Olimpia sconfitta nel big match contro Bologna

Il doppio turno di EuroLeague lo paga più l’Olimpia della Virtus (che si impone 82-73), ribaltando il trend europeo. Questa volta, l’attacco non riesce mai a esplodere con continuità, ha solo qualche sprazzo, all’inizio, poi in due momenti del secondo tempo – uno nel quarto periodo aveva riportato MIlano a meno cinque – ma senza continuità per dare supporto ad una difesa che nella ripresa a tratti era stata valida (alla fine la Virtus è stata tenuta sotto il 50% da due e al 32% da tre), anche se con qualche sbavatura a rimbalzo soprattutto contro Zizic.

IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia schiera Freddie Gillespie in quintetto; Bologna va di “small ball” utilizzando subito Shengelia da centro nominale. L’avvio è tutto degli attacchi: i primi sette tiri sono tutti a bersaglio con una tripla per Mirotic e un’altra per Clyburn. L’Olimpia prova il primo allungo costruendo sette punti di vantaggio sul 16-9. La risposta della Virtus guidata da Clyburn ricuce il gap a due punti con l’Olimpia un po’ confusa nel muovere la palla contro l’aggressività difensiva sul perimetro di Bologna, così Coach Messina spende il primo time-out. La Virtus impatta a quota 17, l’Olimpia risponde con un 5-0 completato da una tripla di Shields. Ma il finale di quarto è imperfetto, soprattutto Milano concede due rimbalzi d’attacco che Bologna converte. La tripla di Hackett alla fine del periodo ribalta la partita, 7-0 di parziale, 24-22 Virtus alla fine del primo con Dimitrijevic già carico di tre falli. L’Olimpia torna avanti con un gioco da tre punti di LeDay, ma Bologna risponde con il gioco interno di Shengelia che firma quattro punti consecutivi. A quel punto, l’Olimpia perde il controllo del ritmo e della partita. Due triple di Belinelli, il gioco interno di Zizic sono rebus irrisolti, mentre l’attacco si inceppa anche con qualche palla persa banale più il secondo fallo di Mannion. Bologna ne approfitta con lucidità, scappa a più 13. Milano tiene con due triple di Flaccadori e Ricci, ma non fa abbastanza in difesa e chiude il primo tempo a meno 11, 53-42.

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia parte con un buon piglio, riesce a difendere forte per qualche possesso, piazza subito un parziale di 6-0 che sembra renderla padrona del ritmo. Invece improvvisamente si scopre abbandonata dal tiro da tre punti. Ne sbaglia quattro di fila, anche affrettati, esponendosi alla transizione virtussina. Fatica anche a controllare i rimbalzi difensivi come riesce a fare di solito e scivola su un parziale di 10-0 sotto di 15, 63-48. C’è un sussulto dopo il time-out con un canestro di Gillespie e una tripla dall’angolo di Ricci, ma alla fine del terzo periodo è 66-53 Bologna. L’Olimpia ci riprova nel quarto. Mirotic segna i primi sei punti. Quando la precisione non assist, Diop alza la voce a rimbalzo. Sul possesso successivo Mirotic segna da tre come rimorchio della transizione. L’Olimpia ritorna a meno cinque, con 5:26 da giocare. Ma dal time-out di Bologna, Shengelia esce segnando quattro punti consecutivi e ripristinandone nove di vantaggio per i suoi. Milano finisce l’energia emotiva della rimonta. Shengelia invece sale di tono, continua a dominare dentro l’area. L’Olimpia questa volta gioca un secondo tempo senza brillantezza offensiva e finisce per perdere.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita con la Virtus Bologna: “Venivamo da una serie di vittorie consecutive con la Virtus qui a Milano, da un buon momento, e l’inizio della gara, buono, forse ci ha fatto pensare che avremmo vinto anche stasera. Invece la Virtus ha giocato una partita di grande umiltà e solidità vincendo meritatamente. Noi in attacco abbiamo giocato per fare un canestro e non per creare un vantaggio per i compagni, in difesa non ci siamo aiutati abbastanza. La responsabilità è mia. Speriamo di trarre beneficio da questa ulteriore lezione. Nonostante questa gara giocata a sprazzi, molto individualmente, eravamo rientrati a cinque punti e potevamo ancora rimediare. In quel momento, abbiamo subito un canestro su un taglio backdoor di Belinelli che è stato lo specchio della nostra serata. E’ un dato di fatto che al momento in campionato c’è differenza tra i titolari e il secondo quintetto. Abbiamo bisogno del contributo di tutti, ci manca sicuramente un po’ di taglia fisica negli esterni senza Bolmaro, ma è vero che ultimamente in campionato non c’è stato abbastanza apporto dal secondo quintetto. E’ un problema con cui dobbiamo fare i conti. Questo gruppo veniva da due partite molto buone, adesso vedremo di imparare da questa lezione e fare meglio nelle prossime gare”.