. Poi nella parte conclusiva della gara ha dovuto mollare 85-72.
IL PRIMO TEMPO – Sono gli attacchi ad avere la meglio nei primi minuti di gara. Segnando complessivamente in otto dei primi nove possessi. L’Olimpia va a cercare Mirotic in post basso da dove crea quattro punti personali e un facile canestro da sotto di Bolmaro. Venezia aggredisce con il suo gioco dalla media, con Ennis e Parks soprattutto. Il primo periodo è tutto in bilico, poi Flaccadori prova a lanciare l’Olimpia con una tripla e una palla rubata nella metà campo difensiva. Il vantaggio di Milano non scollina oltre i tre punti, perché Aamir Simms trova cinque punti di rara difficoltà, un fadeaway dall’angolo e uno stepback da tre. Così alla fine del primo periodo è 22-21 Olimpia. Ma all’inizio del secondo quarto, Venezia va in ritmo nel tiro da fuori. Il primo è un lungo canestro da due di Fernandez, poi però ne arrivano tre consecutivi pesanti: ancora Fernandez, Casarini ed Ennis. Così, la Reyer allunga a più sei, mentre l’Olimpia “smarrisce” qualche punto di troppo dalla lunetta. Cinque volte Venezia tocca il più sei, trascinata soprattutto da Tyler Ennis, in una serata di grande ispirazione al tiro. L’Olimpia reagisce sempre, prima con un canestro di forza di Gillespie, poi con due triple di Brooks e un grande canestro in penetrazione di Shields. Due tiri liberi di Mannion ricuciono il divario a un punto dopo sette minuti. Dal time-out di Coach Spahija, Venezia esce molto meglio dell’Olimpia. Kabengele si sblocca, forza il secondo fallo di Mirotic, stoppa un tiro da tre di LeDay e guida la fuga della Reyer che scappa a più nove con un parziale di 8-0. Due prodezze di Shields riducono il margine a sei punti, 49-43 alla fine del primo tempo.
IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia parte bene nel terzo quarto. Segna Gillespie da sotto poi Mannion segna da tre e il divario viene ridotto ad un punto. L’Olimpia pareggia tre volte, con Shields e Bolmaro, ma la Reyer trova sempre la risposta giusta. Un passaggio a vuoto nel cuore del periodo però permette a Venezia di allungare ancora sfruttando la vena di Xavier Munford: con cinque punti consecutivi ne scava sei di margine. Coach Messina, con Mirotic richiamato in panchina per un problema fisico, come succede poco dopo anche a Bolmaro, deve ricorrere alla panchina in modo massiccio, ma Brooks è l’unico che riesca in qualche modo a fabbricare punti. Ne segna sei di fila e permette all’Olimpia di ridurre il gap da nove a cinque punti, 67-62. L’Olimpia alle corde precipita di nuovo a meno nove con sei minuti da giocare, senza Mirotic e senza Bolmaro. L’ultimo sussulto lo firma ancora Brooks con una tripla frontale che riporta l’Olimpia a meno sei e costringe Coach Spahija al time-out. Ma non ci sono le condizioni per una rimonta, così la Reyer chiude comodamente 85-72.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Venezia: “Per larghi tratti penso che sia stata una buona partita contro una squadra in forma come la Reyer che ha recuperato Ennis e adesso vive un momento buonissimo. Attorno a lui e Kabengele ruota tutta la loro squadra. Nel secondo tempo abbiamo perso Mirotic per un problema muscolare e poi anche Bolmaro. A quel punto la gara è diventata complicata, ma complimenti alla Reyer. Può essere che avrebbe vinto lo stesso, perché stava vincendo e giocando bene. Noi siamo in un momento molto complicato a livello di roster. Nel finale c’è stato anche un incidente capitato a LeDay. Speriamo che non sia perso per tanto tempo. Vedremo nei prossimi giorni, ma oggi è chiaro che gli infortuni stanno rovinando la nostra stagione”.