Milan ed Atalanta impattano nel big match.

AC MilanÕs Hakan Calhanoglu jubilates after scoring goal of 1 to 0 during the Italian serie A soccer match Ac Milan vs Atalanta at Giuseppe Meazza stadium in Milan 24 July 2020. ANSA / MATTEO BAZZI

Le due squadre più in forma della Serie A si frenano a vicenda. Fra Milan e Atalanta finisce 1-1 a San Siro, con Zapata che ha pareggiato i conti al 34′, una ventina di minuti dopo il vantaggio di Calhanoglu, rimediando anche al rigore parato da Donnarumma a Malinovskyi. E’ un punto che non permette ai bergamaschi di allungare sull’Inter e lascia i rossoneri al sesto posto, a -1 dalla Roma. L’Europa League è assicurata per la squadra di Pioli, ma per evitare i tre scomodi turni di qualificazione devono fare bottino pieno nelle ultime due partite con Sampdoria e Cagliari, sperando in un passo falso dei giallorossi.

L’Atalanta, deve invece guardarsi dall’Inter per difendere il secondo posto e sarà probabilmente decisivo lo scontro diretto all’ultima giornata di campionato, anche se gli uomini di Gasperini sono arrivati a Milano ancora convinti di poter mettere paura alla Juventus. Gomez ha confessato di aver urlato più che a per un gol dei suoi, a quello di Fofana con cui l’Udinese ha sconfitto la capolista, però ormai a un passo dallo scudetto.

Pioli sperava in una vittoria per festeggiare il rinnovo di contratto, e ci è andato vicino più volte nel finale, gestendo i cambi senza paura di sbilanciare la squadra e infuriandosi per un contatto in area fra Djimsiti e Ibrahimovic, non da rigore per Doveri. In attesa che si definisca il suo futuro, lo svedese ha vissuto una serata piuttosto difficile, con l’ex rossonero Caldara pronto a fare a sportellate per contenerlo. Con tante assenze, soprattutto in difesa non è poco per il Milan aver contenuto sola la macchina da gol nerazzurra, ora a -4 da quota 100 (Zapata e Muriel sono la coppia più produttiva in una singola stagione della storia del club, 18 reti a testa).

Gasperini, squalificato, si è sgolato dalla tribuna, disperandosi per il terzo rigore sbagliato dai suoi quest’anno a San Siro, dopo quelli contro l’Inter e in Champions. La bomba d’acqua su Milano lascia in eredità una serata fresca in cui le squadre aggrediscono subito la partita. Soprattutto l’Atalanta, che però al 14′ viene punita dalla velenosa punizione di Calhanoglu (ottavo gol in campionato, il terzo nelle ultime 4 partite in cui ha servito anche 5 assist). Senza lo squalificato Hernandez, gli infortunati Romagnoli e Conti e con Kjaer acciaccato, la difesa rossonera regge. Ma i guai li combina Biglia.

Il primo è un’entrata scomposta in area su Malinovskyi: davanti al video Doveri assegna il rigore (ammonendo l’argentino, che rischia il rosso), che lo stesso ucraino al 26′ si fa parare da Donnarumma (capitano per una notte), al quarto penalty neutralizzato in stagione. Il secondo pasticcio di Biglia è la palla persa di cui approfittano Freuler e Zapata, che sfrutta un rimpallo, prende posizione su Calabria e da due passi infila il portiere al 34′. Nella ripresa l’ingresso di Muriel si nota meno di quello di Leao e Bonaventura, che colpisce anche un palo.

Uno Stefano Pioli che non smette di sorridere e non solo perché è arrivato il rinnovo di contratto con il Milan, ma soprattutto perché la sua squadra continua a giocare bene e a crescere. Il pari con l’Atalanta è l’ennesima dimostrazione di una squadra che prova a vincere ogni gara ed è capace di mettere in difficoltà anche le migliori di questo campionato: “C’era grande rispetto per gli avversari – dice – ma abbiamo provato a vincerla fino alla fine e di questo sono felice“. Una felicità che Pioli ha mantenuto anche quando sembrava davvero in bilico il suo futuro sulla panchina rossonera: “Ho detto con molta chiarezza che sono strafelice di questo rinnnovo, ma sono stato sempre sereno e ho pensato sempre a lavorare con grande convinzione, grande serenità e lavoro di qualità. Siamo il Milan, ora dobbiamo finire bene il campionato, mancano due partite, ci riposeremo un po’ e poi avremo l’opportunità di dimostrare ancora”.

Un Milan che per il futuro dovrà provare a migliorarsi e lo farà anche con Ibra?: “Il Milan del futuro? Me lo immagino in continuità con questo e se possiamo migliorarlo lo miglioreremo – dice ancora Pioli – Io credo che l’apporto che Ibra ha dato sia evidente, mi auguro di poter lavorare ancora con lui, ma ci sono tante cose che verranno messe sul piatto. Che Ibra possa essere trainante e determinante io ne sono convinto ma dipenderà da tante cose. Credo che Zlatan e il club non si siano ancora parlati. Prima non c’era la certezza di chi fosse l’allenatore e per questo non c’è stato modo di parlare con lui”.

Sarebbe, tuttavia, riduttivo dare la maggior parte dei meriti della rinascita del Milan a Ibra: “La cosa corretta da dire è che tutti ci siamo sforzati e il merito delle prestazioni che abbiamo raggiunto è di tutti – prosegue – E’ stato importante Ibra ma tutti, c’erano giocatori che si conoscevano poco, ma l’apporto di Ibra per far crescere i giovani è stato determinante“. Tipo Leao da cui ci si aspetta molto: “Giusto avere aspettative alte su di lui, sta crescendo, quest’anno gli servirà per il futuro. In allenamento fa molto meglio di ciò che fa in partita, ma arriverà, ha grandi qualità, può spaccare le partite e può farlo dall’inizio. Credo che sarà un giocatore che l’anno prossimo dovrà avere un rendimento più continuo. Lui 25 gol? Magari? Per me è un attaccante esterno o una seconda punta”.

Un’ultima domanda sul rinnovo e sul modo in cui è stato festeggiato: “Il rinnovo? L’ho festeggiato a cena con lo staff e i miei agenti, ho pagato io perché il contratto è alto”.

Non c’è rammarico nelle parole di Gian Piero Gasperini al termine della sfida di San Siro pareggiata contro il Milan nonostante il rigore sbagliato da Malinovskiy: “Potevamo vincerla, ma non è facile venire a giocare contro il Milan di questi tempi – dice – Abbiamo preso gol nei primi minuti, poi abbiamo preso le misure anche spostando Gomez un po’ più a sinistra e abbiamo ripreso a giocare con le nostre linee, trovando maggiore equilibrio e maggiore personalità. Direi che il pari è un buon punto, va bene così, non c’è rammarico per questo risultato”.

 

Oltre ad essere una macchina da gol micidiale, l’Atalanta è migliorata molto anche sotto l’aspetto difensivo: “In questo momento la qualità e le prestazioni della difesa si sono alzate notevolmente, oggi non era facile con l’attacco del Milan che è molto vario. Ma abbiamo fatto bene. E’ la base per reggere forte l’urto di una squadra come il PSG”

Il Paris Saint Germain che proprio stasera ha vinto la Coppa di Francia ma che potrebbe dover rinunciare a Mbappé infortunatosi proprio nel match contro il Saint etienne: “Mi dispiace che si sia fatto male, perché poi sono proprio questi giocatori, quando ci giochi contro ad alzare il prestigio della gara che vai a disputare”.

Per quanto riguarda, invece, Ilicic che sta seguendo un programma di recupero personalizzato per poter essere pronto per la Champions: “Bisogna aspettare, di certo si vede che ci manca moltissimo, fino a febbraio/marzo era il più determinante nel nostro gioco d’attacco, lui ci fa fare un salto di qualità importante, ma abbiamo fatto a meno anche di Zapata per tanti mesi, quest’anno va così… Speriamo di riaverlo presto”.